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Forza Italia ci riprova: «Lega e Ncd, uniamoci» Salvini: MAI con Alfano


Prove tecniche di centrodestra sulla base dei programmi comuni. Toti: «È l’alleanza che già regge Lombardia e Veneto...». Brunetta: «Col Carroccio firmati anche dei referendum»di A. A.«Solo uniti si vince». È il nuovo appello di Forza Italia a Ncd e Lega per ricostruire la coalizione di centrodestra alle Regionali e gettare le basi per le prossime Politiche. Ma Salvini conferma: mai con Alfano & C., né in Emilia-Romagna né a livello nazionale.Al termine di una riunione del tavolo azzurro per la scelta dei candidati-governatore, Giovanni Toti, Altero Matteoli, Paolo Romani e Renato Brunetta tendono la mano ad Angelino Alfano e “avvertono” anche la Lega. Bisogna provare a marciare compatti, come una volta, predicano Fi e Ncd, altrimenti si rischia la «balcanizzazione del centrodestra» a vantaggio del Pd renziano e dei grillini.Brunetta conia addirittura uno slogan: «Uniti si vince e si cambia anche al meglio il Paese». Ed elenca tutti i motivi per una ritrovata alleanza con gli alfaniani: la sicurezza, il lavoro («vale a dire la riforma del mercato del lavoro: il superamento dello statuto dei lavoratori, il superamento dell’articolo 18, più flessibilità in entrata, più flessibilità in uscita»), la giustizia, la politica estera, il fisco («parlo, per esempio, della flat tax, abbiamo addirittura insieme alla Lega firmato dei referendum abrogativi sulle tematiche  fiscali»).Per Matteoli «nel centrodestra ci sono molte più cose in comune che differenze. Lo so che nulla è facile - aggiunge -. È complicato ritrovarsi con noi per una forza di governo che ora sta con la sinistra, ma affrontiamo le trattative con la vecchia coalizione, con uno spirito di collaborazione e con la volontà di ricostruire il centrodestra». Il presidente del “Comitato azzurro sulle alleanze” lancia poi l’altolà: «Non facciamo accordi a macchia di leopardo, queste geometrie non ci interessano. L’accordo si fa dappertutto, in tutte le regioni, o niente».Da canto suo, Toti non ha dubbi: «Le elezioni regionali sono un fine per fare diverse cose, ma anche un mezzo per ricostruire un percorso che non si esaurisce con questa esperienza. Sono la premessa per ricostruire l’alleanza di centrodestra». L’europarlamentare punzecchia così il Carroccio: «In Lombardia e Veneto i leghisti sono già alleati con il Nuovo centrodestra». E si rivolge direttamente al Segretario federale: «Vorrei ricordare a Salvini che la Lombardia e il Veneto sono rette da un accordo tra Fi, Lega e Ncd e che Maroni in Lombardia si regge grazie anche ai 9 voti di Ncd...».Toti rilancia, quindi, la coalizione pensando a un futuro accordo su base nazionale: «Oggi inizia un percorso. I nostri ex alleati sono ora su posizioni diverse, ma noi crediamo, come Fi, di avere il dovere, in quanto primo partito del centrodestra, di tentare di trovare una sintesi fra i vari partiti. Le posizioni non sono così distanti». Anche Romani è fiducioso che si possa ricostruire l’alleanza di centrodestra: «Il segnale che vogliamo dare è quello di fare un lavoro accurato, che tenga conto di tutte le sensibilità espresse dal territorio».La doccia fredda sulle loro aspettative arriva dal Segretario del Carroccio. «Non può essere alternativo a Renzi chi sostiene Renzi -ribadisce Matteo Salvini -. Un conto sono gli accordi a livello locale, ma a livello nazionale non se ne parla. Con il ministro Alfano che ha la delega all’invasione e che blocca gli stipendi alle forze dell’ordine, io non ho niente a che fare». Anche in Emilia «la Lega non sarà alleata con Ncd».dalla "Padania" dell'11.9.14