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Paperone Monti fra i milionari del Palazzo


Il Professore dichiara un reddito di più di un milione di euro/anno: cosa può saperne della gente comune?di Andrea Accorsi Per forza non capisce i problemi dei comuni cittadini. E durante il suo governo ci ha inflitto una legge peggiore dell’altra, senza imbroccarne una manco per sbaglio. Che cosa volete che ne capisca dei conti di un capofamiglia, di un lavoratore dipendente a basso reddito o di un pensionato con la “minima” uno che guadagna più di un milione di euro all’anno?A tanto ammonta il reddito dichiarato da Mario Monti secondo le dichiarazioni presentate nel 2012 e relative all’anno precedente. Il presidente del Consiglio ha dichiarato ben 1.092.068 euro. Certo, spiccioli in confronto a Silvio Berlusconi, che si conferma il “Paperone” dei parlamentari, con un reddito imponibile pari a oltre 35 milioni (per la precisione 35.439.981 euro), in calo però di quasi 13 milioni rispetto all’anno precedente. Anche Monti, da quando è premier, è diventato più povero (si fa per dire): l’anno precedente, da neo senatore a vita, aveva dichiarato un reddito di 1.515.744 euro. E al 31/12/2012, rispetto all’anno prima, sulla gestione patrimoniale presso la Deutsche Bank figurano 401.600 euro in meno. Di questo passo, forse tra vent’anni capirà come vivono i comuni mortali. E ci penserà bene prima di infierire sui contribuenti a colpi di tasse.Nell’attesa, scorrendo le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari del 2012, rese note ieri e raccolte in cinque volumi, si scopre che il deputato più ricco è Amato Bernardi e il più povero Lino Miserotti, ex aequo con Marco Milanese. Il deputato Pdl eletto all’estero nella circostrizione America settentrionale e centrale, ha dichiarato 3,2 milioni di euro grazie alle sue holding. Antonio Angelucci (Pdl) si posiziona al secondo posto con 1,99 mln seguito a breve distanza da Giulia Bongiorno (Fli) con 1,93 mln. Fra i più ricchi anche Maurizio Leo (Pdl), presidente della commissione sull’Anagrafe tributaria, e Donato Bruno (Pdl), con 1,66 milioni.La dichiarazione dei redditi più povera presentata a Montecitorio è - nomen omen - di Miserotti (Pdl), che però nel 2011 non era deputato ma dipendente del partito, con un reddito imponibile di 19.558 euro, di poco superiore a quello di Milanese (25.611 euro), ex consigliere di Giulio Tremonti.Il capogruppo della Camera più ricco era Siegfrid Brugger (Svp), con un imponibile di 239.894 euro, mentre all’ultimo posto della classifica c’è Antonio Borghesi, capogruppo dell’Idv, che si è fermato a 106.193. A seguire il primo classificato Dario Franceschini (Pd) con 187.462 euro, Silvano Moffa (Popolo e territorio) con 165.870, e Fabrizio Cicchitto (Pdl) con 156.654 euro.Alfredo Messina (Pdl) e Giacinto Boldrini (Misto-Partito pensionati) sono rispettivamente il senatore più ricco e più povero dell’ultima legislatura. Il primo, nell’ultima dichiarazione utile, vanta un imponibile di 1.145.068 euro, il secondo di 35.821 euro (e anche un Fiat Doblò e una Lancia Thesis usate). In mezzo a loro qualche altro milionario, titolari di azioni o obbligazioni, collezionisti d’auto e appassionati di moto. Non se la passano male il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi (695.801 euro) né Giulio Andreotti con i suoi 444.397 euro. Nemmeno Gianrico Carofiglio si può lamentare: lo scrittore, magistrato e senatore del Pd dichiara 829.010 euro e una casa da 30 mq con “cortiletto” appena acquistata a Roma. Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita finito in manette per la gestione del patrimonio dei Dl, ha dichiarato 264.441 euro specificando solo di aver ceduto le quote di Europa srl.Quanti infine ai presidenti dei due rami del Parlamento, Renato Schifani batte Gianfranco Fini: il presidente del Senato ha dichiarato un imponibile di 222.547 euro, quello della Camera di 157.546. dalla "Padania" dell'1.3.13