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Sindaci veneti uniti per lo sviluppo


Incontro fra i primi cittadini delle sette città capoluogo. Obiettivo: affrontare i problemi comunidi Andrea AccorsiVICENZA - Primo vertice, ieri a Vicenza, fra i sindaci dei sette capoluoghi veneti (nella foto). Obiettivo: affrontare insieme i problemi comuni, dai trasporti all’ambiente alle infrastrutture.L’iniziativa è stata presa dal primo cittadino berico, Achille Variati, al cui appello hanno risposto tutti i “colleghi” interessati: Massimo Cacciari (Venezia), Gian Paolo Gobbo (Treviso), Fausto Merchiori (Rovigo), Antonio Prade (Belluno), Flavio Tosi (Verona) e Flavio Zanonato (Padova).«Non è stato un incontro politico ma tecnico-amministrativo - spiega Gobbo -. E fa molto piacere che sette sindaci padani si sono ritrovati a discutere di problemi molto concreti al di là delle proprie bandiere politiche. Non è un nuovo movimento dei sindaci o qualcosa di trasversale alle nostre idee e ai nostri movimenti, ma un coordinamento che possa portare alla soluzione di problemi quali il turismo, l’inquinamento e il traffico».Insomma, un’iniziativa all’insegna della concretezza e della collaborazione. «Credo sia importante fare squadra su problemi che vanno direttamente a colpire i nostri cittadini» sottolinea il sindaco di Treviso. Ciascuna delle questioni affrontate è stata affidata ad uno dei sette sindaci. Gobbo si farà portavoce presso lo Stato e la Regione della richiesta di utilizzare il sistema ferroviario per il trasporto delle merci che transitano per il Veneto senza essere destinate a questo territorio. «È un vecchio progetto delle associazioni degli artigiani veneti e friulani, che prevedeva un interporto che funzioni anche da dogana e controllo per tutti i mezzi pesanti in arrivo dall’Est e permetta di caricare su treno i trasporti pericolosi o inquinanti». Una richiesta dunque non nuova, ma trascurata dagli ultimi Governi.Per quanto riguarda le altre “deleghe”, Tosi si occuperà di multiutility nel settore delle energie, dei trasporti e dell’ambiente; Variati dell’alta capacità ferroviaria; Cacciari di organizzare una sinergia sulla politica turistica delle città e dei territori veneti; Zanonato coordinerà l’attività delle fondazioni liriche e teatrali; Prade coordinerà l’informazione e la promozione delle iniziative che avvengono nelle città venete; infine Merchiori si occuperà delle nuove povertà.Spicca l’assenza di un’altra emergenza quale la sicurezza. «Con le ampie deleghe sulle ordinanze dei sindaci in materia che ha dato questo Governo - osserva Gobbo - questo problema non è stato nemmeno sollevato, pur riconoscendone l’esistenza. Evidentemente il bene agire del ministro Maroni ha portato già a strumenti adeguati per gestire il problema dell’ordine pubblico».Prossimo “incontro di regia” con tutti i sette primi cittadini veneti in febbraio a Verona.dalla "Padania" del 5.12.08