Un po' di noi...

Libri, articoli e altro di Andrea e Daniela

 

I LIBRI DI ANDREA

- 35 borghi imperdibili a due passi da Milano (2019)

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- 35 borghi montani imperdibili della Lombardia (2019)

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- Il patrimonio immateriale dell'Unesco (2019)

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- L'arte della botanica nei secoli (2018)

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- 35 borghi imperdibili della Lombardia (2018)

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- I grandi delitti italiani risolti o irrisolti (2013, nuova edizione aggiornata)

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- Bande criminali (2009, esaurito)

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- La sanguinosa storia dei serial killer (2003, esaurito)

 

I NOSTRI LIBRI

- Itinerari imperdibili - Laghi della Lombardia (2018)

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- Caro amico ti ho ucciso (2016)

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- Milano criminale (2015, II edizione)

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- I 100 delitti di Milano (2014)

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- I personaggi più malvagi della storia di Milano (2013)

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- Milano giallo e nera (2013)

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- Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia (2013)

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- Le famiglie più malvagie della storia (2011, II edizione)

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- 101 personaggi che hanno fatto grande Milano (2010)

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- Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti (2006, III edizione)

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- Milano criminale (2005,  esaurito)

 

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I LIBRI DI DANIELA

- Josephine Baker Tra palcoscenico e spionaggio (2017)

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- La vita che non c'è ancora (2015)

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- Le grandi donne di Milano (2007, II edizione)

  

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- L'eterno ritorno, un pensiero tra "visione ed enigma" (2005)

 

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Animali, Toia (lista Maroni) a presentazione “Settimana milanese del cane”

Post n°2049 pubblicato il 13 Giugno 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Lombardia all’avanguardia nella tutela degli animali d’affezione»

«In Lombardia vivono 1,2 milioni di cani. La Regione ha compiuto tutto ciò che era nelle sue disponibilità per garantire a tutti i nostri amici animali e ai loro padroni una nuova epoca nella quale la tutela degli animali diviene essenziale per il percorso di crescita e il benessere della comunità. La novità di una settimana di eventi tutti dedicati al migliore amico dell’uomo è un’ottima iniziativa per valorizzare i cani come meritano e per offrire a molti l’occasione di scoprire il meraviglioso mondo della cinofilia»: così Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente”, alla presentazione della prima edizione della “Settimana milanese del cane” che si aprirà domenica prossima su iniziativa dell’Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana) e con il patrocinio di Regione Lombardia. In programma una serie di eventi tra Milano e la Fiera di Rho, che culmineranno nell’anteprima dell’Enci Winner Show.
«Nel 2014 – ha ricordato Carolina Toia – ho firmato un progetto di legge, presentato dalla collega Lara Magoni, che aveva l’obiettivo di rendere la nostra Regione fiore all’occhiello nella tutela degli animali d’affezione. Questo pdl ha introdotto nuove norme quali l’obbligo di fornire all’animale un ricovero adeguato, cibo e acqua in quantità sufficiente, un’adeguata attività motoria, oltre a confermare l’obbligo di identificazione ed iscrizione all’anagrafe degli animali d’affezione per tutti i cani; fra i divieti, ricordo quello di tenere i cani alla catena e, per quanto riguarda gli animali in addestramento, di sottoporli ad attività dannose per la loro salute o di obbligarli a superare le proprie capacità naturali».
«Il nuovo regolamento sugli animali d’affezione si aggiunge al piano quinquennale regionale integrato della sanità pubblica veterinaria, che ha introdotto importanti obblighi e divieti sull’accattonaggio con animali e sugli spazi per la loro detenzione. Abbiamo regolarizzato l’attività dei rifugi, istituito la Consulta regionale degli animali d’affezione e regolamentato gli status di smarrimento animali ed eutanasia. Tutto ciò – conclude la consigliere della Lista Maroni – a dimostrazione di come Regione Lombardia, ancora una volta, sia riuscita a coniugare i bisogni e le esigenze dei cittadini lombardi e, in questo caso, dei loro amici a quattro zampe».

 
 
 

Criminalità, Daniela Maroni: mafie in Lombardia realtà viva e perniciosa

Post n°2048 pubblicato il 11 Giugno 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Incontro a Cermenate (Co), per fare il punto sui beni confiscati

«I mafiosi vorrebbero coscienze addormentate, gente che non si interessa, che fa spallucce a fronte di grandi e piccole ingiustizie. Le mafie in Lombardia sono una realtà viva e perniciosa, con una presenza capillare su tutto il territorio regionale: questa consapevolezza ci ha spinti, all’inizio della X legislatura, a istituire la Commissione speciale antimafia che ha il compito di tenere alta la guardia su questi temi, e a dare vita al Comitato tecnico-scientifico per la legalità e contrasto alle mafie, presieduto da Nando Dalla Chiesa». È quanto ha osservato il Consigliere Segretario di Regione Lombardia, Daniela Maroni, all’incontro a Cermenate (Co) “Il punto sul tema dei beni confiscati alle mafie in Lombardia”. All’incontro ha preso parte la Commissione speciale antimafia della Regione, presieduta dal consigliere Antonio Girelli.
La ’ndrangheta in Italia vanta un giro d’affari di 53 miliardi di euro, più del doppio del bilancio di Regione Lombardia. Un vero e proprio “tumore mafioso” che deve essere contrastato passando attraverso un lavoro di repressione, da un lato, ma di informazione dall’altro, un percorso per cittadini e imprenditori. Nel 2011, con la Legge regionale 2, Regione Lombardia e il suo Consiglio hanno istituito la Giornata regionale nell’impegno contro le mafie. E, finalmente, quest’anno anche il Parlamento italiano ha approvato una legge (L. 20/17) che riconosce il 21 marzo quale ricorrenza per mantenere viva la memoria delle vittime delle mafia e in difesa delle istituzioni democratiche.
«È una nota di merito per la nostra Regione l’aver colto con tempestività l’esigenza di una norma che richiamasse la società lombarda a riflettere sull’ampio e variegato tema della legalità, oltre a dare un contributo alla memoria delle vittime, in un quadro di responsabilità condivisa nella lotta contro la criminalità organizzata in tutte le sue forme. Sono segnali significativi – conclude Daniela Maroni – di come le nostre istituzioni regionali abbiamo assunto responsabilmente un ruolo per incoraggiare attività di sensibilizzazione sul tema dell’educazione alla legalità, in collaborazione con associazioni di categoria, scuole, università, comunità e organizzazioni di volontariato».

 
 
 

Mobilità elettrica, Saggese (Lista Maroni): Lombardia in campo con piano strategico ed esenzione del bollo per auto elettriche

Post n°2047 pubblicato il 08 Giugno 2017 da accorsiferro
 
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«La Lombardia deve diventare la regione capofila nella mobilità sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando allo sviluppo di un piano strategico a medio/lungo termine per la mobilità elettrica e per il futuro della politica dei trasporti pubblici e privati, che possa divenire impulso per la nostra economia e che investa nella sua globalità il trasporto su gomma». Lo ha dichiarato Antonio Saggese, consigliere regionale del Gruppo consiliare “Maroni Presidente”, al convegno su “Aspetti finanziari nella mobilità elettrica e di prossimità”, che si è svolto oggi nell’ambito della Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica in corso al Castello Sforzesco di Milano.
«Il piano strategico regionale per la mobilità elettrica dei trasporti pubblici e privati lombardi – ha sottolineato Saggese – ha grandi obiettivi che spaziano dal raggiungimento di benefici in termini ambientali, sanitari, energetici ed economici alla riduzione delle cause che ci portano periodicamente ad essere soggetti a procedure di infrazioni comunitarie relative ai superamenti delle concentrazioni di PM10 e di biossidi di azoto. Tale strategia prevede la diffusione di mezzi elettrici sia per i privati, con l’esenzione totale del bollo auto per i veicoli elettrici e tre anni di bollo al 50% per quelli ibridi, sia per le flotte pubbliche e private, con ad esempio incentivi all’acquisto di veicoli a emissioni ridotte o nulle».
«Inoltre Regione Lombardia, con il cosiddetto bando Ricarica aperto nel giugno 2016 e prorogato per tutto il 2017, ha messo in campo 1 milione di euro per sostenere la diffusione della mobilità elettrica mediante l’erogazione di contributi per l’acquisto e l’installazione di punti di ricarica in ambito privato per autoveicoli elettrici. Tale bando arriva a coprire fino all’80% del costo, con un massimale di 1.500 euro. Il rimborso si abbassa al 70% del costo se il punto di ricarica non è fra quelli intelligenti e con potenza modulabile. Ogni soggetto può chiedere il finanziamento fino a 10 prese, con un tetto massimo di 10.000 euro, cioè 1.000 euro per ogni possibile ricarica. È previsto inoltre anche il rimborso di eventuali lavori edili fino a 300 euro e del 50% della spesa sostenuta da chi fosse obbligato a installare un nuovo contatore o – ha concluso Saggese – ad aumentare la potenza erogabile da quello già in essere».

 
 
 

Carburanti, Daniela Maroni incontra parlamentari Lega Nord per sostenere gestori messi in crisi da compagnie petrolifere

Post n°2046 pubblicato il 07 Giugno 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Visto il momento di grande difficoltà della categoria dei gestori di stazioni di servizio, ho chiesto tramite il Gruppo parlamentare della Lega Nord di costituire un tavolo di confronto a Roma con le compagnie petrolifere, i gestori, i retisti e la politica. Il problema è che le compagnie petrolifere cedono i distributori ai retisti, che non rispettano gli accordi ma una volta acquisito l’impianto non mantengono il contratto». Ne dà notizia la Consigliere Segretario di Regione Lombardia Daniela Maroni, presidente provinciale e vice presidente nazionale FIGISC.
«Il mercato dei carburanti in Italia vale 45 miliardi di euro all’anno, conta 80 mila lavoratori, 22 mila impianti e 450 aree di servizio autostradali. Un mondo – spiega Daniela Maroni – che però rischia di andare in crisi se non si interviene al più presto. Sì alla liberalizzazione del settore, ma regole certe per uno sviluppo competitivo del mercato».
Daniela Maroni ha incontrato in queste settimane il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga e il senatore Nunziante Consiglio. Un incontro da lei sollecitato dopo aver affrontato il problema in Regione Lombardia con il capogruppo del carroccio al Senato, Gian Marco Centinaio. «Da anni vige l’irregolarità per la categoria dei gestori delle stazioni di carburante. Il legislatore è intervenuto in questi anni per allentare le maglie, ma poi non si è curato dei problemi che ne sono derivati, dando vita a una serie di irregolarità – commenta il Consigliere Segretario Daniela Maroni –. Ritengo manchi una vera politica di regolamentazione del settore. L’ambito dei gestori delle stazioni di carburante necessita di un maggiore interesse soprattutto in questo momento che è stato sottoposto a una liberalizzazione. Senza un intervento mirato, manca la possibilità di crescita del comparto e i gestori si vedono costretti a lasciare la propria stazione di servizio».
Il Consigliere Segretario fa riferimento a quanto accaduto in Toscana: «Sono stati venduti 54 impianti ai retisti che hanno l’obbligo di utilizzo del marchio per dieci anni, ma che cambiano le regole sottoponendo i gestori a condizioni a dir poco sfavorevoli. Per chi gestisce la stazione di servizio mancanza la certezza. Manca infatti un soggetto che vada a normare i contratti, in quanto vengono tolte da essi le somme fisse e rivisto il margine di guadagno, oltre a non assicurare la manutenzione delle stazioni. Altri esempi arrivano dal Lazio e dalla Puglia, dove i rinnovi dei contratti hanno condizioni capestro». Se si tocca la situazione economica, Daniela Maroni sottolinea: «La rete assicura un margine lordo di 30 euro al metro cubo, con la cessione vengono proposti 25 di euro al mc lordi. Una situazione inaccettabile e improbabile per poter gestire una stazione di servizio».
«Il Gruppo parlamentare della Lega Nord ha dato dimostrazione di credere nella categoria tanto che sia l’on. Fedriga che il sen. Consiglio hanno presentato un’interrogazione in Commissione. Nel documento viene chiesta la convocazione di un tavolo intorno al quale dovranno sedere le Compagnie petrolifere, le Associazioni di categoria, la politica. L’obiettivo è assicurare pari opportunità ai gestori affinché ritrovino il giusto e corretto ruolo nell’economia. Dobbiamo dire basta a operazioni di concorrenza sleale. È necessario garantire il margine di contrattazione ai gestori con le Compagnie petrolifere e con i retisti che fanno parte del mercato di extra rete. Ricordiamoci che la rete assicura ai retisti 300/320 euro al metro cubo: è evidente che il gestore onesto non è in grado di sostenere la loro concorrenza. A ciò si aggiunge la razionalizzazione della rete. Si pensava alla chiusura di 7 mila impianti e all’indennizzo di coloro che avrebbero dovuto chiudere con l’apposito fondo, ma l’azione non ha portato al risultato sperato, in quanto gli stessi impianti sono stati venduti ai retisti. Chiediamo inoltre – conclude Daniela Maroni – di monitorare sul prodotto di contrabbando che genera fattori anti concorrenziali. Abbiamo chiesto alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle dogane una maggiore attenzione». E se non dovesse essere convocato il tavolo? «Si sciopererà» conclude.

 
 
 

Toia (Lista Maroni) a question time in Aula con studenti scuole secondarie di primo grado di Robecchetto e Saronno

Post n°2045 pubblicato il 06 Giugno 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Aula consiliare lombarda gremita di giovani studenti in occasione della visita delle classi di due scuole secondarie di primo grado: i 14 alunni della scuola “Antonio Rosmini” di Robecchetto con Induno (Mi) che rappresentano il “Consiglio comunale dei ragazzi” all’interno dell’istituto, accompagnati dalla professoressa Stefania Tarfano e dalla dirigente scolastica; e due classi della scuola media statale “Angelo Bascapè” di Saronno (Va), accompagnate dalla professoressa Caterina Loria.
Nel corso della visita didattica a Palazzo Pirelli, i sessanta ragazzi e ragazze hanno simulato una seduta del Consiglio regionale, con interventi, votazioni e un question time con la consigliere regionale della Lista Maroni Carolina Toia; hanno poi potuto apprendere la storia e il valore architettonico del grattacielo di Giò Ponti, sede dell’Assemblea legislativa della Lombardia, concludendo la visita al belvedere “Enzo Jannacci”.
«È per me sempre motivo di orgoglio e soddisfazione illustrare compiti, funzionamento e importanza dell’istituzione regionale – nella veste di consigliere – agli studenti, oggi particolarmente numerosi, e rispondere alle loro domande – commenta Carolina Toia –. I ragazzi hanno dimostrato grande curiosità ed interesse per l’ente regionale, ma tante domande hanno riguardato le ragioni del mio personale impegno in politica e la tipologia di attività di un rappresentante dei cittadini nelle istituzioni».

 
 
 

Miglio, sì a premio e sala di Palazzo Pirelli a lui dedicati in centenario nascita

Post n°2044 pubblicato il 05 Giugno 2017 da accorsiferro
 
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Galli (Lista Maroni): «Intellettuale classico al quale la Regione deve molto»

«Uno dei più grandi intellettuali della seconda metà del Novecento e, insieme a Bobbio, Matteucci e Sartori, uno dei più grandi scienziati della politica, come lo ha definito Carl Schmitt con il quale ebbe una consuetudine intellettuale particolare»: così il capogruppo della Lista Maroni nel Consiglio regionale della Lombardia, Stefano Bruno Galli, ha illustrato all’Aula la figura del professor Gianfranco Miglio nel corso del dibattito sulla mozione da lui presentata, insieme al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, per istituire un premio dedicato a Miglio, da assegnare alle migliori tesi di laurea riferite alla Lombardia nei diversi ambiti disciplinari, e per intitolare alla sua memoria, di concerto con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, una sala di Palazzo Pirelli, nell’imminenza del centenario della nascita del professore lariano, avvenuta l’11 gennaio 1918. La mozione è stata approvata dal Consiglio con i voti della maggioranza.
«La forma dello Stato è stato il focus dell’attenzione scientifica di Miglio – ha ricordato Galli –, che ha dato vita a una vasta produzione scientifica, ma anche a una serie di iniziative extra accademiche, per esempio l’ISAP (Istituto per la Scienza dell’Amministrazione Pubblica). Nei primi anni Settanta il professor Miglio ha contribuito alla nascita di questa Regione e alla sua organizzazione istituzionale. Dal punto di vista ideologico, è sempre rimasto fortemente attaccato alla proposta di un’organizzazione federale ispirata al modello svizzero su base macroregionale, che annunciò già all’indomani della seconda guerra mondiale con l’avventura editoriale del “Cisalpino”».
«Miglio – ha concluso il capogruppo della Lista Maroni – risponde al modello dell’intellettuale classico, un uomo di vasta cultura e ampia erudizione. È stato poliedrico nei suoi interessi. La sua figura di intellettuale colto, curioso e affascinato dalle più diverse branche del sapere si presta alla valorizzazione delle tesi di laurea dedicate alla Lombardia anche dal punto di vista giuridico, economico, sociale, architettonico e perfino enologico».

 
 
 

Accorsi sulla copertina di "BBC History" con la storia dei Dalton e delle bande criminali del Far West

Post n°2043 pubblicato il 16 Maggio 2017 da accorsiferro
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La copertina del numero di "BBC History" di giugno, in edicola, è dedicata agli articoli di Andrea Accorsi sullla storia dei Dalton ("Una famiglia di fuorilegge") e sulle altre celebri bande criminali del Far West.
Buona lettura!

 
 
 

Turismo, fra priorità del Piano annuale lombardo disabili, ciclovia "Vento" e comparto termale

Post n°2042 pubblicato il 08 Maggio 2017 da accorsiferro
 
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La commissione Attività produttive di Regione Lombardia ha approvato il parere sul Piano regionale annuale della promozione turistica e dell’attrattività. «La commissione ha dato un contributo prezioso e professionale – spiega la relatrice del provvedimento, la Consigliere Segretario Daniela Maroni – per arricchire la politica regionale in un comparto capace di attivare in un anno una spesa turistica di oltre 1,3 miliardi a Milano e di 3,7 miliardi in Lombardia. Per questo è necessario tenere alta l’attenzione sull’accessibilità, sull’intermodalità dei trasporti e sulla formazione degli operatori».
Il parere votato dalla commissione chiede, in particolare, di rafforzare i percorsi di formazione destinati a enti locali, operatori e personale, favorendo l’accesso ai bandi europei, nazionali e regionali, la cultura dell’accessibilità e le competenze linguistiche. La commissione chiede inoltre di inserire fra le priorità “Vento”, il progetto di ciclovia che collega Torino a Venezia lungo un percorso di 679 chilometri. Altra richiesta di attenzione riguarda il comparto termale, per il quale si auspica maggiore sinergia con l’assessorato alla Sanità nella logica della cura.

 
 
 

Ambiente, Saggese (Lista Maroni) a raccolta rifiuti volontari per strada

Post n°2041 pubblicato il 04 Maggio 2017 da accorsiferro
 
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«Indispensabile dare esempi di virtuosità e rispetto per la terra»

Sabato 29 aprile, ai volontari che si sono adoperati nel comune di Vignate (Milano) per raccogliere i rifiuti lasciati per strada, in via Camporicco si è unito il consigliere regionale della Lista Civica “Maroni Presidente” Antonio Saggese (nella foto insieme ai volontari).
«Secondo i dati dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Lombardia, i Lombardi effettuano una buona raccolta differenziata, che ha permesso alla nostra regione di raggiungere un risultato fra i migliori in Italia e al di sopra della media europea – osserva Saggese –. Dal 2000 a oggi, il trend di crescita della percentuale di raccolta è costante e passa dal 35 per cento del 2000 al 57% del 2014, con l’obiettivo, posto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti 2014-2020, di arrivare ad avere una raccolta differenziata del 67% sull’intero territorio regionale. Il recupero dei rifiuti consente di farli diventare una risorsa, in quanto possono essere riutilizzati al posto delle materie prime naturali».
«Questa mattina – prosegue il consigliere soffermandosi sull’iniziativa dei volontari – tra plastica, in particolare, e ferraglia sono stati raccolti, in 500 metri di strada, 14 sacchi di rifiuti. Questo conferma che bisogna ancora lavorare sotto l’aspetto dell’educazione e del rispetto per l’ambiente. L’impegno dei volontari, che personalmente ho avuto modo di valorizzare attraverso un attestato di stima e riconoscenza di Regione Lombardia rilasciato insieme all’assessore Claudia Maria Terzi nel giugno scorso, è fondamentale perché sia da stimolo a tanti per seguire il loro esempio di amore e rispetto per la terra e per le nuove generazioni al fine di lasciare ai nostri figli un mondo più pulito».

 
 
 

Su “BBC History” Daniela Ferro racconta la storia di Giorgio Ambrosoli, un eroe “normale”

Post n°2040 pubblicato il 22 Aprile 2017 da accorsiferro
Foto di accorsiferro

Pagò con la vita la dedizione all’incarico che gli era stato affidato, ossia indagare sulle attività del banchiere Michele Sindona. La vicenda che portò alla morte di Giorgio Ambrosoli è raccontata da Daniela Ferro nella rubrica “Storie da non dimenticare” sul numero di maggio di “BBC History”, in edicola al prezzo di 4,90 euro.

 
 
 

Dipendenze, Saggese (Lista Maroni): adeguare Servizi multidisciplinari integrati per contrastare nuovi fenomeni

Post n°2039 pubblicato il 21 Aprile 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«La priorità è aggiornare le risorse destinate agli SMI, ma anche mettere in atto un processo di revisione che li adegui al nuovo mondo delle dipendenze, con particolare attenzione all’adolescenza». È quanto ha sottolineato oggi in Aula Antonio Saggese, consigliere regionale della lista “Maroni Presidente” e membro della commissione Sanità e politiche sociali, nel corso del dibattito sulla proposta di risoluzione “Determinazioni in merito ai Servizi Multidisciplinari Integrati (SIM) dell’area dipendenze”, approvata dal Consiglio regionale anche con il voto favorevole del suo Gruppo.
«Il fenomeno delle dipendenze e l’abuso di sostanze legali e illegali presentano peculiarità quali la complessità e vastità del campo di azione e la velocità nel cambiamento degli scenari, con conseguente necessità di produrre risposte aggiornate ed efficaci – osserva Saggese –. Di fronte alle nuove sfide di questo settore, l’impegno di Regione Lombardia, che ha sempre rappresentato un modello negli interventi rivolti alle persone affette da dipendenze, in particolare adolescenti e giovani, deve essere diretto a riconsiderare l’intero sistema, mettendo mano anche ad un adeguamento delle tariffe, ferme da ormai 8 anni. Il tutto anche alla luce dell’utilizzo che oggi si fa delle sostanze stupefacenti e del fenomeno della dipendenza, che non è più legato ad una condizione sociale particolare o di svantaggio. Il costo ormai bassissimo delle sostanze, infatti, permette di drogarsi regolarmente con un costo inferiore a quello delle sigarette».
«Dall’audizione dell’Associazione Servizi Ambulatoriali per le dipendenze della Lombardia che raggruppa gli SMI operanti in Lombardia – ricorda il consigliere della Lista Maroni – è emerso che questi Servizi hanno in cura 7.000 persone all’anno, con liste di attesa di tre-quattro mesi. Secondo i dati del 2014, in Lombardia gli utenti che hanno avuto accesso agli SMI sono stati 45.898, di cui 24.923 tossicodipendenti, 10.512 alcoldipendenti, 2.111 giocatori d’azzardo patologici, 693 tabagisti e 5.450 consumatori di altre sostanze. Si può quindi ben capire come il lavoro svolto dagli SMI abbia una ricaduta molto importante sia per il tessuto sociale che nella vita civile. Sappiamo infatti che l’uso delle sostanze è fortemente connesso alla malavita e alla delinquenza. Eppure, sembra che fra i giovani sia abbastanza banalizzato. L’assunzione di stupefacenti non è più vista come qualcosa di negativo e fuori dal comune, anzi è considerata per certi aspetti “normale”: si pensi al consumo di cannabis e alcolici. Oggi, al consumo delle droghe e all’uso inconsiderato di alcool, va aggiunta pure la piaga del gioco d’azzardo, nonché l’utilizzo ossessivo e improprio di internet e di strumenti elettronici. Tutte dipendenze – conclude Saggese – delle quali i nostri giovani sono sempre più a rischio».

 
 
 

Su “BBC History” in edicola Andrea Accorsi racconta le operazioni segrete del Mossad

Post n°2038 pubblicato il 20 Aprile 2017 da accorsiferro
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Fu il pupillo di Hitler e l’uomo che liberò Mussolini dal Gran Sasso nel 1943. Eppure, dopo la guerra, Otto Skorzeny aiutò gli israeliani a eliminare gli esperti tedeschi che lavoravano al programma missilistico egiziano di Nasser. Sul numero di maggio di “BBC History” in edicola, Andrea Accorsi racconta come la Storia ha cambiato le carte in tavola in una delle più incredibili operazioni segrete del Mossad.

 
 
 

Caregiver familiari, Toia (Lista Maroni) deposita proposta di risoluzione

Post n°2037 pubblicato il 18 Aprile 2017 da accorsiferro
 
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«Governo tuteli il loro lavoro e ne riconosca il valore sociale ed economico»

La Giunta regionale della Lombardia deve farsi promotrice presso il governo affinché dedichi adeguata attenzione all’iter legislativo per l’approvazione delle norme di tutela del caregiver o assistente familiare. È quanto chiede una proposta di risoluzione depositata dal consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” Carolina Toia e alla quale ha collaborato la senatrice Laura Bignami. In questi giorni presso la commissione Lavoro del Senato sono in discussione diversi disegni di legge volti al riconoscimento e al sostegno del caregiver familiare, ovvero di coloro che in maniera volontaria e gratuita si prendono cura, in ambito domestico, di una persona cara non autosufficiente.
«Il caregiver familiare deve farsi carico dell’organizzazione delle cure e dell’assistenza e può trovarsi in una condizione di sofferenza e di disagio riconducibile ad affaticamento fisico e psicologico, solitudine, consapevolezza di non potersi ammalare per le conseguenze che la sua assenza potrebbe provocare, il sommarsi dei compiti assistenziali a quelli familiari e lavorativi, i possibili problemi economici – spiega Carolina Toia –. Secondo quanto emerso dalle ricerche condotte su questo delicato tema, gli assistenti familiari sono stati costretti nel 66% dei casi a lasciare il lavoro e nel 10% dei casi a chiedere il part-time o il telelavoro. Le legislazioni di molti Paesi europei prevedono specifiche tutele per i caregiver familiari, come benefici economici e contributi previdenziali».
«In mancanza di una normativa nazionale, in Lombardia – ricorda la consigliere della Lista Maroni – la Legge regionale n. 15/2015 disciplina il lavoro di assistenza e cura, compresi gli interventi di natura assistenziale e domestica prestati in modo continuativo, finalizzati a prevenire, ridurre o rimuovere situazioni di disagio e fragilità, nei confronti di persone in condizioni di non autosufficienza temporanea, parziale o permanente; riconosce inoltre quali compiti della Regione il contrasto delle forme di lavoro sommerso e irregolare, assai frequenti in questo settore, la connessione con il sistema socio-sanitario e i servizi sociali, la programmazione annuale di forme di sostegno economico a favore delle persone assistite e delle loro famiglie e il sostegno all’istituzione di sportelli dedicati nei Comuni o negli Ambiti territoriali, anche avvalendosi del Terzo Settore, delle organizzazioni sindacali e dei patronati. È ora – conclude Toia – di tutelare il lavoro svolto dagli assistenti familiari anche a livello nazionale e di riconoscerne il valore sociale ed economico per la collettività».

 
 
 

Sanità, Saggese (Lista Maroni): bene Piano regionale di Prevenzione

Post n°2036 pubblicato il 14 Aprile 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Con 5% di quota del fondo sanitario "costruiamo salute"»

«Il Piano regionale di Prevenzione intende dare attuazione a tutti i macro obiettivi centrali fissati nel Piano Nazionale. Tali macro obiettivi sono stati individuati sulla base di alcune priorità, quali ridurre il carico di malattia, investire sul benessere dei giovani, rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive, rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a gruppi fragili, considerare l’individuo e la popolazione in rapporto al proprio ambiente». Con questa premessa Antonio Saggese (nella foto), consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” e componente della commissione Sanità e politiche sociali, ha annunciato in Aula il voto favorevole del suo gruppo al Piano regionale di Prevenzione 2014-2018, approvato dal Consiglio lombardo.
«Siamo tutti consapevoli che i programmi di prevenzione migliorano la salute dei cittadini e limitano i costi delle ospedalizzazioni future: per questo investire nella prevenzione rappresenta un obiettivo strategico per il nostro sistema sanitario – ha spiegato Saggese –. Negli ultimi anni l’Italia ha subito, da un lato, un forte rallentamento della crescita economica, che ha portato a contenere ulteriormente le risorse dedicate alla sanità e, dall’altro, ha registrato un deterioramento dello stato di salute sia nel tempo che nel confronto internazionale. Il Rapporto Meridiano Sanità di European House-Ambrosetti per IL 2016 evidenzia come, dal punto di vista dello stato di salute, l’Italia si posiziona ancora fra i primi posti in Europa ma vi sono alcuni campanelli d’allarme. Nel 2015 per la prima volta in dieci anni è diminuita la speranza di vita alla nascita, il tasso di mortalità è stato il più alto dal dopoguerra mentre continuano a calare gli anni vissuti in buona salute».
«L’investimento in prevenzione – sottolinea il consigliere della Lista Maroni – ha un impatto positivo sulla spesa sanitaria: secondo le stime di Meridiano Sanità, un euro investito in prevenzione genera 2,9 euro di risparmio nella spesa per prestazioni terapeutiche e riabilitative. La spesa in prevenzione rispetto alla spesa sanitaria nazionale passa dal 5,9 per cento della Valle D’Aosta al 2,7% della Provincia Autonoma di Trento. Regione Lombardia si colloca in nona posizione, con il 4,2%. Da tutti i più recenti documenti programmatori regionali, si rileva che la prevenzione ha assunto un ruolo centrale; non più quindi riconosciuto come ambito a sé stante, ma parte essenziale e qualificante delle attività del Servizio Sanitario Regionale. Proprio a partire da tale assunto la Legge regionale 6/2017 prevede di destinare al conseguimento degli obiettivi di prevenzione collettiva, una quota del fondo sanitario regionale in misura non inferiore al 5%. Per quanto riguarda il Piano di Prevenzione – conclude Saggese – ritengo particolarmente apprezzabile il fatto che per garantire il perseguimento degli obiettivi, Regione Lombardia abbia puntato su un approccio multidisciplinare. Abbia cioè previsto il coinvolgimento non solo di tutti i soggetti che, per finalità, ruolo e/o competenze istituzionali, possono concorrere alla positiva riuscita degli interventi a tutela della salute, ma anche di quelli, che pur avendo altre finalità o interessi, possono fornire un contributo di risorse e competenze molto importante per “costruire salute”».

 
 
 

Carceri, riparte il laboratorio di intaglio dei detenuti del Bassone

Post n°2035 pubblicato il 11 Aprile 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Daniela Maroni: offriamo una seconda chance a chi ha sbagliato

Ripartono i laboratori di intaglio al carcere comasco del Bassone. Questa mattina quattro detenuti, affiancati dai tecnici di Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, hanno iniziato le lezioni per la realizzazione di sculture in legno e bastoni da passeggio. L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione del direttore della casa circondariale di Albate, Carla Santandrea, è stata voluta sin dall’inizio dal Consigliere Segretario di Regione Lombardia Daniela Maroni.
«Sono convinta che chi sbaglia possa avere una seconda chance – commenta Daniela Maroni -. Nella prima fase, quella di sperimentazione, siamo riusciti a far realizzare una serie di bastoni inseriti poi nel Circuito dei Rifugi lombardi per la vendita. Alcuni detenuti hanno persino realizzato delle sculture in legno e, alla fine del corso, è stato consegnato il pastorale a Mons. Diego Coletti, vescovo emerito di Como, sempre attento a queste attività».
Le lezioni, in base alla propensione dei nuovi corsisti, si svilupperanno per tutto il mese di aprile. Prosegue così l’iniziativa che, oltre alla partecipazione attiva del Consigliere Segretario Daniela Maroni, ha visto via via concretizzarsi collaborazioni che, di volta in volta, vengono ampliate con nuovi partner. «Nelle carceri italiane si stanno diffondendo il lavoro e il recupero dei carcerati attraverso vari progetti - conclude Daniela Maroni –. Le ritengo iniziative utili per offrire ai detenuti prospettive e motivi di speranza, oltre che per dare sfogo alle capacità peculiari di chi intende impegnarsi e raccogliere denaro da reinvestire in ulteriori iniziative».

 
 
 
 
 

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