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Il tesoriere della Lega: la nostra campagna elettorale costerà 5 MILIONI


Stefani: «Cifra in linea col passato che proviene dai contributi elettorali accantonati e da quelli versati da parlamentari e consiglieri regionali»di Andrea Accorsi«Per la campagna elettorale spenderemo cinque milioni di euro. Quanto ai bilanci, i leghisti possono stare tranquilli: non scapperà un solo centesimo». Dopo le polemiche dei giorni scorsi tra Gabriele Albertini e il coordinatore della campagna elettorale di Maroni alla Regione Lombardia, Stefano Candiani, il tesoriere della Lega Nord, Stefano Stefani, sgombra il campo dalle illazioni e fa i conti alla campagna in corso per le Politiche e le Regionali.«Confermo la cifra di cinque milioni di euro complessivi, considerata la doppia campagna, per le Politiche e per le Regionali» esordisce Stefani. Che aggiunge trattarsi di una cifra in linea con le campagne elettorali del passato: «Se consideriamo che è in gioco la Lombardia, che è una passaggio molto importante, abbiamo investito come le altre volte».Va da sé che il grosso dell’investimento riguarda la Lombardia, dove sarà destinata la maggior parte delle risorse. Il resto verrà così ripartito fra le singole segreterie nazionali del Movimento: 840 mila euro al Veneto, 354 mila al Piemonte, 168 mila all’Emilia, 76 mila alla Romagna, 126 mila al Friuli-Venezia Giulia, 113 mila alla Liguria, 68 mila alla Toscana, 17 mila alla Valle d’Aosta e 14 mila all’Umbria. «Questi fondi -spiega Stefani - sono parte dei contributi elettorali che abbiamo accantonato e parte dei contributi che hanno versato tutti i parlamentari e i consiglieri regionali».La cifra investita dal Carroccio non si discosta molto da quelle rese note dai (pochi) altri partiti che hanno scelto la linea della trasparenza. L’Udc, per voce del responsabile amministrativo Antonio De Poli, ha reso noto che spenderà 3,2 milioni, mentre il Pd ne ha dichiarati 6,5.«Non so cosa spendano gli altri - si schermisce Stefano Stefani - ma una cosa posso dirla: noi dichiariamo il centesimo e renderemo conto delle spese al centesimo».A repubblica.it il tesoriere del Carroccio ha anche espresso la speranza di «recuperare i soldi che ci hanno ciulato». «Ha voluto essere una battuta» sorride, per poi farsi subito serio: «Abbiamo fatto i conti e penso che al momento opportuno ci costituiremo parte civile. Speriamo di recuperare il maltolto. Non sono molti soldi - tiene a precisare - rispetto a quelli di altri partiti. Se penso ai milioni distratti dalle casse del partito da Lusi (l’ex tesoriere della Margherita accusato di essersi appropriato di oltre 23 milioni, nda), i nostri sono inezie».Come amministratore del Movimento, Stefani tiene a sottolineare che «i leghisti devono stare tranquilli. Anche perché abbiamo una società di revisione che per certificarci i bilanci ci impone alcuni passaggi strettissimi. Ci controllano tutto, abbiamo introdotto tra l’altro un regolamento di contabilità suggerito da loro che è estremamente vincolante. Non scapperà un centesimo - conclude -, sono pronto a sottoscriverlo».dalla Padania del 31.1.13