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Lombardi detenuti all'estero, Toia (Lista Maroni): sostenere e sviluppare interesse della Regione


«In gioco il rispetto dei principi costituzionali»«Riteniamo che l’interesse della Regione per i lombardi detenuti all’estero, pur nei limiti delle sue competenze istituzionali, debba essere sostenuto e sviluppato. Tenere alta l’attenzione è di primaria importanza per smuovere equilibri che altrimenti resterebbero immobili, a vantaggio solo della sofferenza e dell’incertezza di trattamento dei nostri concittadini all’estero»: Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” e componente della Commissione speciale sulla situazione carceraria in Lombardia, ha annunciato in questi termini il voto favorevole del suo Gruppo alla mozione, da lei sottoscritta, sulla situazione dei cittadini lombardi detenuti all’estero. La mozione è stata approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.«Chi commette un crimine deve pagare – ha sottolineato Toia – ma ha comunque diritto a un giusto processo e la colpevolezza deve essere dimostrata e provata nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge. Laddove Paesi stranieri non siano in grado di garantire la Giustizia, è bene che uno Stato democratico si faccia parte attiva affinché prevalgano i principi costituzionali. Conosciamo l’art. 13 della Costituzione e i limiti che pone alla detenzione di una persona, soggetta a vincoli di legge ben precisi; e anche l’art. 27 che esplicitamente tratta la pena come momento di rieducazione. È del tutto evidente che nei Paesi dove i diritti umani non vengono né sanciti né rispettati non ci possa essere alcuna rieducazione del detenuto. Anche per questo non possiamo più aspettare. È il senso civico che ci impone di conoscere, monitorare e risolvere, per quanto in nostro potere. le situazioni dei detenuti lombardi all’estero».La mozione approvata fa riferimento al caso specifico di Cristian Provvisionato, il 42enne di Cornaredo (Mi) detenuto in condizioni di salute precarie in Mauritania. «Questo Paese – ha ribadito la consigliere della Lista Maroni – sta palesemente trascurando alcuni dei principi fondanti del nostro ordinamento. Vogliamo dare sostegno e spiegazioni ai suoi familiari e viviamo con loro il dramma umano di chi, senza alcuna garanzia di trasparenza e di correttezza delle procedure, si vede incarcerato senza nemmeno essere stato processato; di più, senza che sia chiarito il capo di imputazione. Quanti Provvisionato ci sono oggi nel mondo?».