Un po' di noi...

Non Fiori(to)ma opere di bene


Mentre a Roma continua il magna-magna, varato dal Carroccio un nuovo modello di gestionedi Andrea AccorsiI soldi della Lega? Al territorio. Di regola, a chi è il vero “tesoro” del Movimento, ovvero i suoi militanti, attraverso le sezioni. Ma in caso di calamità, alla gente che ne è direttamente colpita, com’è avvenuto per le popolazioni terremotate dell’Emilia. La svolta intrapresa dal Carroccio sull’impiego dei suoi fondi, rimborsi elettorali compresi, sta tutta qui.Mentre a Roma sulle altre forze politiche si scoperchia un tombino dopo l’altro, e gli stessi partiti del magna-magna fanno argine a difesa dei privilegi e delle poltrone, la Lega ha preso un’altra direzione. All’insegna della trasparenza e della virtuosità. L’ha deciso da tempo il Consiglio Federale: i soldi del Movimento sono dei militanti, appartengono a loro e quindi a loro devono essere destinati, per finanziare i presìdi e le iniziative promosse sul territorio. «L’importante è stato reagire subito e noi lo abbiamo fatto - ha detto in proposito Roberto Maroni -. Si poteva reagire in due modi: o facendo finta di niente o aprendo le finestre e cambiare aria».Lo stesso Consiglio Federale, ha ricordato sempre Maroni, ha stanziato 3 milioni di euro recuperati da alcuni fondi «sparsi in giro» da mettere a disposizione delle sezioni e dei militanti, e in parte per continuare il rimborso di chi è stato vittima del fallimento della banca Credieuronord. Ancora ieri, sulla sua pagina Facebook il Segretario Federale ha postato: «I magistrati di Milano hanno restituito alla Lega 350.000 euro e i diamanti che qualcuno aveva comprato con i soldi nostri. Ho già dato disposizione perché sia tutto devoluto alle Sezioni che hanno bisogno di aiuto. I NOSTRI DIAMANTI SONO I MILITANTI».È un concetto caro a Maroni, che non manca di ribadirlo ad ogni uscita pubblica tra la gente della “base”, nei comizi e nelle feste della Lega. L’unico, vero, inossidabile patrimonio del Carroccio è la sua gente, quel seguito popolare di ogni età, ceto sociale e provincia del Nord che tutti gli altri partiti si sognano e gli invidiano. Giusto quindi che ad essi, ai militanti e ai sostenitori organizzati nelle sezioni locali, vadano tutte le risorse di cui hanno bisogno.Ma non solo. Dalla “cassa” del Carroccio trarrà beneficio anche chi è in difficoltà. Perché la Lega ha deciso di devolvere interamente i rimborsi elettorali in beneficenza e ad associazioni di volontariato che operano nelle regioni del Nord. Quest’anno prenderanno questa direzione ben 7 milioni di euro. Mentre un altro milione è stato donato al comune di Bondeno, nel Ferrarese, uno dei centri emiliani più colpiti dal terremoto della scorsa primavera.«È questo che marca la nostra differenza - ha sottolineato il capogruppo in Regione Emilia-Romagna, Mauro Manfredini, replicando alle strumentalizzazioni del Pd -. Il giorno che Bersani annuncerà lo stanziamento dei rimborsi elettorali del Pd, ben superiori a quelli della Lega, a favore dei comuni colpiti dal sisma, saremo i primi a riconoscerne il merito». Chissà se mai accadrà. I segnali arrivati finora non lasciano speranze: no, non accadrà.La Lega ha chiesto in via ufficiale di cancellare il finanziamento pubblico, ai partiti, di aprire a quello privato e volontario, e di destinare l’ultima tranche del finanziamento interamente ai terremotati emiliani. Risposta: Pd, Pdl e Udc hanno detto no. I soldi se li tengono stretti, nonostante i proclami e le buone intenzioni di facciata. «Un’occasione persa - ha commentato uno sconsolato Sergio Divina, senatore del Carroccio -. Il Parlamento non ha fatto una bella figura: il Paese si aspettava un cambio di rotta che non c’è stato».E ancora: i bilanci del Movimento sono affidati alla verifica di una società esterna (la Price Water House Coopers) per certificarne la correttezza, come ribadito pochi giorni fa dall’amministratore federale, Stefano Stefani. «Mentre gli altri parlano - ha rimarcato Stefani - la Lega ha già imboccato la strada concreta della trasparenza».Conti trasparenti. Bilanci certificati. Investimenti “virtuosi”. Beneficenza. Quanto sono lontani gli intrallazzi romani a colpi di ostriche e festini.dalla Padania del 22.9.12