tanto per esserci

Terremoto, dalle macerie facciamo fiorire una speranza


Dopo che il precedente governo manifestando tutta la sua immensa incapacità e dopo che le opposizioni,  hanno voluto ancora una volta manifestare la loro, abbiamo avuto un governo “tecnico”, molti, e io fra questi sperava,  in una svolta in senso positivo,  da questo nuovo insediamento, purtroppo nella realtà dei fatti è  accaduto l’esatto contrario,  e proprio come il primo governo forte dei continui sondaggi che  lo davano sempre al primo posto rimaneva del tutto cieco,  (anche per  palese  malafede)  ai veri problemi dell’ Italia, continuando un implacabile  opera di disgregazione, non solo morale offerta indegnamente dal presidente del consiglio,  ma anche distruttiva del tessuto economico e sociale del ceto medio, che  come ben si sa da ogni parte del mondo ( trane che in italia) è la vera linfa di ogni nazione,  tutto questo mentre i partiti di opposizione,  giocando continuamente alle varie primarie, erano troppo presi dalle loro continue lotte intestine, che poco spazio davano ad impegno costruttivo di quel tessuto sociale da molti troppi anni martoriato e lacerato,  allo stesso modo il governo dei tecnici, a loro volta presi dallo spirito di onnipotenza, e insensibili ai problemi reali del nostro paese, in accordo continuo con le classi dirigent, sia pubbliche che private  (anch’esse una   vergogna di questo paese ), ha proseguito l’opera di demolizione economica,  in questo  clima di continuo ed inarrestabile degrado, vorrei sperare una cosa, vorrei che finalmente per una sorta di illuminazione quasi “Divina”,si rendessero conto che il proseguire con una politica, da loro definita di rigore, ma che nella vera realtà dei fatti, altro non è che una continua stangata, su un popolo ormai in ginocchio, e un continuo allargarsi delle “forbici” fra chi troppo ha guadagnato, in questi periodi di oscurantismo morale ed economico, pur mai pagando nemmeno il dovuto, e chi invece viene continuamente martoriato da una miriade di balzelli,  non ultimo l ‘amumento della benzina e fra non molto dell’iva.Vorrei  che per questa illuminazione quasi “Divina", già da ora  dopo che  il devastante e continuo terremoto  ha  preso tante troppe vite,    distrutto,  devastato   case,  chiese,  luoghi di aggregazione e disintegrato l’economia,  vorrei che   ” i tanti troppi tecnici”  sapessero imporsi in Europa e decidessero non domani, perche il domani sarà troppo tardi,  di  uscire da quel patto di “stabilità”  che sta letteralmente strangolando  ciò che è rimasto della nostra economia, e  che tutte le risorse possibili  fossero impegnate per la ricostruzione di quelle terre e di questa Italia,    vorrei che quelle nazioni,che ritenessero di opporsi, per  vergognosi interessi,sparissero completamente da quest’Europa, perché questa è un Europa, che ora non appartiene ad una civiltà degna di essere  definita tale.