Un po' di noi...

Pescare in Lombardia, Sala (Lista Maroni): basta licenze e norme più semplici


Riduzione delle tipologie di licenze di pesca, semplificazione delle modalità di rilascio delle licenze di pesca dilettantistica e contenuto adeguamento delle tasse di concessione sia per la licenza di tipo A (professionale) sia per la licenza di tipo B (dilettantistica): il consigliere regionale del Gruppo “Maroni presidente” Alessandro Sala (nella foto), presidente della Commissione Territorio e infrastrutture e componente della Commissione Agricoltura, montagna, foreste e parchi, riassume così le novità per la pesca in Lombardia introdotte dalla legge di semplificazione in ambito istituzionale ed economico, appena approvata dal Consiglio regionale.“Le modifiche vanno a risolvere una situazione che soprattutto per i turisti stranieri era pesantissima: dover recarsi presso gli uffici competenti della Provincia, con le conseguenti attese, magari solo per pescare qualche giorno – rileva Alessandro Sala –. Per i pescatori residenti, il semplice versamento e il costo contenuto della licenza possono incentivare la pratica piscatoria anche come esperienza di breve durata, ciò che fino ad oggi non succedeva perché bisognava predisporre il libretto, la fotografia, effettuare il versamento alla Provincia e alla Regione, passare dagli uffici o attendere il recapito della licenza per posta. Ora gli over 65 e i minori continueranno a non dover fare alcun versamento ed eserciteranno la pesca con l’uso della sola canna, con o senza mulinello, armata con uno o più ami, mentre la nuova licenza unica coincide con l’attuale licenza B e include l’attuale licenza D per stranieri e il permesso turistico di 15 giorni. Licenza e tassa, inoltre, vengono a coincidere: la licenza è costituita dalla ricevuta di versamento della tassa di concessione. Per quanto riguarda la licenza di pesca di tipo A, è sempre costituita da un tesserino regionale rilasciato dalle Province che deve comprendere l’idoneità dopo aver superato un esame”. Con l’attuale modifica, infine, “viene tolta la figura dell’accompagnatore del pescatore di professione, un cittadino qualsiasi anche senza licenza di pesca che il pescatore individuava e la Provincia autorizzava, con apposito bollino apposto sulla licenza, ad essere presente in barca durante le operazioni di pesca senza svolgere attività di pesca autonome. I pescatori che chiedevano l’accompagnatore – conclude Sala – erano ovviamente fra i più anziani”.