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Ecoreati, Toia (Lista Maroni): legge Delrio controproducente, sì a informativa della Giunta su monitoraggio e contrasto


Un’audizione in commissione Ambiente per una informativa sulle azioni di monitoraggio, contrasto a reati ambientali e recupero delle aree interessate da sversamento di rifiuti nelle acque lombarde: è quanto chiesto e ottenuto da Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni presidente”, in merito alla mozione approvata dal Consiglio che impegna la Giunta regionale a intervenire sulle contaminazioni delle risorse idriche da ecoreati. «Per il contrasto agli ecoreati, da qualche mese è in vigore la legge 68 che introduce nel codice penale i delitti contro l’ambiente: ora sarà possibile contrastare il fenomeno attraverso uno strumento normativo che introduce, per la prima volta nel nostro Paese, strumenti adeguati – ha ricordato nel suo intervento in Aula Carolina Toia, componente della commissione Ambiente del Consiglio regionale –. Nel 2014 la Lombardia risulta la decima regione in Italia quanto a illegalità ambientale, con una diminuzione complessiva rispetto alle infrazioni accertate pari al 3,2% sul totale nazionale (nel 2013 era il 4,3%) e 941 infrazioni accertate, contro le 1.268 del 2013 e le 1.309 del 2012. La nostra è la Regione più attiva a livello nazionale, a dimostrazione che, se il fenomeno esiste in tutto il Paese, vero è che vi sono istituzioni attive nel contrastarlo». In Regione Lombardia, ha ricordato ancora la consigliere della Lista Maroni, «dalla recente discussione sul riordino delle ex polizie provinciali nell’ottica della legge “Delrio” è emersa la richiesta di garantire la loro attività specialistica di presidio e controllo del territorio. La “Delrio” va in direzione opposta, smantellando le attività preventive a tutela dell’ambiente. Riteniamo necessario – ha concluso Carolina Toia – un approfondimento conoscitivo e di monitoraggio rispetto all’azione della Regione in funzione delle risorse messe a disposizione: per questo abbiamo chiesto, e ottenuto, che la Giunta partecipi ad una o più commissioni Ambiente dedicate ad approfondire questa tematica così delicata».