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L’avvoltoio Monti si avventa su eroi, invalidi e cani guida


La Legge di stabilità vuole triplicare l’Iva sulle prestazioni sociosanitarie e tassare perfino i decorati con medaglie al valore militaredi Andrea AccorsiVogliono tassare perfino i cani guida dei ciechi e gli eroi di guerra. Pur di racimolare qualche spicciolo per tirare un po’ più in là l’agonia del bilancio nazionale, la Legge di meschinità, pardon stabilità prevede anche questo. E si rivela una mazzata per invalidi e onlus.Dal 1° gennaio 2013 verranno tassate rendite finora protette quali le pensioni di invalidità, quelle di guerra e gli assegni mensili destinati a chi è stato decorato con medaglie al valore militare. Tutte queste prestazioni previdenziali saranno sottoposte all’imposizione Irpef, con un prelievo minimo del 23 per cento, per i contribuenti che denunciano più di 15 mila euro lordi. Ad esempio, chi aveva un assegno di accompagnamento per il figlio disabile (appena 400 euro al mese) se ne ritroverà quasi 100 in meno.Alcuni invalidi staranno ancora peggio. Sono i non vedenti, che dovranno mettere in conto addirittura il loro cane guida. «Sarebbe allo studio l’introduzione di una tassa sui cani guida dei non vedenti - si legge sul sito dell’Ente nazionale protezione animali -. Sarebbe una mostruosità poiché, oltre a colpire gli animali, andrebbe a danneggiare una categoria sociale estremamente vulnerabile».Non basta ancora. Una doppia stangata attende il terzo settore: da un lato, il mancato rinnovo del 5 per mille e dall’altro l’introduzione di una franchigia di 250 euro sulle detrazioni per le donazioni agli enti di volontariato. Secondo il Movimento difesa del cittadino (Mdc) «la norma affonderebbe solo le piccole realtà operative sul territorio, non interessando la deducibilità delle erogazioni nei limiti del 10% del reddito e fino a 70 mila euro. Solo le associazioni più grandi quindi, che generalmente ricevono donazioni maggiori, continueranno a godere di questa forma di incentivo».L’aumento dell’Iva dal 4 all’11% per le prestazioni sociosanitarie, poi, «sarebbe un ulteriore, durissimo colpo a tutto il sistema di welfare»: parola di Armando Zappolini, presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza. «Ci chiediamo - commenta l’on. Massimiliano Fedriga, responsabile Welfare e Lavoro della Lega Nord - come si possa solamente pensare che questo sia un Governo equo e indispensabile per il bene del Paese quando non ha fatto altro, dal giorno del suo insediamento avvenuto dall’alto, che rappresentare l’interesse delle potenti lobby che lo appoggiano».dalla "Padania" del 16.10.12