WOLANDS

il linguaggio della satira grafica


 Il riso, scriveva il filosofo francese Henry Bergson, è per gli uomini intelligenti. La risata usata come strumento per deridere i potenti, i despoti, ma anche le situazioni della quotidianità quando queste assumono un aspetto teatrale. L'umorismo come valvola di sfogo per ridere delle tensioni e delle angosce di tutti i giorni. Sia attraverso l'uso del linguaggio verbale che con la matita e i disegni, o le caricature di questo o quel personaggio famoso. Umorismo grafico che di volta in volta diventa satira politica, lotta al razzismo. E si ride sulla mafia, sui problemi del sociale e della vita, si ride persino sulla guerra nel tentativo di esorcizzarla, perché “non vi è nulla di comico al di fuori di ciò che è propriamente umano”. Disegno e testo, una miscela esplosiva racchiusa in un piccolo foglio di carta, per una rassegna di satira grafica che da venti anni si celebra ogni anno a Sciacca, dal 1988.Un'esposizione curata da Vito Maggio, che offre al visitatore la possibilità di osservare come nel tempo sia cambiato il disegno satirico: Un viaggio attraverso più di duecento tavole fra disegni originali, vignette, caricature e riviste storiche.La mostra di quest'anno, organizzata nel locali del circolo di cultura dal 7 al 16 dicembre è un'ampia antologia, che permetterà al pubblico di ripercorrere la storia, non solo italiana e non solo dei vizi della nostra società, attraverso gli occhi dei più grandi vignettisti italiani. Da Gianni Allegra, che con Donarelli nel 1988 inaugurò la prima rassegna di satira, a Emilio Giannelli, da Gianni Li Muli e Altan ai ritratti di Dariush, da Lido Contemori alle tavole di Pat Carra, fino alla riscoperta di grandi vignettisti italiani come Attalo e Scalarini.I protagonisti assoluti sono la satira e l'umorismo grafico. Ma questa mostra storica, che negli anni ha visto la partecipazione di ben settanta disegnatori italiani, non è una semplice raccolta di tavole umoristiche e graffianti, vuole essere, soprattutto, un invito a ripercorrere in maniera trasversale la Storia d'Italia attraverso l'evoluzione dei meccanismi comunicativi che hanno utilizzato e utilizzano gli artisti, per “colorare” di un sorriso la realtà, ma anche per far riflettere. Così fra satira, umorismo, caricature, locandine, cartoline e foto, il visitatore, come Alice nel paese delle meraviglie, è accolto in quel mondo parallelo che da sempre fa parte della storia collettiva dell'Italia. Vi si tuffa come Mary Poppins dentro i disegni sul marciapiede e, se ce ne fosse bisogno, ha la conferma che “dove non c'è umorismo non c'è umanità”.Quando nel 1988, Vito Maggio, ex professore di Scienza e Chimica alle scuole superiori inaugurò la prima mostra di satira grafica, nessuno avrebbe scommesso che quella iniziativa sarebbe durata venti anni. Neppure lui. La passione per la satira, Vito Maggio la coltivava già da tempo. Negli anni settanta ha collaborato anche con alcune foto umoristiche con un mensile che si chiamava “Il pettegolo” edito a Palermo e diretto da Nino Martinez. E' stato l'amore per quel tipo di comunicazione che alla fine degli anni ottanta, quasi per gioco lo ha spinto ad organizzare quella prima mostra di satira grafica con Allegra e Donarelli”Con gli anni e con sempre maggiore entusiasmo, oltre al comune di Sciacca, è riuscito a coinvolgere in questo suo progetto anche enti ed istituzioni. Dalla fondazione “Gaetano Costa” di Palermo che nel 1993 collaborò alla realizzazione della mostra sui “Fatti e misfatti di mafia” al centro culturale Pier Paolo Pasolini di Agrigento, fino al Centro dei diritti del cittadino che, insieme al Comune di Caltanissetta nel 1997 presentarono “diritti & rovesci”. Nel 2006 poi, grazie ai disegni di Lido Contemori, durante le manifestazioni carnascialesche, vennero realizzate le “cartoline della solidarietà” utilizzate per una raccolta di fondi a favore delle associazioni di volontariato. Oltre alle 200 tavole che ripercorrono i 20 anni della rassegna di satira, i visitatori potranno ammirare una personale di “Frago & Mazza” due fumettisti saccensi che negli anni novanta collaborarono con Comix e la rivista Cuore.Naturalmente, l'ingresso è gratuito. Un sorriso non si nega a nessuno.