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Telecamere in residenze per anziani e disabili in Lombardia


Saggese (Lista Maroni): altro importante tassello di sistema sociosanitario vicino ai bisogni dei cittadini«Un ulteriore, importante tassello che va nella direzione di un sistema socio-sanitario realmente efficiente e vicino ai bisogni dei cittadini, soprattutto quelli più fragili». Così il consigliere del Gruppo “Maroni Presidente” Antonio Saggese, componente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali, definisce il progetto di legge, approvato oggi dall’Aula, che dispone contributi regionali pari a 1.400.000 euro per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle residenze per anziani e per disabili della Lombardia.«Ogni anno in Europa 40 milioni di anziani subiscono abusi, maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche. Si tratta di oltre 10.000 casi al giorno, ma sono episodi sottostimati, poco noti e spesso non denunciati – denuncia Saggese –. In Italia un anziano su tre è vittima di una forma di violenza: 2,9 milioni over 65 sono sottoposti a maltrattamenti psicologici, 600.000 subiscono truffe finanziarie, 400.000 vengono maltrattati fisicamente, 100.000 sono oggetto di abusi sessuali. Sempre più diffusa anche la contenzione fisica e farmacologica perché agli anziani fragili e in difficoltà si chiede pure di “non disturbare” e di non essere un peso, soprattutto in estate, quando prendersi cura di loro può diventare più gravoso e spesso si passa alle “maniere forti”».«È orribile pensare a questi eventi – sottolinea il consigliere della Lista Maroni – perché la maggior parte dei parenti di queste persone si rivolgono a strutture residenziali o semiresidenziali per avere un supporto, un aiuto specializzato nella gestione dei loro cari, pagando spesso rette consistenti. L’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle RSA costituisce quindi, da una parte, un elemento di maggiore tranquillità per le famiglie di anziani e disabili non autosufficienti, bisognosi di continua assistenza, e dall’altra un deterrente per evitare ogni tipo di abuso da coloro che operano in tali strutture, o addirittura da soggetti esterni. La nostra Regione – conclude Saggese – punta da sempre sulla qualità dei servizi ed è in questa ottica che va letta la finalità di questo progetto di legge: non certo controllare a distanza l’attività dei lavoratori, ma tutelare l’immagine di eccellenza delle nostre strutture residenziali e la correttezza di chi vi lavora con alti livelli di professionalità e umanità».