BIANCA

Venerdì sera...


…quando ho suonato il campanello di casa sua avevo il cuore in gola e le gambe che mi tremavano sul tacco 12 di Flo. Ma non dicevano che è sufficiente far finta di essere sicure di sé, per sembrarlo davvero? Lui bellissimo, bello e impossibile, eppure lì davanti a me, camicia bianca impeccabile e jeans, mi ha aperto la porta con quel suo sorriso che mi fa sciogliere. Casa sua, luce soffusa e candele da atmosfera, è uno spazio intimistico, ha il suo tocco, oltre che il suo profumo. Dallo stereo le note calde e profonde di Mario Biondi, e quel cocktail preparato per me, con tanto di fetta d’ananas, proprio come quello che abbiamo sorseggiato quest’estate in spiaggia, al nostro primo incontro. Quando ancora non sapevo quanto mi avrebbe fatta stare male. Sarà stato quell’aperitivo, il vino o lui, ma dopo un po’ la mia testa girava e mi sentivo in un’altra dimensione. Esistevamo io, lui, e i nostri occhi che sprofondavano negli occhi. Le nostre voci, le risate.Ho anche scoperto che è un cuoco fantastico, degno del miglior ristorante di pesce della zona, un grande oratore ed un buon ascoltatore. ehbbravo il mi Kant. Poi, verso le due, dopo aver snocciolato mille argomenti, lì sul suo divano con vetrata-vista-strepitosa sul mare, dopo aver parlato di tutto, dalla cucina ai mari tropicali, dall’architettura ai miei capelli......mi ha accompagnata alla porta, mi ha gentilmente ringraziata della bella serata, salutata con due bacetti... e me ne sono tornata a casina, con il film che mi ero fatta su noi due riposto in un angolo del cuore, con il mio bagaglio di desideri e sogni richiuso, e con le mie mutandine super sexy che evidentemente non gli interessano un granché. E’ stato come... è stato come quando si ascoltavano le cassette e a un certo punto il nastro si incastrava nel mangianastri, la canzone si interrompeva all’improvviso  e tu sentivi quel rumoraccio di nastro che si stropiccia e si avvolge... e già sai che ti toccherà buttare la cassetta...E oggi, rientrata finalmente nelle mie ballerine, mi sento triste e anche un pochino stupida... e non è una bella sensazione.  Ora mi chiedo: a che serve montare tutto questo teatrino della seduzione, e poi mandarmi a casa con il solito bacetto sulla guancia? Qualcuno mi dice dove posso trovare il libretto di istruzioni per il corretto utilizzo degli uomini?