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Moldavia, Tizzoni (Lista Maroni): Paese ricco di opportunità per le nostre aziende


La Lombardia “apre” alla Moldavia, Paese dai bassi costi strutturali e dalle grandi prospettive di crescita economica, oltre che trampolino ideale per l’Est Europa. I vantaggi per le imprese italiane che volessero investire nel “Paese delle dolci colline”, incastonato tra Romania e Ucraina, sono stati illustrati nel corso di un convegno (nella foto) organizzato a Palazzo Pirelli dalla Camera di Commercio e Industria Moldo Italiana, con il patrocinio delle rispettive ambasciate e del governo della Repubblica di Moldavia, con l’obiettivo di favorire l’interscambio commerciale e la conoscenza delle opportunità imprenditoriali che la Moldavia offre alla nostra regione. «La Moldavia è un Paese ancora poco conosciuto, ma è una risorsa preziosa per la nostra economia – ha spiegato nel suo intervento al convegno l’ambasciatore italiano in Moldavia, Enrico Nunziata –. Essa rappresenta una opportunità per chi voglia semplicemente commercializzare i propri prodotti, ma anche per le aziende che operano ad esempio nelle infrastrutture: una nostra azienda ha stipulato un contratto da 50 milioni di euro per il rifacimento di una sede stradale nel nord del Paese. In generale, la Moldavia può essere un ottimo mercato di sbocco e una testa di ponte tra la Ue i Paesi della Csi, di cui fa parte. Contribuiscono in questa direzione le eccellenti relazioni bilaterali e il bisogno della Moldavia di partner di riferimento per allinearsi alle norme comunitarie». Come è stato illustrato dai diversi relatori italiani e moldavi intervenuti al convegno, la Moldavia ha il Pil più basso d’Europa ma sta conoscendo una forte crescita (+8,9% nel 2013, in un contesto europeo negativo). Dalla sua nascita, nel 1991, ha stretto accordi con 43 Paesi e ha aderito all’accordo di libero scambio con la Ue. Il governo è molto disponibile ad agevolare gli investimenti stranieri, anche attraverso le nove Zone economiche speciali che godono di particolari regimi fiscali. Attualmente, l’Italia è il terzo Paese nella graduatoria dell’export moldavo, dopo Romania e Russia, e l’ottavo per l’import (con un giro d’affari di 350 milioni di euro, pari al 6,6% del totale). Le imprese italiane che operano in Moldavia sono 1.160, per un volume di investimenti pari a 150 milioni di euro, soprattutto nel settore tessile e dell’abbigliamento. Fra i vantaggi prospettati alle nostre aziende, un’ottima logistica (la capitale Chisinau dista appena due ore di volo dall’Italia), imposte societarie sul reddito non superiori al 12%, rimborsi Iva in tempi brevi, il costo della manodopera più basso d’Europa (non esistono 13.a, 14.a né Tfr), la facilità nel reperire personale con conoscenza della lingua italiana, costi dell’energia inferiori del 30%. L’incontro si è inserito nell’attività di internazionalizzazione e di sviluppo dell’imprenditoria lombarda che il consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” Marco Tizzoni sta promuovendo; percorso che ha portato il consigliere, qualche settimana fa, a favorire la ratifica di un protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e la Regione di Novosibirsk, nella Federazione russa. «Grazie a questo incontro abbiamo avuto l’occasione di scoprire la Moldavia – commenta Tizzoni –. Uno Stato poco noto ma con nuove, importanti opportunità, con il quale può essere utile, per le nostre aziende, avviare rapporti di collaborazione. Confidiamo di poter sviluppare in un prossimo futuro questi contatti, in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria Moldo Italiana».