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SALVINI e FABBRI nell’Emilia FERITA «Pronti a fare blitz»


«Se Renzi autorizza le trivelle nella Bassa terremotata, occuperemo i cantieri. E contro le tasse per gli alluvionati fermeremo le autostrade»di Andrea AccorsiPronti a occupare cantieri e autostrade contro le “persecuzioni” del governo ai danni dei terremotati e degli alluvionati emiliani. Nel loro tour elettorale in Emilia-Romagna, Matteo Salvini e Alan Fabbri incontrano comuni cittadini, agricoltori e imprenditori per raccoglierne problemi e richieste, dimostrando di preferire il fango degli allevamenti ai parquet dei salotti-bene.«Se il governo autorizza le trivelle nella Bassa terremotata, siamo pronti a occupare i cantieri» è il grido di battaglia del Segretario federale della Lega Nord e del candidato alla presidenza della Regione, ieri in visita nelle aziende colpite dal sisma del 2012. Nel mirino, lo Sblocca Italia del governo Renzi.«Con gli articoli 37 e 38, la competenza sulle perforazioni rischia di passare a Roma - avvertono -. Finisce in fumo tutto il lavoro di Lega Nord, comitati, la battaglia portata avanti dal nostro consigliere regionale Manfredini contro il deposito gas di Rivara. E pure sono vanificate le delibere dei Consigli comunali contro il progetto». Fabbri ricorda che Bondeno, il comune di cui è sindaco, fu uno dei primi dell’Alto Ferrarese a opporsi al deposito di stoccaggio del gas. «Se domani Renzi si sveglia e decide che vuole le trivelle - dice Alan Fabbri -, nella Bassa terremotata inizieranno a trivellare, è follia pura. Ci teniamo pronti, nel caso, a occupare i cantieri. Il Pd sta coi poteri forti, giocando sulla pelle dei terremotati, ma siamo pronti a tutto per impedirglielo».Se sarà eletto Governatore, Fabbri ha già annunciato che presenterà ricorso alla Consulta contro lo Sblocca Italia che contiene anche (all’articolo 35) la norma importa-rifiuti dal Sud. «È una porcheria che vogliamo fermare a tutti i costi».Dopo alcune aziende agricole ferite dal sisma, Salvini e Fabbri hanno fatto tappa a Canaletto, nel comune di Bastiglia (Modena), dove il 20 gennaio è franato l’argine del Secchia. Qui hanno incontrato Elisabetta Aldrovandi del comitato “No tax area” ed Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena. «Lunedì tornano le tasse per gli alluvionati, quelle per i terremotati sono già arrivate. Contro questa vergogna - ha annunciato Salvini - io sono pronto a sedermi in mezzo all’autostrada perché qualcuno al governo e in Regione si svegli».Per Salvini «le tragedie di sisma e alluvione sono state dimenticate, stampa e tg non ne parlano più. Visto che in Italia esisti solo se ti fai sentire, e se fai l’educato diventi l’ultimo della lista, io sono pronto a sedermi in mezzo all’autostrada. Chi vuole stia con me. Qui - ha ricordato il Segretario della Lega - hanno sfilato presidenti, premier, istituzioni, ma niente è cambiato. Su 13 miliardi promessi non ne è arrivato neanche uno e l’unico aiuto del Pd è stato quello di accordarsi con le banche per concedere mutui per il pagamento delle tasse, con interessi folli. I soldi per gli immigrati li trovano, per i terremotati no... Questo non è da Paese civile».Riprende Alan Fabbri: «Il sistema di ordinanze ha fallito, la burocrazia è asfissiante. La Regione ha regalato, solo nel 2014, 17 milioni a rom e immigrati, e agli alluvionati dell’Emilia-Romagna solo 5 milioni. Con me presidente quei soldi saranno tutti degli emiliano-romagnoli».Infine, alcuni interventi di Salvini su Facebook.LIGURIA. «Genova, ancora esondazioni, ancora disastri. E il governo Renzi ha il coraggio di togliere 50 milioni agli alluvionati. Ma certa gente non si vergogna?».BOLDRINI.  «Secondo la sciura Boldrini, l’Italia non valorizza i rom. “In Andalusia i gitani (cioè i rom) rappresentano la musica, la danza e gli antichi mestieri. Loro li hanno valorizzati”. Ma lo stipendio alla Boldrini lo pagano i rom, o tutti gli altri cittadini? Fai una buona azione: dimettiti».G20. «Renzi e Obama si sono incontrati in Australia per risolvere i problemi del mondo, dalla disoccupazione all’inquinamento. Se cominciassero dimettendosi, saremmo a buon punto!».dalla "Padania" del 16.11.14