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Emittenti locali, Saggese (Lista Maroni): aggiornare regolamento sui contributi


«Servono criteri meritocratici per salvare comparto in crisi»«Permettere alle emittenti locali di ricevere risorse decisive per continuare a svolgere la propria attività, all’insegna della meritocrazia e salvaguardando il pluralismo e la concorrenza»: è l’obiettivo indicato da Antonio Saggese, consigliere del Gruppo “Maroni Presidente – Lombardia in testa”, della mozione, approvata oggi dall’Aula, per aiutare l’emittenza locale in crisi. La mozione invita il Presidente e la Giunta lombardi, tra l’altro, a sollecitare le commissioni parlamentari perché accelerino l’approvazione del nuovo regolamento di assegnazione dei fondi e a istituire un gruppo di lavoro presso la IV Commissione che predisponga una legge regionale a sostegno dell’emittenza locale lombarda.«È molto importante che il nuovo Regolamento sui benefici alle emittenti locali venga approvato al più presto e in via definitiva, con le modifiche individuate in Commissione Attività produttive e occupazione – raccomanda Saggese –. Le nuove regole introducono diversi criteri di riparto dei benefici economici volti, da un lato, a superare le criticità emerse dall’attuazione della normativa previgente che non differenziava l’attribuzione dei contributi in base a criteri di merito, con una eccessiva suddivisione del beneficio economico; e dall’altro a premiare i soggetti che investono nell’attività editoriale di qualità, anche mediante l’impiego di dipendenti e giornalisti qualificati e l’utilizzo di tecnologie innovative».«I criteri finora individuati dal governo per il nuovo regolamento, senza le modifiche che si chiede di apportare, penalizzano le emittenti del Nord Italia ed in particolare quelle lombarde – ricorda il consigliere della Lista Maroni –. Infatti verrebbe data una maggiorazione del 15% sul punteggio complessivo di premialità ottenuto alle tv di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo andrebbe ad aggravare una situazione già precaria in Lombardia, che ha visto nel 2016 l’iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione di 1.831 soggetti, con una riduzione del 35% rispetto ai 2.527 del 2015. Ma non basta. Il fatturato generato dalle emittenti che hanno partecipato ai bandi Tv locali per l’anno 2015 è stato di 29 milioni di euro contro i 49 milioni del 2014. Questo calo di fatturato – conclude Antonio Saggese – ha comportato anche un calo nell’occupazione, passando da 92 giornalisti nel 2014 a 83 nel 2015 e da 400 altri addetti a 350».