Un po' di noi...

Governo, il conto è servito


Benzina: +10 centesimi/litro. Casa: i ricchi risparmianoLa stretta di Monti si fa subito sentire nelle tasche dei cittadini. Le nuove accise sui carburanti saranno in vigore già da oggi, con pesanti rincari sul prezzo alla pompa.L’accisa sulla benzina è aumentata a 704,20 euro per mille litri, quella sul gasolio a 593,20, quella sul Gpl a 267,77 euro per mille chili (pari a 147,27 euro per mille litri) e quella sul metano auto a 0,00331 euro per metro cubo. Dal 1° gennaio 2013 ci sarà un ulteriore balzello solo su benzina e gasolio di 0,5 euro per mille litri. Quanto all’effetto sui prezzi alla pompa (per calcolare il quale bisogna aggiungere all’accisa l’Iva del 21%) per la benzina sarà di 9,9 centesimi al litro, per il gasolio di 13,6 e per il Gpl di 2,6 centesimi al litro.Per il Codacons l’ennesimo aumento delle accise sui carburanti determinerà a danno degli automobilisti un aggravio di spesa pari a +130 euro annui per le auto a benzina e +150 euro annui per quelle a gasolio. L’ultimo aumento delle accise, rileva il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, «si aggiunge a quelli voluti dal precedente Governo per finanziare il Fus (Fondo unico per lo spettacolo, nda) e per far fronte alle alluvioni di Liguria e Toscana e determinerà non solo un rincaro dei listini alla pompa, ma un generalizzato aumento dei prodotti trasportati, con conseguenze negative sul tasso di inflazione».Di «rialzo immediato e generalizzato dei prezzi finali dei beni trasportati su gomma» parla anche la Cia-Confederazione italiana agricoltori per «il 90% dei prodotti alimentari, che per arrivare dal campo alla tavola “macinano” centinaia di chilometri». Già oggi, rileva la Cia, «il budget che ogni famiglia destina a cibo e bevande è sceso a 467 euro al mese superato in volata da quello per carburanti, trasporti ed energia elettrica, che è salito a 470 euro mensili. Nuovi rialzi non potranno che ampliare questa forbice, a discapito dei consumi alimentari già fermi al palo da oltre un anno». Non solo per le famiglie, conclude la Cia, «anche per gli agricoltori si tratta di una nuova stangata e di un colpo durissimo. Il gasolio, infatti, non solo è necessario per il riscaldamento delle serre, ma per l’alimentazione dei mezzi meccanici. Solo a ottobre (ultimo dato disponibile) i rincari dei carburanti hanno fatto salire del 7,6 per cento annuo i costi di produzione degli agricoltori».Ma non è finita. Brutte sorprese sono in arrivo anche sulla casa. Secono la Cgia di Mestre, la reintrodotta tassa sugli immobili premierà i ricchi, o quantomeno coloro che possiedono una seconda casa e dichiarano un reddito annuo superiore ai 100 mila euro, nonostante l’aumento del 60% delle rendite catastali sulle abitazioni. «Questo perché - spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - l’Imu avrà una aliquota, salvo la facoltà dei sindaci di aumentarla o diminuirla di 3 punti, del 7,6 per mille, che sostituirà l’attuale Ici, l’Irpef sugli immobili e le relative addizionali regionali e comunali. Se con l’attuale sistema, l’Irpef sugli immobili aumentava al crescere del reddito, garantendo così un criterio di progressività, ora l’Imu sarà praticamente una tassa piatta, che consentirà ai più ricchi, rispetto all’applicazione dell’Ici, aggravi di imposta più lievi a mano a mano che cresce il reddito. Oltre i 100 mila euro, questi proprietari di seconda casa pagheranno addirittura meno di quanto hanno pagato con l’Ici».Il salasso medio per famiglia provocato dalla manovra nel suo complesso è stimato intorno a 635 euro nel triennio dal 2012 al 2014. Ad esso si aggiunge il peso delle precedenti manovre finanziarie imposte dall’Unione europea. Il totale dell’esborso richiesto ai cittadini sale così a 6.400 euro a famiglia dal 2011 al 2014. Nel solo 2012, le famiglie dovranno fare i conti con una perdita di potere d’acquisto pari a quasi tremila euro (2.895), pari al 16% del reddito complessivo e a due mensilità medie. In pratica, dal loro bilancio “sparirà” l’equivalente di due stipendi. Altro che tredicesima!A. A.dalla Padania del 7.12.11