Un po' di noi...

In anteprima la copertina del nuovo libro di Accorsi e Ferro


Ecco in anteprima la copertina del nuovo libro di Andrea Accorsi e Daniela Ferro, I cento delitti di Milano. Crimini, intrighi, stragi e omicidi, duemila anni di storia scritta con il sangue che Newton Compton pubblicherà a giorni.La storia di Milano non è fatta solo di uomini e carriere brillanti, di idee e scoperte di successo che hanno spesso precorso i  tempi,  di  valori  che si  sono affermati  come un modello per il resto del Paese, qualsiasi fossero i suoi mutevoli confini: a contrassegnarla,fin dalle epoche più remote, sono stati anche atroci delitti e agguati vigliacchi, esplosioni di ira irrefrenabile e omicidi annunciati che per la loro portata hanno cambiato il corso degli e venti. Un lungo filo rosso attraversa i millenni legando tra loro una sequela di uccisioni che hanno scandito,  oltre  alla  fine prematura dell’umana esistenza delle  vittime, la  brusca chiusura di  epoche e domini, o l’inizio di  nuove, travagliate  stagioni di  violenza e di incertezze.Questo libro traccia duemila anni di storia milanese attraverso i delitti più celebri, o che più hanno impressionato la città,  compiuti per le più diverse ragioni: dal martirio dei primi  santi  cristiani  alle  lotte  di  potere  nelle  corti  rinascimentali,  dagli  omicidi  “in fotocopia” degli  assassini seriali (quasi una costante nella storia milanese più recente) fino alle esecuzioni “politiche” compiute in nome di questa o quella ideologia, al termine di presunti “processi” mai celebrati ma condotti esclusivamente sul filo del fanatismo e dell’intolleranza.Al di là della mera cronaca, molti di questi fatti hanno suggestionato le folle, ispirato letterati, convinto storici e ricercatori a scavare in profondità dietro i nomi degli autori riconosciuti  e  le  ragioni  addotte,  fino  a  svelare  talvolta  scomode  verità  nascoste. Nell’ultimo secolo, in particolare, alle vendette consumate nel corso del fosco tramonto del  Ventennio  fascista  sono  seguite  le  lunghe  stagioni  “di  piombo”  del  terrorismo, sommatesi agli atti più efferati della delinquenza comune e della criminalità organizzata, fino ai delitti “griffati” consumati nell’ambiente del cosiddetto jet-set (i casi D’Alessio, Gucci, Jucker...) e ai delitti di strada ad opera di gang giovanili d’importazione.Non tutti questi crimini hanno trovato una solida spiegazione, e qualcuno di essi neppure un colpevole.  Lasciando  così  in  bianco,  forse  per  sempre,  l’ultima  pagina  della  loro narrazione.