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Rifiuti dalla Svizzera, Toia (Lista Maroni): con risoluzione maggiori controlli sugli inerti


«Il progetto di legge integrato dalla risoluzione è in grado di garantire una corretta gestione dei materiali inerti, anche grazie all’inserimento di rappresentanti territoriali, quali Province e Comuni , in aggiunta a quelli tecnici già presenti, che rafforzerebbero la bontà dell’accordo»: è quanto espresso in Aula da Carolina Toia, consigliere del Gruppo “Maroni presidente” e componente della commissione Ambiente e Protezione civile, sul pdl e sulla risoluzione approvati in Consiglio regionale in merito all’intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiali inerti tra la Regione Lombardia e il Cantone Ticino.«La risoluzione – ha ricordato Carolina Toia nel corso del suo intervento – nasce a seguito di un ampio dibattito, attraverso audizioni in commissione, sull’intesa sottoscritta tra la Lombardia e il Ticino lo scorso 12 marzo. È evidente la natura dell’accordo, teso a normalizzare e regolamentare il traffico transfrontaliero di inerti tra il Cantone Ticino e le province lombarde. Al di là delle motivazioni commerciali e del reciproco interesse, durante il dibattito in commissione è emersa la preoccupazione dei cittadini sulla correttezza delle procedure, a tutela della salute pubblica. È così nata l’occasione per evidenziare alcune buone pratiche, riprese dalla risoluzione; in particolare, si raccomanda che il Cantone Ticino faccia proprie le esigenze e le necessità lombarde manifestate, accogliendo le richieste formulate e attivando le analoghe procedure nel territorio elvetico, ad esempio sul telecontrollo dei mezzi».«In quest’ottica – ha sottolineato la consigliere della Lista Maroni – cogliamo favorevolmente il potenziamento del personale ARPA dedicato a monitorare l’attività, visto che le difformità tra le norme italiane e quelle svizzere sui rifiuti rendono necessario attivare un sistema di controlli su quelli in ingresso in Italia, sistema da definirsi all’interno del Gruppo di concertazione stabilito nell’intesa sottoscritta, anche al fine di evitare il conferimento non autorizzato di amianto. Nella completa e rigorosa attuazione dell’intesa – ha concluso Toia – potremmo avere il beneficio di un maggior numero di controlli preventivi sul conferimento dei materiali e il monitoraggio degli spostamenti dei mezzi adibiti al trasporto dei materiali».