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Via libera al Piano lombardo per lo sviluppo del turismo e dell'attrattività


Daniela Maroni: continua percorso avviato con legge regionaleÈ stato approvato in Commissione Attività produttive e occupazione il Piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività, che va a integrare la normativa regionale in materia di turismo. Nuove le sfide e gli obiettivi, a partire dal turismo accessibile. Fra le misure a sostegno del comparto turistico lombardo: valorizzazione delle Pro loco e sviluppo di una rete unica per la promozione turistica di base; messa in rete del patrimonio lacuale e fluviale lombardo per aumentarne l’attrattività; valorizzazione del turismo termale attraverso itinerari integrati; attivazione dell’Osservatorio regionale del turismo; interventi di mappatura per rendere pubblica e accessibile l’intera offerta turistica dei territori, favorendone la destagionalizzazione dei flussi turistici e l’incremento delle presenze attraverso un programma integrato d’iniziative e di eventi; collaborazione allargata, con iniziative tra pubblico e privato, per consolidare l’integrazione in materia di turismo attraverso attività delle imprese culturali, creative, della comunicazione web e social, dell’audiovisivo e dell’editoria, al fine di potenziare la promozione e la visibilità del segmento lombardo; operare per favorire la piena integrazione di portali turistici, sistemi informativi e piattaforme digitali, inclusa la rete degli Infopoint lombardi.«Un Piano completo che rafforziamo con una proposta di risoluzione, approvata all’unanimità, carica di stimoli e priorità – commenta il Consigliere Segretario di Regione Lombardia Daniela Maroni, relatrice del Piano –. È stato adottato un provvedimento che continua un percorso avviato in occasione dell’approvazione della legge sul turismo. Siamo di fronte a un’opera di coinvolgimento costante e continuo che intende dar vita ad una logica di rete per favorire la crescita strutturale dell’intero comparto, per sua natura eterogeneo e plurale. Mi sento portavoce di un territorio – aggiunge Daniela Maroni – che ha bisogno di strutturare il sistema per dare vita a una migliore interazione e integrazione tra le politiche turistiche e commerciali proprio per salvaguardare e valorizzare le periferie delle città e quelle zone di montagna e di pianura escluse dai grandi flussi turistici».