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Banche popolari, Saggese (Lista Maroni): clamorosa bocciatura del governo


«Confermato fondamento del ricorso di Regione Lombardia contro decreto»«La Sentenza del Consiglio di Stato che ha clamorosamente bocciato la riforma del Governo Renzi relativa alla banche popolari, per “profili di non manifesta infondatezza” e di irregolarità costituzionale, conferma che le riforme attuate da quel Governo non hanno fatto altro che ledere i diritti e lo sviluppo economico del nostro Paese e dà fondamento giuridico alle motivazioni che hanno indotto Regione Lombardia a tacciare il decreto Renzi di incostituzionalità»: è il commento del consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” Antonio Saggese, promotore della mozione che ha indotto Regione Lombardia a ricorrere presso la Corte Costituzionale contro il decreto legge del Governo, assunto in assenza di necessità ed urgenza e contravvenuto alla competenza concorrente con le Regioni, costringendo il Parlamento a votare la conversione sotto la scure della questione di fiducia.«In attesa che si pronunci la Corte Costituzionale, dopo l’udienza dello scorso 19 ottobre – incalza Saggese –, è necessario ora sospendere l’applicazione della legge sino alla pronuncia definitiva della Consulta, per evitare ulteriori danni al sistema economico del Paese in conseguenza delle ultime trasformazioni, in corso di attuazione, da parte di chi ha atteso gli ultimi giorni utili alla scadenza del 31 dicembre prossimo per conformarsi al dettato legislativo. Il tessuto rappresentato dal sistema bancario di natura cooperativa appartenente alla Lombardia ha già provveduto, in larga parte, e in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale, alla trasformazione in SPA che farà venire meno competitività, concorrenza e livelli occupazionali. Sospendere la legge è inoltre necessario per evitare che il sistema vada verso ulteriori concentrazioni, che sono alla base della contrazione del credito alle imprese. La prospettiva di 1.800 esuberi, quale risultato delle recenti aggregazioni delle ex Banche Popolari, è un preoccupante segnale di allarme e non può lasciare inerti né la politica né gli organi competenti del nostro ordinamento. Di danni – conclude il consigliere della Lista Maroni – questo Governo ne ha fatti già tanti, evitiamone degli altri che rischiano solo di impoverire ulteriormente le famiglie e il nostro Paese».