tanto per esserci

Un altro caso di cambio fornitore, condannata Enel


I contratti non richiesti sono al primo posto fra le criticità dei cittadini , nel mercato dell’energia elettrica e del gas, ha evidenziato un primo bilancio del progetto “Energia: diritti a viva voce”. Con essi i passaggi, non autorizzati, dal mercato di maggior tutela a quello libero. Un nuovo caso, seguito dalla dichiarazione della nullità del contratto da parte del Giudice di Pace, riguarda la fornitura di energia elettrica e il passaggio  “forzoso” dal mercato di maggior tutela a quello libero per una coppia di Bitonto.Il Giudice di Pace di Bitonto, ha dato ragione a una coppia di consumatori che, senza aver mai espresso né per iscritto né verbalmente la volontà di cambiare fornitore, si erano ritrovati ad essere clienti non più di Enel Servizio Elettrico – Maggior tutela, ma di Enel Energia – Mercato Libero. Il giudice ha dichiarato integralmente nullo il nuovo contratto di fornitura a cui Enel aveva dato arbitrariamente esecuzione, contro la volontà dei due clienti e ha condannato inoltre la condotta arbitraria e illegittima della Società che aveva tempestato i clienti con solleciti di pagamento, contenenti la continua minaccia di adozione di provvedimenti sanzionatori,nonostante il tentativo da parte della coppia di esercitare il diritto di ripensamento.Spiega l’avv. Alessandra Taccogna di Confconsumatori Bari, che ha difeso in giudizio i consumatori: “Il contratto originario era stato intestato alla moglie mentre il nuovo contratto con Enel Energia – Mercato Libero era stato intestato al marito, senza richiedere il recesso formale da parte della moglie e senza produrre alcuna prova della volontà da parte dei clienti di cambiare fornitore. Alla luce di tutte queste irregolarità il Giudice, oltre a dichiarare nullo il nuovo contratto e ad ordinare l’immediata cessazione dei solleciti, ha anche condannato la Società all’integrale pagamento delle spese legali, nel rispetto del principio di soccombenza”.