tanto per esserci

ZELENSKY SU ZAPORIZHZHIA


Non è vero che la Russia ha minato il sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Dunque non si prepara a farla saltare. Lo dice l’Iaea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica che fa capo all’Onu. L’agenzia smentisce così le affermazioni del capo dei servizi segreti dell’Ucraina, Budanov. Le parole di Budanov, tuttavia, hanno fatto il giro dei grandi media italiani ed internazionali. La smentita dell’Iaea, no.In Ucraina, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è vicinissima alla linea del fronte. La Russia la occupa dal marzo 2022, cioè dall’inizio della guerra. Produce energie elettrica destinata alle regioni dell’Ucraina che la Russia ormai controlla.In seguito al crollo della diga idroelettrica di Kachovskaja, avvenuto all’inizio di questo mese di giugno 2023, si è abbassato notevolmente il livello del bacino dal quale Zaporizhzhia attinge l’acqua di raffreddamento. Senza costante raffreddamento, una centrale nucleare esplode. È il motivo per il quale l’Iaea segue costantemente la situazione con suoi uomini sul posto.Martedì 20 giugno 2023, il capo dell’intelligence ucraina Budanov è comparso in tv dopo essere sparito dalla circolazione per molto giorni. Ha parlato dell’eventualità che i russi provochino un incidente nucleare a Zaporizhzhia. Ci sarebbero – bisogna aggiungere – ripercussioni enormi e gravissime sull’intera Europa.Le affermazioni salienti di Budanov, in traduzione: “Ma la cosa peggiore è che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata ulteriormente minata anche in questo periodo. È stato minato l’impianto di raffreddamento. Se lo fanno saltare e lo disattivano, è molto probabile che ci siano problemi significativi”.Ci sarebbero eccome. Però all’Iaea non risulta affatto che sia accaduto ciò di cui Budanov ha parlato. Lo afferma il comunicato stampa che la stessa Iaea ha diffuso il giorno successivo, cioè mercoledì 21 giugno. È  dedicato soprattutto alla disponibilità di acqua per il raffreddamento: una situazione sostanzialmente definita difficile ma gestibile.Ecco, in traduzione, il passo saliente dalle parole del direttore generale dell’Iaea, Rafael Grossi, diffuse tramite un comunicato stampa: “L’Iaea è a conoscenza di segnalazioni di mine collocate vicino al bacino di raffreddamento. Durante la visita del direttore generale non sono state osservate mine nel sito, compreso il bacino di raffreddamento”.E ancora: “L’Iaea è a conoscenza di precedenti posizionamenti di mine al di fuori del perimetro dell’impianto […] e anche in particolari punti all’interno. Il personale di sicurezza dell’impianto ha spiegato che sono a scopo difensivo”. Praticamente, la Russia ha creato campi minati per impedire all’Ucraina di riprendere Zaporizhzhia.Dice inoltre Grossi: “La nostra valutazione  […] è stata che, anche se la presenza di qualsiasi ordigno esplosivo non è in linea con gli standard di sicurezza, le principali funzioni di sicurezza dell’impianto non sarebbero state significativamente compromesse”.Sono parole importanti, queste ultime. A proposito di Zaporizhzhia, l’Iaea e Grossi non hanno mai difeso la Russia. Ad occupazione russa avvenuta, la centrale nucleare si è trovata sotto le bombe, con conseguente e concreto rischio di incidente e di fallout radioattivo. I media occidentali dicevano che era la Russia a bombardare. Tuttavia, era assolutamente inverosimile che la Russia si bombardasse da sé, mettendo a rischio innanzitutto i suoi uomini presenti dentro l’impianto. In questi frangenti, l’Iaea ha ispezionato la centrale nucleare e ha elencato i danni. Ha assistito addirittura a un bombardamento, ma non ha mai detto chi tirava le bombe.In un contesto del genere, era facile per l’Iaea limitarsi a dire solo mezza verità: cioè che attorno a Zaporizhzhia ci sono delle mine. Invece ha detto anche l’altra mezza verità: le mine non sono nell’impianto di raffreddamento e, sebbene la loro presenza non sia certo auspicabile, non risulta che esse mettano in pericolo la sicurezza.Dunque, i russi non si sono messi in condizione di far saltare Zaporizhzhia. Eppure, l’Ucraina continua a insistere: la Russia ha proprio questa idea! Il presidente Zelensky l’ha ribadito via Twitter anche giovedì 22 giugno. Secondo lui, la Russia si sta preparando ad inscenare un attacco terroristico all’impianto, con conseguente fallout radioattivo.Ovvero, secondo Zelensky la Russia vorrebbe effettuare un attentato contro un impianto che essa occupa, al cui interno ha i suoi uomini e che dà energia elettrica ai territori che essa controlla. Non fa una piega…Se la centrale nucleare saltasse in aria, semmai sarebbe l’Ucraina a trarne vantaggio. Accusando la Russia di aver provocato una tragedia del genere, spingerebbe l’Occidente ad intervenire al suo fianco: anche in altre sue azioni si può intravvedere la ricerca dell’escalation.Tuttavia, la Russia non ha minato l’impianto di raffreddamento di Zaporizhzhia, dice l’agenzia internazionale per l’energia atomica. Dunque, se si verificherà un’esplosione, potremo facilmente indovinare chi è stato, sempre se sopravviveremo naturalmente.