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Lotta alla povertà, Saggese (Lista Maroni): cambia il fattore famiglia lombardo


«Terrà conto dei componenti del nucleo familiare ma anche dei genitori separati»«Un passo avanti significativo che va incontro alle persone in difficoltà, riconoscendo il ruolo sociale della famiglia e, grazie alle modifiche da me introdotte, tenendo conto delle specificità lombarde relative sia al costo della vita che al numero di separazioni»: Antonio Saggese (nella foto), consigliere del Gruppo “Maroni Presidente”, definisce così la legge “Norme integrative per la valutazione della posizione economica equivalente delle famiglie – Istituzione del fattore famiglia lombardo” varata dal Consiglio regionale.«Secondo dati Istat, in Lombardia il costo della vita è superiore del 17% alla media nazionale e il costo degli affitti al Centro-Sud è pari al 60% di quello al Nord. Sempre al Nord, poi, si registra una percentuale maggiore di separazioni e divorzi rispetto al totale dei matrimoni. Per queste ragioni, allo scopo di assicurare la massima equità – sottolinea Saggese – ho presentato due emendamenti alla legge, entrambi approvati dall’Aula, che contemplano la situazione dei genitori separati: fra i criteri che concorrono alla definizione della scala di equivalenza della situazione reddituale e patrimoniale, si dovrà tenere conto del contributo per il mantenimento dei figli disposto dall’Autorità giudiziaria».In Lombardia, ricorda il consigliere della Lista Maroni, «si registra un aumento progressivo della povertà relativa, che sembra non arrestarsi. Dati del 2014 ricavati da Eupolis indicano che la diffusione della povertà cresce in maniera consistente al decrescere dell’età, dal 2,8% di poveri fra gli over 65 all’8,3% fra i minorenni. A fare la differenza è proprio la presenza di minori: fra le famiglie con almeno un minore, la percentuale di povertà è più che doppia rispetto al totale delle famiglie. Più di 130 mila bambini e giovani lombardi vivono in famiglie povere». A fronte di questa situazione, prosegue Antonio Saggese, «per agevolare le spese per i servizi scolastici, il trasporto pubblico locale, i servizi al lavoro e l’abitazione delle famiglie in difficoltà è stato introdotto il Fattore Famiglia Lombardo: un indicatore che corregge e integra l’Isee, così da garantire alle famiglie condizioni migliorative e introdurre meccanismi di premialità nell’accesso alle prestazioni erogate dalla Regione e dai Comuni. La novità principale nella determinazione del Fattore Famiglia, che tiene conto anche del patrimonio mobiliare e immobiliare, della situazione reddituale e patrimoniale posseduta all’estero, è il numero dei componenti del nucleo familiare, compresi i nascituri e i minori in affido, l’età dei figli, la presenza di persone con disabilità e anziani non autosufficienti, la presenza di eventuali mutui in corso per l’acquisto della prima casa e, con l´emendamento da me presentato, ora anche il mantenimento per i figli deciso dalla autorità giudiziaria nei casi di genitori separati. Attraverso l’istituzione del Fattore Famiglia – conclude Saggese – Regione Lombardia intende fornire uno strumento concreto per una più equa attuazione delle politiche a contrasto della povertà attraverso l’introduzione di principi, criteri e modalità che tengano conto di elementi di priorità in relazione alla composizione del nucleo familiare e delle peculiarità socio-economiche lombarde».