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Edicole, Tizzoni (Lista Maroni): indispensabile allargare il ventaglio dei prodotti in vendita


È necessario aggiornare i regolamenti che disciplinano le vendite nelle edicole, dando la possibilità agli edicolanti di vendere, senza limiti di superficie, qualunque altro prodotto, fermo restando che l’attività principale deve rimanere la vendita di quotidiani e periodici. Così il consigliere regionale del Gruppo “Maroni presidente” Marco Tizzoni (nella foto), componente della Commissione Attività produttive e occupazione, sul riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica in Lombardia, come proposto dall’assessore al Commercio e approvato dal Consiglio regionale.«La proposta di atto amministrativo – rileva Tizzoni – riveste un grande vantaggio per gli operatori. In un periodo di persistente crisi dell’editoria e di contrazione della domanda interna, la possibilità che i tradizionali punti di vendita dei giornali possano trasformarsi in qualcosa di meno specialistico, dalla vendita di bevande e alimentari confezionati a info point turistici, permetterà loro di affrontare la sfida dell’evoluzione del proprio ruolo, in modo coordinato e sostenuto da Regione Lombardia, con benefici per il proprio fatturato. Semplificando si potrebbe dire che la Regione, anche in questo contesto, riesce a fare “di necessità virtù”, ovvero raccoglie la sfida di accompagnare i gestori delle edicole in questo importante cambiamento tutelandoli e offrendo loro nuove occasioni di sviluppo, e nello stesso tempo valorizzando anche la funzione pubblica e il ruolo tradizionale di queste attività commerciali».Nel suo intervento in Aula, il consigliere della Lista Maroni ha ricordato che Confcommercio ha espresso soddisfazione in merito al riconoscimento da parte della Regione del ruolo di interesse pubblico delle edicole (punti vendita esclusivi), alla promozione e sostegno delle reti di vendita e, appunto, alla possibilità, per i punti vendita non esclusivi, di vendere anche altri prodotti. Da parte loro, i rappresentanti di Anci Lombardia hanno posto l’accento sull’importanza e la valenza sociale dell’attività delle edicole, specie nei piccoli comuni, per la capacità di assicurare pari opportunità agli editori rispetto alla libertà di stampa e ai cittadini in fatto di diritto all’informazione, al punto da sostenere che il settore della diffusione della stampa quotidiana e periodica nonostante rientri, per alcuni aspetti, nella categoria dell’attività commerciale, riveste anche un importante ruolo di “servizio pubblico”.