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Su BBC History di febbraio Accorsi racconta la strana "amicizia" tra Hitler e Stalin


Hitler e Stalin che si scambiano favori e cortesie. I loro diplomatici firmano un accordo dopo l’altro in settori chiave come l’economia, l’energia, gli affari politico-militari. La Gestapo e l’NKVD, le polizie segrete della Germania nazista e dell’Unione sovietica, siedono allo stesso tavolo, per fissare obiettivi comuni. E ancora: imprese tedesche stringono affari con i russi, soldati della Wehrmacht e dell’Armata Rossa sfilano insieme, sotto lo sguardo attento dei rispettivi alti ufficiali seduti in tribuna gli uni a fianco degli altri, bandiere con la svastica circolano nella Russia comunista. Non è la trama di un romanzo distopico, ma quanto accadde davvero tra la fine degli anni Trenta e l’inizio del decennio seguente, quando per un lungo periodo le relazioni tra i due Paesi meno liberali del mondo, il III Reich e l’URSS, erano improntate alla reciproca collaborazione, quotidiane e cordiali, quasi amichevoli. A dimostrazione che gli opposti, anche sul piano ideologico, si attraggono. Pur separati da un abisso sul piano strategico, Adolf Hitler e Iosif Stalin sembravano andare d’amore e d’accordo. Molte loro posizioni sulle questioni immediate coincidevano ed entrambi cercavano di ricavare da questa insperata concordia il massimo vantaggio possibile. Con la legittima preoccupazione, per non dire il terrore, del mondo libero. In particolare, delle democrazie occidentali, sorprese e spiazzate da quella insospettabile alleanza, così strana da apparire contro natura.Sono le premesse dell'articolo "Quando Hitler e Stalin erano amici", a firma di Andrea Accorsi, su BBC History di febbraio (nella foto) già in edicola e on line.