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Milano, Mohamed vince la corsa alle nuove imprese


Per la prima volta il nome più diffuso fra i titolari è straniero. Ma fra tutte quelle attive Giuseppe regna ancora incontrastatoMILANO - Per la prima volta a Milano il nome più diffuso fra i nuovi imprenditori è straniero. Con 230 imprese (il 4,5 per cento del totale: quasi un nome ogni venti imprese), Mohamed rappresenta infatti il nome di titolare che appare con maggiore frequenza fra le imprese milanesi (ditte individuali) nate nel 2011. Staccatissimi Marco (94), Alessandro (87), Giuseppe (87), Antonio (81). Al sesto posto ecco il primo nome di donna (Maria) con 80 nuove imprese.Fra i primi venti nomi di imprenditori per il 2011, sei sono chiaramente stranieri: oltre a Mohamed, Ahmed, Hu, Ibrahim, Chen e Abdel. La Milano multietnica si conferma anche per i nomi di imprenditori donna. Fra i primi quindici, quattro sono evidentemente stranieri, e tutti cinesi: Chen, Hu, Li e Zhang.Se però si considerano tutte le imprese attive, Giuseppe, con 1.438 imprese (il 2,8% del totale) continua a regnare incontrastato. Ma al secondo posto ecco di nuovo Mohamed, che sale quest’anno a 1.320 imprese, scavalcando Maria con 1.136, l’unico nome di donna presente fra i primi venti, e Marco con 1.121 imprese.Fra i soli nomi di donna, oltre a Maria (il nome più diffuso fra le imprenditrici milanesi: lo porta quasi una su dieci), ecco Anna e Laura. Mentre fra i cognomi italiani, al primo posto c’è il “classico” signor Rossi con 155 imprese, seguito da Colombo (113), Russo (106) e Bianchi (97). L’altro “classico” meneghino, il signor Brambilla, è al decimo posto con 49 imprese, ma nel corso del 2011 nessuna  piccola nuova impresa lo ha avuto come titolare.Nel 2011 invece boom di Napolitano: con 8 nuove imprese, è il quinto cognome più in crescita. Primo Russo con 18 nuove imprese, seguito da Bianchi.I dati emergono da un’elaborazione del Lab MiM della Camera di Commercio di Milano sul Registro imprese relativa alle ditte individuali nate nel 2011 e ancora in attività a febbraio di quest’anno.Giusto un anno fa, la stessa fonte indicava come nel comune di Milano ci sono 76 vie in cui le imprese con un titolare italiano rappresentano una minoranza (considerando solo le ditte individuali). In due anni, sono più che raddoppiate: erano 32 nel 2009 (+138%) e 51 nel 2010 (+49%). Fra tutte, spicca via Pietro Crespi con una densità di imprese straniere pari al 91,4% del totale, seguita da via Arquà (85,7%). Superano una densità dell’80% anche le vie Busseto, Fusinato, Torelli, Tracia, Conegliano, Bramante e Bassano del Grappa.In tutto il numero di ditte individuali straniere sul totale cittadino ha raggiunto nel 2011 il 25,8% rispetto al 24% dell’anno precedente: si tratta di quasi 14 mila imprese, di cui l’86% ha come titolare un cittadino extracomunitario, in prevalenza egiziani (24%), cinesi (20%) e marocchini (7%). Via Padova è la via che presenta il maggior numero di imprese straniere (336, pari al 2,4% del totale), seguita da viale Monza (223 imprese) e da via Imbonati (150). Fra le prime dieci vie “etniche” due della “Chinatown” milanese: via Paolo Sarpi (115 imprese) e via Bramante (102 imprese).A. A.dalla "Padania" del 25.8.12