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La spending review adesso se la prende con le PENSIONI


Il commissario Cottarelli al Senato: scelta politica, ma i risparmi si aggirano sull’1% della spesa totaledi A. A.Un taglio di spesa anche sulle pensioni. Ma, tranquilli: sarà solo dell’1 per cento, «molto meno che in altri settori». Parola del commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli, ieri in audizione al Senato.«Il tema delle pensioni ha suscitato grande interesse - ha detto il commissario -. Queste sono scelte politiche, si può anche pensare che sia un comparto che non si vuole toccare». In ogni caso, se anche le pensioni subiranno dei tagli, «si tratta di 270 miliardi, è un tema delicato, e nella proposta i risparmi sono nell’ordine dell’1% della spesa totale. È un contributo molto inferiore ad altri settori, per esempio per i costi della politica i risparmi previsti sono del 10%», ha insistito Cottarelli. Quanto alle pensioni di invalidità, «non si tratta di ridurle ma di combattere gli abusi».Se da ieri qualche milione di pensionati non possono dormire sonni tranquilli, brutti pensieri agitano anche la mente di quanti dovranno ricorrere alla sanità pubblica. «Il sistema sanitario nazionale è sostenibile, non credo che servano cambiamenti radicali» assicura Cottarelli, per il quale, fra i risparmi considerati nel documento che ha messo a punto, quelli nel settore sanità «sono abbastanza contenuti»: una formula che può voler dire tutto e niente. «Non c’è da rivedere completamente il sistema - spiega -. C’è un’azione di risparmio e di efficientamento compreso negli acquisti di beni e servizi. Ci sono poi - aggiunge, scoprendo l’acqua calda - grosse disparità tra Regioni, il che spinge verso una piena attuazione dei costi standard». Toh, quello che la Lega va dicendo dalla notte dei tempi...Ma Cottarelli ne ha anche per i carrozzoni statali e i dipendenti pubblici. Fra gli «enti inutili» da abolire, afferma convinto, c’è «il Cnel», cioè il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Quanto al piano di 85 mila esuberi nella Pubblica amministrazione, «è una prima stima di massima», una cifra «che va affinata sulla base delle effettive riforme», ha detto, spiegando che adesso «siamo in una prima fase di raccolta, poi partirà la fase delle proposte a metà settembre. Tutti gli interventi strutturali comporteranno degli esuberi - ha chiarito il commissario - ma vi è anche la possibilità di riassorbirli in altre parti: da qui l’importanza dedicata alla mobilità nella Pa».Cottarelli ha poi spiegato che adesso il piano «non è quello finale». Il testo «è stato consegnato alla presidenza del Consiglio che ha già dato dei suggerimenti sulle aree da approfondire. Il governo ha indicato che la versione finale dovrebbe essere pubblicata con il Def (il Documento di programmazione economica finanziaria del governo, nda), quindi c’è tempo per fare revisioni». Mettendolo in pratica a maggio, si potranno risparmiare entro l’anno da 3 a 5 miliardi di euro.dalla Padania del 19.3.14