Un po' di noi...

Libri, articoli e altro di Andrea e Daniela

 

I LIBRI DI ANDREA

- 35 borghi imperdibili a due passi da Milano (2019)

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- 35 borghi montani imperdibili della Lombardia (2019)

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- Il patrimonio immateriale dell'Unesco (2019)

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- L'arte della botanica nei secoli (2018)

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- 35 borghi imperdibili della Lombardia (2018)

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- I grandi delitti italiani risolti o irrisolti (2013, nuova edizione aggiornata)

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- Bande criminali (2009, esaurito)

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- La sanguinosa storia dei serial killer (2003, esaurito)

 

I NOSTRI LIBRI

- Itinerari imperdibili - Laghi della Lombardia (2018)

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- Caro amico ti ho ucciso (2016)

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- Milano criminale (2015, II edizione)

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- I 100 delitti di Milano (2014)

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- I personaggi più malvagi della storia di Milano (2013)

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- Milano giallo e nera (2013)

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- Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia (2013)

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- Le famiglie più malvagie della storia (2011, II edizione)

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- 101 personaggi che hanno fatto grande Milano (2010)

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- Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti (2006, III edizione)

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- Milano criminale (2005,  esaurito)

 

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I LIBRI DI DANIELA

- Josephine Baker Tra palcoscenico e spionaggio (2017)

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- La vita che non c'è ancora (2015)

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- Le grandi donne di Milano (2007, II edizione)

  

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- L'eterno ritorno, un pensiero tra "visione ed enigma" (2005)

 

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Genitori separati, Saggese (Lista Maroni): legge per tutelarli modificata per aiutare, dopo le madri, anche i padri

Post n°2034 pubblicato il 07 Aprile 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«La legge si rivolgeva, e si rivolge, ad entrambi i genitori separati, madri o padri che siano. Dopo aver constatato che nei primi anni in cui è stata in vigore sono state soddisfatte soprattutto le madri, la struttura del bando è stata modificata per soddisfare ora anche i padri». Antonio Saggese (nella foto), consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente”, spiega così i contenuti e gli effetti della relazione annuale informativa, presentata ieri in commissione Sanità, sull’attuazione della legge regionale 18/2014 sui genitori separati della quale è stato primo firmatario.
«Il report annuale, previsto dalla stessa legge sulla sua attuazione, con particolare riferimento ai criteri e alle modalità per l’elargizione dei contributi economici, ha posto in evidenza come tali contributi, pari per i primi due anni a 4,7 milioni di euro, sono stati assegnati alle madri nell’86% e ai padri nel 14% delle quasi 2.000 domande presentate e accolte – spiega Saggese –. Il bando di Regione Lombardia si rivolgeva parimenti ai genitori di entrambi i sessi; se la gran parte delle domande accolte riguardano i genitori di sesso femminile, lo si deve al fatto che le madri hanno presentato il maggior numero di richieste. È un fatto che definirei naturale, dal momento che gli uomini sono solitamente più ritrosi delle donne a rivolgersi ai servizi sociali e a usufruire delle misure messe a loro disposizione in caso di difficoltà economiche».
«Ricordo che il contributo messo a disposizione da Regione Lombardia con questa legge è stato pari a 2.400 euro, erogato in sei rate mensili, per i genitori separati con un reddito Isee inferiore a 15.000 euro l’anno. La misura è stata finalizzata principalmente al sostentamento familiare (bollette, spese condominiali, affitto o rate del mutuo…). Sulla base dei risultati constatati dopo i primi anni di attuazione della legge – conclude il consigliere della Lista Maroni – lo scorso dicembre i termini del bando sono stati modificati per l’anno in corso con una delibera di Giunta, così da venire incontro, dopo alle richieste delle madri, anche a quelle dei padri separati. È una modifica che trovo giusta per aiutare, dopo le mamme, anche i papà separati che sovente restano senza casa, senza soldi e senza aiuti da parte delle istituzioni».
In particolare, la delibera individua i beneficiari in “coloro che non risultano assegnatari della casa coniugale in base alla sentenza di separazione o di divorzio, o comunque non hanno la disponibilità della casa familiare”; i contributi per l’affitto prevedono ora un reddito Isee inferiore ai 20.000 euro annui e ammontano al 30% del canone, fino ad un massimo di 3.000 euro/anno. I fondi stanziati dalla Regione ammontano a più di 3 milioni di euro.

 
 
 

Minori, Saggese (Lista Maroni): Consulta garante dell'infanzia subito al lavoro per applicare legge anti-rimpatri

Post n°2033 pubblicato il 05 Aprile 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Appena approvata, la legge sui minori stranieri non accompagnati è diventata prioritaria nella Consulta dell’ufficio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Lombardia»: è quanto sottolinea Antonio Saggese, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” e componente della Consulta, dopo la riunione di questa mattina. In discussione, l’approvazione da parte della Camera delle norme per la protezione dei minori stranieri non accompagnati, in base alle quali i bambini e i ragazzi non ancora maggiorenni che arrivano in Italia senza una famiglia non potranno essere respinti, ma dovranno avere gli stessi diritti dei loro coetanei Ue.
«Il provvedimento ha reso necessario bloccare tutte le altre attività sui minori – spiega Saggese – perché, ai sensi della legge, entro 90 giorni va istituito l’elenco dei tutori; i minori vanno identificati (soprattutto nell’età anagrafica); devono essere iscritti al servizio sanitario e bisogna garantire, ad essi, gli adempimenti scolastici. Un lavoro imponente, delicato e imprevisto».
Saggese muove poi alcune critiche al provvedimento di legge nazionale: «Non c’è neanche un solo articolo – osserva – che disponga di riaccompagnare questi minori, dall’età non certa, nelle loro terre di origine dopo essersi accertati di metterli in mani sicure. La celerità richiesta, rispetto ad altri interventi altrettanto prioritari, dimostra quali siano gli interessi prioritari del nostro Parlamento. Con tutta la mia solidarietà per questi bambini e ragazzi – conclude il consigliere della Lista Maroni – che da soli hanno affrontato il viaggio per arrivare fino alle nostre coste, addirittura pagando gli scafisti che li hanno accompagnati. Per chi ci crede…».

 
 
 

Fondi regionali per riqualificare beni immobili, Fossati (Lista Maroni): bene intervento della Regione

Post n°2032 pubblicato il 04 Aprile 2017 da accorsiferro
 
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«Plauso all’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini e alla Giunta Maroni che, malgrado i tagli del governo centrale, sono riusciti a finanziare i cantieri per interventi su edifici storici pubblici e privati della Lombardia»: così Lino Fossati, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente”, sui fndi di rotazione 2016 assegnati da Regione Lombardia per la riqualificazione dei beni immobili. Per la provincia di Monza e Brianza il finanziamento regionale ammonta a oltre 600.000 euro, così ripartiti: 196.138 euro per il complesso del Santuario della Madonna delle Grazie di Monza; 247.033 euro per Palazzo Terragni di Lissone (nella foto); e 188.790 euro per Villa Zoia di Concorezzo.
«Per la Brianza – sottolinea Fossati – sono particolarmente soddisfatto per gli interventi previsti a Palazzo Terragni nella mia città, Lissone, ed anche per gli interventi per il Santuario della Madonna delle Grazie a Monza e a Villa Zoia di Concorezzo. Per quanto riguardo Palazzo Terragni, il progetto prevede il restauro conservativo e vuole migliorare la fruizione dell’edificio da parte della cittadinanza, promuovendolo come polo culturale cittadino e scoraggiando il ripetersi dei frequenti atti di vandalismo che ne minano l’integrità fisica ed estetica».
«La Brianza – conclude il consigliere della Lista Maroni – è disseminata di tesori e gioielli culturali che dovremmo valorizzare e promuovere maggiormente. Il bando regionale per la riqualificazione dei beni immobili va in questa direzione».

 
 
 

Lungolago di Como, Daniela Maroni: Regione ha iniziato partita, bene attenzione a disabili

Post n°2031 pubblicato il 31 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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«Il lungolago dei comaschi torna alla città. Ora la partita è iniziata e Regione Lombardia ha tirato il calcio d'inizio»: usa questa metafora il Consigliere Segretario Daniela Maroni per commentare l’annuncio fatto questa mattina da Paolo Baccolo del Coordinamento unità di crisi regionale per le paratie di Como, secondo il quale nel giro di poche settimane il lungolago di Como cambierà radicalmente e per l'estate sarà fruibile.
«Senza perdere altro tempo, entro l'estate si potrà godere del magnifico panorama – osserva soddisfatta Daniela Maroni –. Questa mattina la linea d'azione è stata netta e i dirigenti e i referenti delle opere hanno dimostrato la volontà di porre fine a questo scempio. Sottolineo la grande competenza di Regione Lombardia e di Infrastrutture Lombarde nell'aver recepito il progetto e nell‘avere avviato in tempi rapidi le procedure. Mi sento inoltre in dovere di ringraziare anche per l'attenzione verso i disabili. Sentire che verrà realizzato un belvedere accessibile anche alle persone in carrozzina non fa che sottolineare la grande sensibilità verso le categorie fragili. Si parla di abbattimento di barriere architettoniche e questo è un primo passaggio, su cui stiamo lavorando e costruendo progetti per un rilancio del turismo senza frontiere».

 
 
 

"Comprendere il caos siriano"

Post n°2030 pubblicato il 28 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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Giovedì 30 convegno del Gruppo Maroni Presidente con Alexandre Del Valle e Randa Kassis

 

“Comprendere il caos siriano” è il titolo del convegno che il Gruppo “Maroni Presidente” del Consiglio regionale della Lombardia organizza giovedì 30 marzo alle ore 17.30 nella Sala Gonfalone di Palazzo Pirelli (via Filzi 22, Milano). Ingresso libero. Parteciperanno il capogruppo della Lista Maroni, Stefano Bruno Galli, il giornalista e saggista Francesco Borgonovo, lo studioso di geopolitica Alexandre Del Valle e Randa Kassis, scrittrice e antropologa siriana, già membro del Consiglio nazionale siriano. Il titolo del convegno riprende quello del libro scritto da Del Valle e Kassis “Comprendere il caos siriano. Dalle rivoluzioni arabe al jihad mondiale” (D’Ettoris Editore).

 
 
 

Regione, Toia “prof” per un giorno con gli studenti della “Franco Tosi” di Legnano

Post n°2029 pubblicato il 27 Marzo 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

“Professoressa” per un giorno. È il ruolo nel quale si è calata Carolina Toia (nella foto), consigliere del Gruppo “Maroni Presidente”, in occasione della visita didattica a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, di 47 studenti della Scuola Secondaria di I grado “Franco Tosi” di Legnano (MI), la città della stessa consigliere.
Gli studenti, accompagnati da quattro docenti, sono stati accolti nell’Aula consiliare, dove hanno preso posto tra i banchi dei consiglieri. «Ho illustrato loro il ruolo della Regione e del Consiglio – spiega Carolina Toia –, i compiti e il funzionamento dell’Assemblea legislativa, con particolare attenzione ai passaggi relativi alle competenze, alla stesura e all’approvazione delle leggi. Una “lezione” insolita ma assai utile per i cittadini di domani e, ci tengo a sottolinearlo, alla quale i ragazzi della mia città hanno assistito con molto interesse e partecipazione».
Gli studenti della “Franco Tosi” hanno quindi simulato insieme una seduta del Consiglio regionale, procedendo all’elezione del Presidente e dell’Ufficio di Presidenza.

 
 
 

Vigili del Fuoco volontari, in arrivo 500 mila euro per l'acquisto di nuovi mezzi e attrezzature

Post n°2028 pubblicato il 24 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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Daniela Maroni: sono i nostri eroi, meritano più attenzione

Mentre il Baradello, il colle che domina Como, va a fuoco, il Consiglio regionale approva la legge a sostegno dell’attività dei Vigili del Fuoco volontari. In Aula è infatti passato il finanziamento di 500 mila euro per l’acquisto di nuovi mezzi e di attrezzature da destinare ai volontari, oltre a un programma di formazione annuale per il Corpo. 
«Sono gli eroi di casa nostra, coloro che intervengono senza timore e salvano chiunque possa trovarsi in pericolo. Da Amatrice a Norcia, passando per l’Aquila i Vigili del fuoco volontari sono sempre intervenuti in prima linea per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà – spiega il consigliere Segretario Daniela Maroni -. Un impegno inestimabile che merita maggiore attenzione e una crescente vicinanza perché è grazie a loro che vengono salvate le persone, vittime incolpevoli di un destino a volte crudele. Sono proprio loro che mettono in gioco forze, energie, idee e la stessa vita. Un lavoro delicato che merita maggiori risorse».
L’impegno di spesa che ha ottenuto l’unanimità dell’Aula sarà ridiscusso in sede di bilancio per finanziare anche il prossimo anno eventuali richieste di aiuto da parte dei Vigili del Fuoco. «Il provvedimento prevede altresì corsi di formazione annuali per i volontari del Corpo dei Vigili del Fuoco – conclude Daniela Maroni, che domenica illustrerà la normativa in occasione dell’assemblea provinciale che si terrà a Lomazzo (Co) –. La Giunta, inoltre, istituisce l’Elenco regionale delle Onlus costituite a supporto dei volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco».

 
 
 

Accorsi e Ferro firmano i “Grandi imperatori”

Post n°2027 pubblicato il 22 Marzo 2017 da accorsiferro
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Sul numero speciale in edicola di “BBC History” dedicato ai grandi imperatori della storia, Andrea Accorsi e Daniela Ferro raccontano le gesta di Ramses II e Ciro il Grande, di Alessandro Magno e Traiano fino a Pietro il Grande. Una cavalcata nei secoli a fianco degli uomini che volevano conquistare il mondo.
Lo speciale “Grandi imperatori” è in edicola al prezzo di 9,90 euro (Sprea editori).

 
 
 

Vigili del Fuoco, Toia (Lista Maroni): grazie a legge lombarda più risorse per formazione, mezzi e dotazioni dei volontari

Post n°2026 pubblicato il 21 Marzo 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Valorizzare la formazione del personale volontario del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in Lombardia e migliorarne le condizioni operative sostenendo l’acquisizione di mezzi e dotazioni tecniche»: Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente”, riassume così contenuti e obiettivi della legge “Nuove norme per il sostegno e la valorizzazione del personale dei distaccamenti volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco” approvata oggi dal Consiglio con il voto favorevole del suo Gruppo.
«La nostra regione presenta un valido sistema di prevenzione e un nutrito numero di volontari che, attraverso un’attività dislocata nei 70 distaccamenti, costituisce una rete capillare e un valido ed indispensabile strumento di presidio del territorio – osserva Carolina Toia –. Sono 1.600 i Vigili del Fuoco volontari che affiancano i colleghi permanenti dislocati nei distaccamenti effettivi. Il compito che sono chiamati a ricoprire è di estrema importanza per l’intera collettività: essi costituiscono un presidio prezioso per la sicurezza del territorio, dei suoi abitanti e delle sue infrastrutture, nonostante le numerose difficoltà connesse alla loro attività. È proprio per sopperire alle numerose mancanze e disagi che abbiamo portato in Aula un provvedimento con il quale intendiamo riconoscere il valore dei volontari».
«Regione Lombardia, in virtù delle norme introdotte oggi – spiega la consigliere della Lista Maroni –, ritiene qualificante intervenire nella formazione degli operatori per mantenere ed elevare lo standard di preparazione dei nostri volontari sulla base di un programma annuale definito in accordo con i rappresentanti regionali. Al riguardo saranno stanziati 150.000 euro per ogni esercizio finanziario. Altro aspetto importante è il miglioramento del materiale a disposizione dei distaccamenti; la misura intende fornire risorse economiche per acquisizioni di dotazione tecnica con un apposito stanziamento pari a 500.000 euro per ogni esercizio. Un intervento concreto a favore di chi quotidianamente è pronto a intervenire a salvaguardia del territorio lombardo».
«Tengo molto a ringraziare – conclude Toia – le centinaia di persone sulle quali la comunità lombarda sa di poter contare incondizionatamente. Tutte le emergenze che il nostro territorio ha vissuto negli ultimi anni sono state affrontate con prontezza e competenza. Grazie, quindi, a tutti coloro che continuano a vegliare sulla nostra sicurezza, confermando come il volontariato sia una delle più grandi risorse della Lombardia».

 
 
 

Lotta alla povertà, Saggese (Lista Maroni): cambia il fattore famiglia lombardo

Post n°2025 pubblicato il 19 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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«Terrà conto dei componenti del nucleo familiare ma anche dei genitori separati»

«Un passo avanti significativo che va incontro alle persone in difficoltà, riconoscendo il ruolo sociale della famiglia e, grazie alle modifiche da me introdotte, tenendo conto delle specificità lombarde relative sia al costo della vita che al numero di separazioni»: Antonio Saggese (nella foto), consigliere del Gruppo “Maroni Presidente”, definisce così la legge “Norme integrative per la valutazione della posizione economica equivalente delle famiglie – Istituzione del fattore famiglia lombardo” varata dal Consiglio regionale.
«Secondo dati Istat, in Lombardia il costo della vita è superiore del 17% alla media nazionale e il costo degli affitti al Centro-Sud è pari al 60% di quello al Nord. Sempre al Nord, poi, si registra una percentuale maggiore di separazioni e divorzi rispetto al totale dei matrimoni. Per queste ragioni, allo scopo di assicurare la massima equità – sottolinea Saggese – ho presentato due emendamenti alla legge, entrambi approvati dall’Aula, che contemplano la situazione dei genitori separati: fra i criteri che concorrono alla definizione della scala di equivalenza della situazione reddituale e patrimoniale, si dovrà tenere conto del contributo per il mantenimento dei figli disposto dall’Autorità giudiziaria».
In Lombardia, ricorda il consigliere della Lista Maroni, «si registra un aumento progressivo della povertà relativa, che sembra non arrestarsi. Dati del 2014 ricavati da Eupolis indicano che la diffusione della povertà cresce in maniera consistente al decrescere dell’età, dal 2,8% di poveri fra gli over 65 all’8,3% fra i minorenni. A fare la differenza è proprio la presenza di minori: fra le famiglie con almeno un minore, la percentuale di povertà è più che doppia rispetto al totale delle famiglie. Più di 130 mila bambini e giovani lombardi vivono in famiglie povere».
A fronte di questa situazione, prosegue Antonio Saggese, «per agevolare le spese per i servizi scolastici, il trasporto pubblico locale, i servizi al lavoro e l’abitazione delle famiglie in difficoltà è stato introdotto il Fattore Famiglia Lombardo: un indicatore che corregge e integra l’Isee, così da garantire alle famiglie condizioni migliorative e introdurre meccanismi di premialità nell’accesso alle prestazioni erogate dalla Regione e dai Comuni. La novità principale nella determinazione del Fattore Famiglia, che tiene conto anche del patrimonio mobiliare e immobiliare, della situazione reddituale e patrimoniale posseduta all’estero, è il numero dei componenti del nucleo familiare, compresi i nascituri e i minori in affido, l’età dei figli, la presenza di persone con disabilità e anziani non autosufficienti, la presenza di eventuali mutui in corso per l’acquisto della prima casa e, con l´emendamento da me presentato, ora anche il mantenimento per i figli deciso dalla autorità giudiziaria nei casi di genitori separati. Attraverso l’istituzione del Fattore Famiglia – conclude Saggese – Regione Lombardia intende fornire uno strumento concreto per una più equa attuazione delle politiche a contrasto della povertà attraverso l’introduzione di principi, criteri e modalità che tengano conto di elementi di priorità in relazione alla composizione del nucleo familiare e delle peculiarità socio-economiche lombarde».

 
 
 

Lombardia, Carolina Toia accompagna studenti in visita a Palazzo Pirelli

Post n°2024 pubblicato il 17 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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«Una splendida giornata, con un panorama mozzafiato dal Belvedere “Enzo Jannacci” di Palazzo Pirelli su Milano e sulla nostra bella Lombardia»: è quanto hanno potuto apprezzare questa mattina i 44 studenti della scuola secondaria di primo grado “Sandro Pertini” del Plesso “Falcone Borsellino” di Milano, accompagnati dalla professoressa Maria Laura Rizzo, nelle parole del consigliere regionale Carolina Toia (Gruppo “Maroni Presidente”) che li ha accompagnati nel corso della visita alla sede del Consiglio regionale.
«In questa occasione – spiega Carolina Toia – i giovanissimi visitatori hanno potuto apprendere per sommi capi che cos’è l’istituzione del Consiglio regionale, di che cosa si occupa e come lavora. Sono state poi illustrate loro le caratteristiche del grattacielo che ospita il Consiglio e le tecniche con le quali è stato compiuto il restauro dell’edificio in seguito all’incidente del 2002. Una “lezione” tanto insolita quanto utile, che – ne sono certa – i ragazzi non dimenticheranno».
 
 
 

Registrazioni di colloqui con i medici, Saggese: in documentazione sanitaria del paziente solo con consenso del professionista

Post n°2023 pubblicato il 15 Marzo 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Autorizzare l’inserimento, nella documentazione sanitaria del paziente, esclusivamente delle registrazioni audio/video realizzate con il consenso del professionista sanitario: è quanto prevede una mozione approvata dal Consiglio regionale della Lombardia, che impegna la Giunta anche ad istituire un tavolo di confronto con i rappresentanti degli Ordini dei Medici, i componenti delle direzioni strategiche e le direzioni generali interessate al fine, si legge nel testo della mozione, “di predisporre un documento che favorisca il miglioramento qualitativo del sistema sanitario, rispettando le basilari regole di relazione interpersonale, sia nell’ambito della fiducia medico-paziente, sia nell’ambito della fiducia nel sistema sanitario”.
«La registrazione è uno strumento utile da usare con trasparenza al fine di migliorare la piena riuscita di una prestazione medica assistenziale – osserva Antonio Saggese (nella foto), consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” e componente della Commissione Sanità e politiche sociali –. Tuttavia non può essere dimenticato, come riporta il Manuale delle registrazioni dei pazienti di Regione Lombardia, approvato lo scorso novembre, che un nodo importante della registrazione è la sua natura “nascosta” o meno, cioè se viene fatta informandone, ad esempio, il medico che sta fornendo la prestazione».
«In Italia – sottolinea Saggese – l’art. 5 della legge sulla privacy consente, per questioni che ci riguardino direttamente, le registrazioni “covert”, senza cioè chiedere all’interlocutore, in questo caso il medico, il permesso di registrare il colloquio. Cosa differente è “se le registrazioni fossero utilizzate per finalità di diffusione diversa (ad esempio sui social media)”. Con la possibilità di registrare il rapporto medico-paziente all’insaputa del medico, che la legge sembra consentire, si potrebbe però provocare il paradosso di diffondere la sfiducia dei cittadini nei confronti degli operatori del servizio sanitario regionale».
 «Condivido quanto affermato nel Manuale, ovvero che “è da ritenersi buona norma che il paziente informi preventivamente il professionista della sua intenzione di registrare il loro incontro”. Con l’istituzione del taccuino personale – ricorda il consigliere della Lista Maroni – ogni cittadino ha facoltà di inserire nel proprio fascicolo sanitario elettronico informazioni riguardanti i documenti sanitari, le terapie farmacologiche e quindi anche le eventuali registrazioni audio/video effettuate dall’assistito. Bisogna prendere atto di un progressivo incremento dell’uso delle registrazioni e riconoscerne il potenziale valore all’interno di un buon rapporto operatore sanitario-paziente – conclude Antonio Saggese –, tuttavia è bene ribadire l’importanza della trasparenza del rapporto tra le parti, unico presupposto per un rapporto di qualità tra medico e paziente».

 

 
 
 

Corsi di laurea soppressi, Galli (Lista Maroni): risultato di un cortocircuito organizzativo interno al sistema universitario

Post n°2022 pubblicato il 14 Marzo 2017 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Il proliferare dei corsi di laurea da un lato e la compressione delle carriere dei docenti dall’altro ha generato nelle università italiane un cortocircuito irrazionale»: è quanto ha denunciato in Aula il capogruppo della Lista Maroni nel Consiglio regionale della Lombardia, Stefano Bruno Galli (nella foto), nel corso del dibattito su tre mozioni presentate in merito alla chiusura del corso di laurea in Scienze infermieristiche presso il Polo didattico di Sesto San Giovanni (Mi) dell’Università Milano-Bicocca.
«Ha ragione il Magnifico Rettore della Bicocca, professoressa Cristina Messa, che non può farci nulla – ha affermato Galli –. Il problema non è di natura sanitaria ma eminentemente accademica. Con il passaggio al “3+2” (triennio più biennio specialistico) si è verificata, allo scopo di ampliare l’offerta formativa, una proliferazione dei corsi di laurea cui non è corrisposto uno sviluppo delle carriere dei professori universitari. Anzi, sul reclutamento del corpo docente è gravato il blocco del turnover, a fronte delle numerose uscite di ruolo. Così i requisiti minimi per l’attivazione e la sopravvivenza dei corsi spesso vengono meno. È un cortocircuito – ha concluso il capogruppo della Lista Maroni – che nessun ministro ha affrontato con determinazione e di cui tanto meno una ministra che ha millantato una laurea sarà in grado di occuparsi».

 
 
 

Ex Opg di Castiglione delle Stiviere, Toia (Lista Maroni): fare chiarezza su necessità delle nuove opere volute dall'Asst

Post n°2021 pubblicato il 10 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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«Rendere edotta in maniera compiuta la Commissione speciale sulla situazione carceraria in Lombardia circa i dettagli delle opere di realizzazione dei due poli e istituire un Tavolo tecnico che possa valutare la reale necessità di nuove strutture e la coerenza dei costi»: è l’impegno richiesto alla Giunta regionale dalla proposta di risoluzione sugli interventi infrastrutturali negli Ospedali psichiatrici giudiziari di Castiglione delle Stiviere (Mn, nella foto) e Limbiate (Mb) per la loro conversione in REMS (Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria). Della proposta, approvatao dal Consiglio lombardo, è stata relatrice Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente” e componente della Commissione.
«In seguito all’audizione del direttore generale di Infrastrutture in Commissione lo scorso gennaio – ricorda Carolina Toia – si è appreso che, mentre in una prima relazione l’Azienda socio sanitaria territoriale “Carlo Poma” prevedeva di indirizzare l’intervento delle REMS al potenziamento delle aree riabilitative, successivamente la stessa Azienda ha ritenuto prioritaria la realizzazione ex novo delle sei strutture residenziali; questo non era stato chiarito durante la visita della Commissione speciale sulla situazione carceraria in Lombardia svolta nella struttura di Castiglione delle Stiviere a ottobre. Il nuovo progetto – spiega sempre Toia – prevede la realizzazione di un nuovo parcheggio in sostituzione di quello esistente, con l’occupazione di attuale suolo verde, lo spostamento di un’area a verde terapeutico in una nuova area, occupando ulteriore suolo verde, l’abbattimento del “Padiglione Arcobaleno” e la nuova realizzazione delle REMS “a media intensità”».
«Il Comune di Castiglione delle Stiviere, in fase di variante al PGT, ha richiesto interventi che potrebbero prevedere ulteriori costi e il prolungamento dei tempi per la loro realizzazione – osserva la consigliere della Lista Maroni –. Le procedure di gara per gli interventi a Castiglione e a Limbiate si sono già concluse, mentre i motivi per cui si sia deciso di occupare nuovo suolo presso la struttura di Castiglione non sono stati resi noti, come pure i dettagli sui costi degli interventi; inoltre è ancora poco chiaro il destino delle strutture di Castiglione che rimarranno inutilizzate. Ancora, i tempi lunghi di realizzazione prospettati porteranno al completamento delle opere quasi dieci anni dopo l’assegnazione dei fondi statali, col rischio che i costi possano aumentare».
Per tutte queste ragioni, la risoluzione approvata, oltre agli impegni citati, chiede alla Giunta di dare priorità all’intervento sull’ex ospedale di Limbiate, così da permettere l’immediato trasferimento di parte dei pazienti ospitati a Castiglione delle Stiviere, di accelerare la realizzazione delle opere e di ridurre l’utilizzo di nuovo suolo. Per la riqualificazione dell’OPG di Castiglione sono stati stanziati 16.767.000 euro, per un totale di 120 posti letto; per il recupero dei padiglioni “Forlanini” e “Ronzoni” all’interno dell’ex OPG di Limbiate 17.254.000 euro, destinati alla realizzazione di due REMS pari a 40 posti letto e delle necessarie opere di supporto (polo tecnologico, aree gestionali e di riabilitazione).

 
 
 

Lombardia, passa la legge per recupero vani e locali seminterrati

Post n°2020 pubblicato il 07 Marzo 2017 da accorsiferro
 
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Daniela Maroni: impulso e sostegno per il comparto dell'edilizia

 

Facilitare la ristrutturazione del patrimonio immobiliare recuperando i seminterrati per uso abitativo, commerciale e terziario, pieno rispetto delle norme igienico sanitarie: sono solo alcuni dei vincoli imposti dal progetto di legge 258 che è stato approvato quest’oggi in Consiglio regionale.

«Con questa legge raggiungiamo almeno tre obiettivi importanti – spiega il Consigliere Segretario Daniela Maroni –. Il primo porta al recupero dei seminterrati che a oggi sono comunque utilizzati come taverne o depositi e che potrebbero ora essere resi disponibili per un uso abitativo regolare e di pieno utilizzo. Il secondo risultato è evitare un nuovo consumo del suolo e il terzo ridare impulso al settore edilizio, in grave difficoltà a seguito del perdurare della crisi economica».

Il testo finale del provvedimento definisce come seminterrato “il piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore, anche solo in parte, rispetto a quella del terreno posto in aderenza all’edificio, e il cui soffitto si trova, anche solo in parte, a una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all’edificio”. Per Daniela Maroni la nuova legge, nata da un’esigenza del territorio e presentata da ANCE e da Confedilizia Como, «è un’opportunità per recuperare spazi abitativi o lavorativi e dare nuovo impulso all’edilizia».

 
 
 
 
 

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