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Mobilità elettrica, Saggese (Lista Maroni): Lombardia in campo con piano strategico ed esenzione del bollo per auto elettriche


«La Lombardia deve diventare la regione capofila nella mobilità sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando allo sviluppo di un piano strategico a medio/lungo termine per la mobilità elettrica e per il futuro della politica dei trasporti pubblici e privati, che possa divenire impulso per la nostra economia e che investa nella sua globalità il trasporto su gomma». Lo ha dichiarato Antonio Saggese, consigliere regionale del Gruppo consiliare “Maroni Presidente”, al convegno su “Aspetti finanziari nella mobilità elettrica e di prossimità”, che si è svolto oggi nell’ambito della Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica in corso al Castello Sforzesco di Milano.«Il piano strategico regionale per la mobilità elettrica dei trasporti pubblici e privati lombardi – ha sottolineato Saggese – ha grandi obiettivi che spaziano dal raggiungimento di benefici in termini ambientali, sanitari, energetici ed economici alla riduzione delle cause che ci portano periodicamente ad essere soggetti a procedure di infrazioni comunitarie relative ai superamenti delle concentrazioni di PM10 e di biossidi di azoto. Tale strategia prevede la diffusione di mezzi elettrici sia per i privati, con l’esenzione totale del bollo auto per i veicoli elettrici e tre anni di bollo al 50% per quelli ibridi, sia per le flotte pubbliche e private, con ad esempio incentivi all’acquisto di veicoli a emissioni ridotte o nulle».«Inoltre Regione Lombardia, con il cosiddetto bando Ricarica aperto nel giugno 2016 e prorogato per tutto il 2017, ha messo in campo 1 milione di euro per sostenere la diffusione della mobilità elettrica mediante l’erogazione di contributi per l’acquisto e l’installazione di punti di ricarica in ambito privato per autoveicoli elettrici. Tale bando arriva a coprire fino all’80% del costo, con un massimale di 1.500 euro. Il rimborso si abbassa al 70% del costo se il punto di ricarica non è fra quelli intelligenti e con potenza modulabile. Ogni soggetto può chiedere il finanziamento fino a 10 prese, con un tetto massimo di 10.000 euro, cioè 1.000 euro per ogni possibile ricarica. È previsto inoltre anche il rimborso di eventuali lavori edili fino a 300 euro e del 50% della spesa sostenuta da chi fosse obbligato a installare un nuovo contatore o – ha concluso Saggese – ad aumentare la potenza erogabile da quello già in essere».