tanto per esserci

capitalismo “malato” … Standard & Poor’s


Il Pm di Trani ha consegnato l’avviso di conclusione delle indagini a Standard & Poor’s, una delle tre “sorelle del rating”, indagata  dalla Procura di Trani per i declassamenti dell’Italia, e imputata per manipolazione di mercato pluriaggravata e continuata, l’atto è stato notificati ieri ai legali dell’agenzia e verrà consegnato oggi alla Consob affinché valuti la possibilità che S&P possa continuare a operare in Italia. l’inchiesta sulle agenzie di rating, coordinata dal pm Michele Ruggiero della procura di Trani, prese le mosse, nell’ estate 2010,  sull’operato di Moody’ s, in particolare, a Moody’ s veniva imputato il report del 6 maggio 2010 che definiva l’ Italia un Paese a rischio, l’inchiesta si è poi arricchita dei casi relativi a S&P e Fitch.
Ieri dunque è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini,  sotto accusa ci sono le valutazioni sull’Italia fatte a maggio e  a luglio del 2011, in particolare, il 20 maggio venne divulgato in un report l’ avvenuto «taglio dell’ outlook del debito sovrano dell’ Italia da stabile a negativo questa valutazione venne puntualmente smentita dall’ allora ministro Giulio Tremonti, ma il report ebbe l’effetto di causare perdite di titoli azionari, obbligazioni e titoli di Stato italiani.,il’ 1 luglio, invece, i giudizi negativi di Standard & Poor’ s riguardarono persino la manovra finanziaria presentata in Consiglio dei ministri da Tremonti, quando il testo della stessa spiegò la procura nell’ atto di esibizione di documenti notificato durante alcuni sequestri  non era ancora ufficiale e definitivo, determinando ulteriori turbolenze sul mercato dei titoli e sulle aste dei titoli di Stato, risale, invece, al 13 gennaio scorso il declassamento dell’ Italia da A a BBB+, ritenuto «incongruo e incoerente  come scrisse il pm nel decreto di perquisizione e sequestro della sede di S&P effettuata a gennaio da una molteplicità di autorevoli soggetti istituzionali.