Confermata la collaborazione tra Regione Lombardia e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali italo-svizzere, l’Associazione Comuni italiani di frontiera e l’Unione di Comuni lombardi terre di frontiera riguardo al referendum del Canton Ticino sui frontalieri. Questo l’esito dell’audizione che si è svolta alla Commissione speciale per i Rapporti con la Svizzera presieduta da Antonello Formenti (Lega Nord).«Di fatto – spiega la Consigliera Daniela Maroni (Lista Maroni) – le sigle sindacali svizzere chiedono un aiuto a Regione Lombardia per riuscire a risolvere quei “fenomeni di pancia” che hanno portato a uno scontro diretto e indiretto tra istituzioni governative ticinesi e lavoratori del mercato del lavoro. Come pensa il Canton Ticino di governare la propria economia con la manodopera in loco offrendo condizioni salariali inferiori? Non credo che si possa pensare a una gestione del lavoro in questi termini. La Commissione pertanto – conclude Daniela Maroni - ha preso atto del fenomeno e coscienza che persino le sigle sindacali ribadiscono la necessità di un intervento di Regione Lombardia per la regolamentazione del mercato del lavoro».
Frontalieri, dopo referendum ticinese sindacati chiedono intervento di Regione Lombardia per regolamentazione mercato del lavoro
Confermata la collaborazione tra Regione Lombardia e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali italo-svizzere, l’Associazione Comuni italiani di frontiera e l’Unione di Comuni lombardi terre di frontiera riguardo al referendum del Canton Ticino sui frontalieri. Questo l’esito dell’audizione che si è svolta alla Commissione speciale per i Rapporti con la Svizzera presieduta da Antonello Formenti (Lega Nord).«Di fatto – spiega la Consigliera Daniela Maroni (Lista Maroni) – le sigle sindacali svizzere chiedono un aiuto a Regione Lombardia per riuscire a risolvere quei “fenomeni di pancia” che hanno portato a uno scontro diretto e indiretto tra istituzioni governative ticinesi e lavoratori del mercato del lavoro. Come pensa il Canton Ticino di governare la propria economia con la manodopera in loco offrendo condizioni salariali inferiori? Non credo che si possa pensare a una gestione del lavoro in questi termini. La Commissione pertanto – conclude Daniela Maroni - ha preso atto del fenomeno e coscienza che persino le sigle sindacali ribadiscono la necessità di un intervento di Regione Lombardia per la regolamentazione del mercato del lavoro».