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Altra barzelletta di Berlusconi «Monti guidi moderati e Lega»


 Il Cavaliere a ruota libera al vertice dei leader Ppe a Bruxelles: «Il Prof ha solo continuato il mio lavoro, riavrò tutti i voti del 2008»di Andrea Accorsi Tutto e il suo contrario. Silvio Berlusconi prosegue il valzer di dichiarazioni a ruota libera. Dopo aver sparato a zero su Monti e il suo operato, lo blandisce al punto da “candidarlo” al suo posto come leader dei moderati e accostarlo perfino alla Lega. Lo stato confusionale del Pdl si riflette nelle uscite del suo demiurgo che dall’attuale governo all’Europa, fino all’ipotesi di scendere in campo in prima persona, insiste nello smentire se stesso nell’arco di poche ore.Emblematica la giornata di ieri. Berlusconi era a Bruxelles, al pranzo dei leader del Partito popolare europeo. Per rendere un’idea del clima che lo attendeva, basti dire che il capogruppo del Ppe all’Europarlamento, Joseph Daul, l’aveva accolto con questi toni: «Il Ppe è unito contro ogni forma di approccio populistico e antieuropeo e contro chiunque cerchi voti attraverso vuote promesse populistiche». Nei giorni scorsi Daul aveva definito «un grave errore» la decisione di far cadere il governo Monti.«Non abbiamo sfiduciato Monti - ha replicato Berlusconi -. Abbiamo fatto delle critiche verso di lui e detto che avremmo consentito di far passare anche altri provvedimenti, ma senza il nostro voto favorevole». Il Cavaliere ha quindi assicurato di essere «un europeista convinto» e ha dato la colpa ai media di aver male informato il Ppe sulle reali posizioni del Pdl riguardo l’euro e l’Europa.Invitato a sorpresa al vertice, iniziato alle 13 e durato quattro ore, nella sala dell’Accademia reale delle Scienze è apparso Mario Monti, che in precedenza non aveva mai partecipato all’evento. La reazione, secondo fonti del Ppe, è stata di «shock totale». Forse anche per questo, Berlusconi ha iniziato una sviolinata senza precedenti nei confronti del premier. Leggete qua: «Ho riproposto a Monti di candidarsi alla guida dei moderati, perché sono convinto che se lui scende in campo insieme a tutte le forze moderate, compresa la Lega, può vincere». Ma non basta. Berlusconi, raccontano alcuni presenti all’incontro, avrebbe ribadito di essere pronto a fare un passo indietro qualora Monti decidesse di scendere in campo per guidare la fantomatica coalizione dei moderati, leghisti inclusi.Monti pare aver apprezzato la proposta di Berlusconi. Come il Ppe: «È chiaro che a noi piacerebbe se Monti si candidasse» ha detto l’europarlamentare tedesco del Ppe Elmar Brok, che ha parlato di «buon feeling» tra Silvio e il Professore.«Il Ppe - ha assicurato Berlusconi - è preoccupato dal possibile ritorno della sinistra in Italia». Quanto a Monti, «le nostre due visioni sullo stato dell’Italia si sono sommate, senza differenze importanti. Monti - è la convinzione del Cavaliere - non ha fatto altro che continuare il mio governo».Sulla sua candidatura alla presidenza del Consiglio, Silvio prende tempo: «Vediamo cosa succede e poi decido». Secondo il Cavaliere, i sondaggi che ha in mano dicono che «se io sono in campo e guido il mio partito, posso riprendermi tutti i voti del 2008. Quando sento snocciolare tutti i programmi dei vari partiti e partitini politici, anche nuovi - ha aggiunto -mi viene da ridere».Dopo aver ribadito la necessità di cambiare la Costituzione per snellire l’iter dei provvedimenti di governo, ecco un’altra piroetta, fatta di critiche al governo Monti: «Non è vero che il nostro debito è eccessivo - ha detto Berlusconi -, abbiamo 9 mila miliardi di attività rispetto a solo 2 milioni di debiti»; «durante il governo Monti il debito cresceva di 87 milioni al giorno, durante il mio ultimo esecutivo è cresciuto di 46 milioni al giorno»; «con i tecnici è andato tutto peggio».Neanche l’Europa si salva dalla schizofrenia verbale del Cavaliere. Se si va avanti così, ha detto parlando dell’euro, «nel giro di tre anni si rischia di tornare alla moneta nazionale».Sull’ipotesi di una ricandidatura di Berlusconi a premier, dalla Lega arrivano i “no, grazie” di Maroni via web e del capogruppo alla Camera, Gianpaolo Dozzo, ospite a Unomattina. «Noi gli abbiamo fatto una proposta: faccia un passo indietro, poi si vedrà - ha detto Dozzo -. Attendiamo la risposta. Lunedì abbiamo il Consiglio federale e decideremo cosa fare».dalla "Padania" del 14.12.12