tanto per esserci

grano sul filo del rasoio


Venerdì pomeriggio è stato firmato un primo accordo per sbloccare circa 20 milioni di tonnellate di grano ferme nei porti dell’Ucraina da mesi dopo l’invasione russa. L’accordo è stato raggiunto grazie alla mediazione del governo turco, che da settimane sta cercando di far dialogare le due parti. Due delegazioni di Ucraina e Russia sono andate a Istanbul, in Turchia, per incontrare separatamente una delegazione del governo turco e firmare l’accordo, alla presenza del segretario generale dell’ONU António Guterres e del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Russia e Ucraina non hanno firmato assieme, né hanno firmato lo stesso documento. Nel corso di una breve cerimonia, i rappresentanti dei due paesi hanno firmato separatamente due documenti «speculari» in cui l’altro firmatario era la Turchia, che ha fatto da garante dell’accordo, ma non hanno firmato tra di loro. Questo peculiare sistema è uno dei primi segnali che l’accordo, benché sia ovviamente uno sviluppo positivo, debba per ora essere valutato con estrema cautela: le due parti non si fidano l’una dell’altra, e potrebbe bastare pochissimo per farlo saltare.