tanto per esserci

Carburanti, prezzi ancora in salita


  Al sesto weekend di sconti estivi,  i prezzi dei carburanti continuano a salire spinti anche dagli aumenti delle quotazioni internazionali: il diesel tocca 669 euro per mille litri, il livello più alto dal 5 aprile, (quando il prezzo medio alla pompa era di 1,783 euro/litro, oggi a 1,752); la benzina è salita a 611 euro per mille litri, record dal 3 maggio (quando il prezzo medio alla pompa era di 1,890 euro/litro, oggi a 1,847). Oggi ritoccano i listini Esso (+1 cent su benzina e diesel), Shell (+0,5 cent su benzina e +0,7 su diesel), TotalErg (+0,7 su benzina e +0,6 cent su diesel), Q8 (+0,9 su diesel), Tamoil (+1 cent su diesel).Intanto continua la mobilitazione dei gestori delle pompe di benzina che qualche giorno fa hanno annunciato lo sciopero di 3 giorni per il primo weekend di agosto. “Fra i motivi che hanno spinto alla mobilitazione i gestori c’è la strana politica delle compagnie petrolifere, che danno con una mano e tolgono con l’altra – ha spiegato Martino Landi, presidente di Faib-Confesercenti – Durante il weekend offrono sconti, chiedendo il contributo sul margine dei gestori, e nel corso della settimana alzano i prezzi, annullando di fatto i benefici per i consumatori”.“Anche questa settimana sulla rete dei carburanti nazionale abbiamo assistito a una raffica di rincari, tre consecutivi: Eni ha aumentato i listini mercoledì, martedì e giovedì, e le altre compagnie si sono adeguate. Si tratta di una beffa nei confronti dei consumatori – continua Landi – alla quale noi gestori non abbiamo intenzione di partecipare. Quello che vogliamo sono sconti generalizzati, su tutta la rete – autostrade comprese – e tutti i giorni della settimana. Il Garante degli scioperi e il sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico Claudio De Vincenti, che hanno convocato tavoli con noi rispettivamente per il 23 e il 24 luglio, tengano ben presente anche questo”.I gestori lanciano questo messaggio chiaro al tentativo di far rientrare la loro protesta. Alla commissione di garanzia i rappresentanti dei benzinai esporranno le motivazioni che hanno portato alla mobilitazione della categoria articolata su 3 fronti: informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, sospensione dei pagamenti con moneta elettronica, chiusura degli impianti. In una nota le associazioni assicurano che la minaccia di sciopero su tutta la rete -in assenza di adeguate garanzie governative -sarà articolata garantendo i servizi minimi essenziali richiesti dalla legge.