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SBARCATI altri 1.200 con mezzi della Marina In 300 sono già fuggiti


Il bel tempo favorisce le traversate delle “carrette del mare”, controlli difficili per l’afflusso massicciodi Andrea AccorsiPrepariamoci ad accogliere altri 1.200 clandestini. Con relativi parenti, che presto si uniranno a loro tramite i cosiddetti ricongiungimenti familiari. E quanto questi “migranti” siano disposti a rispettare le nostre regole, lo dimostra l’ennesima fuga di massa dai centri di accoglienza.Grazie al “servizio taxi” della Marina militare, a Pasqua sono stati caricati e fatti sbarcare comodamente in Sicilia altri 1.219 immigrati. Oltre agli 828 sbarcati domenica a Pozzallo, nel Ragusano, nella notte altre 321 persone sono state portate a bordo nel Canale di Sicilia dalla nave “San Giorgio” nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum” e trasferite sulla fregata “Espero”. Ma mettetevi il cuore in pace: molti altri arriveranno nelle prossime ore, considerato il bel tempo che favorisce le traversate delle “carrette del mare”.Oltre a quella degli sbarchi, è piena emergenza nelle strutture attrezzate per ricevere i clandestini. «Le strutture sono ormai al collasso - è l’sos lanciato dal sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna -. Il nostro centro può ospitare 180 immigrati e ne abbiamo stipati 284. La situazione è davvero molto difficile, solo nelle ultime 48 ore ci sono stati tre sbarchi rispettivamente di 434, 176 e 218 migranti che per fortuna sono stato smistati in altri centri quali Messina e Trapani».Per Ammatuna «è stata ed è una Pasqua difficile. In paese, cittadini, negozianti e albergatori si lamentano non tanto per la presenza dei migranti, che si comportano benissimo, quanto per il timore che il turismo sta calando e sarà destinato a scendere ulteriormente se questa emergenza continuerà».Ma non tutti i clandestini sbarcati «si comportano benissimo»: oltre duecento di loro sono fuggiti proprio dalle strutture di accoglienza di Pozzallo. Un centinaio si sono allontanati anche da alcuni dei centri allestiti tra Ragusa e Comiso. Molti di loro si sono dispersi per le campagne circostanti.Lo stato di continua emergenza rende più difficili i controlli e la gestione delle presenze. E quest’anno più che mai è l’intera Sicilia ad essere investita dall’emergenza. Chiuso per lavori di ristrutturazione il centro di Lampedusa, dove al momento c’è solo un presidio per le emergenze, tocca alle città di mare siciliane occuparsi della prima accoglienza di centinaia di clandestini che vengono sbarcati dai mezzi navali sulle banchine dei porti.Pozzallo, Augusta, Catania, Porto Empedocle sono le aree più interessate, ma gli sbarchi non mancano neanche sulla costa occidentale. Trapani si affida ai Cas, Centri di accoglienza straordinaria. La prefettura ha messo in atto un sistema di accoglienza diffuso su tutto il territorio della provincia: in pratica, alberghi e strutture dell’ex Ipab sparsi nella provincia si occupano di ospitare i clandestini in convenzione con la Prefettura, e quindi dietro pagamento di un corrispettivo. «Fino adesso - dice il sindaco di Trapani, Vito Damiano - tutto ha funzionato abbastanza bene e la cittadinanza non ha risentito in alcun modo dell’arrivo di queste persone». Fino adesso.Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, aveva lanciato l’allarme all’inizio del mese: dalle coste della Libia sono pronti a partire tra 300 e 600 mila immigrati, che potranno contare sull’operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale iniziata lo scorso 18 ottobre.Ad oggi la task force di “Mare Nostrum” ha soccorso oltre 20 mila migranti. Nell’operazione, che ha un costo compreso tra 6 e 9 milioni di euro al mese, sono impiegati personale, mezzi navali e aerei della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, del personale del ministero dell’Interno-Polizia imbarcato sulle Unità della Marina Militare e di tutti i Corpi dello Stato che, a vario titolo, concorrono al controllo dei flussi migratori via mare. Uno spiegamento massiccio che, di fatto, agevola a caro prezzo gli ingressi irregolari nella Penisola. Contenti noi...dalla Padania del 22.4.14