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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici invece pur vedendo allo stesso modo i tuoi errori... ti lusingheranno sempre
Messaggi di Settembre 2023
Post n°1240 pubblicato il 30 Settembre 2023 da acer.250
Intelligenza artificiale, l’incredibile storia di un’operatrice che addestra chatbot A Irina, che ha bisogno di soldi, i compagni di corso hanno raccontato che si può sbarcare il lunario insegnando all’intelligenza artificiale a scrivere e ragionare meglio. Irina Teveleva è nata a Mosca ma è emigrata negli Stati Uniti, dove frequenta un Master universitario di scrittura creativa. Trova dunque lavoro in una di queste aziende che addestrano le proprie chatbot a sembrare umane. E qui accade l’impensabile. A raccontare questa storia è lei stessa in un articolo pubblicato sul magazine 183 del The Economist. Una storia così particolare da aver convinto Cecilia Sala a riprenderla nel suo podcast “Stories” per Choramedia. Il titolo della puntata è emblematico: “Dovevo educare un’AI, sono diventata una macchina”. Irina, infatti, deve insegnare a Annie una chat bot che si occupa di case e aiuta a confrontare i prezzi degli affitti a rispondere bene e a gestire situazioni complicate, in modo che non sia più necessario l’intervento degli agenti immobiliari in carne e ossa, inizialmente il lavoro sembra andare bene. Racconta Cecilia Sala: “Irina Teveleva lavora 5 ore al giorno e la paga è buona. Quando però l’azienda che gestisce Annie viene venduta, le cose iniziano a cambiare: le ore di lavoro aumentano e l’azienda decide di punire chi non risponde entro due minuti alle domande dei clienti. Irina inizia a notare che il suo modo di organizzare i pensieri sta diventando sempre più meccanico e anche se in teoria avrebbe del tempo libero per scrivere, ha sempre meno idee: sta perdendo la vena creativa, non riesce a concentrarsi e i suoi pensieri assomigliano sempre più a quelli di un automa” Irina perde tutto, perde la voglia di vivere, il tempo libero, la sua amata scrittura. Perché interagisce sempre e solo con Annie, la rende sempre più precisa, più puntuale, più umana. Doveva educare lei la macchina dell’intelligenza artificiale, finisce Irina Teveleva stessa per essere la macchina. “Gestire Annie ha creato una sorta di transfert”, racconta la ragazza. Al di fuori del suo turno ha difficoltà a concentrarsi, diventa arida, schematica e, soprattutto, aveva cominciato in modo meno raffinato, cioè a parlare come Annie. Alla fine, si è ritrovata a usava le risposte da chatbot anche nella vita di tutti i giorni, parlando con sua madre, con sua sorella, con i suoi amici. E a ripete continuamente, proprio come Annie, la frase “fammi sapere se funziona”. Questa storia ci dice molto dell’intelligenza artificiale, del presente e del futuro che è già qui. Al di là e al di qua della macchina. Lo vogliamo veramente?
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Post n°1239 pubblicato il 23 Settembre 2023 da acer.250
Come disinstallare IT Alert. Un sistema che continua a far discutere e che ha scatenato polemiche a non finire in rete. Con alcuni utenti che hanno rabbiosamente denunciato di essere “spiati” a propria insaputa attraverso il telefonino. Di cosa stiamo parlando? Di IT-Alert, app che è stata sperimentata già in diverse regioni. Una sorta di meccanismo di “allarme pubblico” che, come spiegato dalla Protezione Civile, funziona così: “Su tutti i telefonini presenti sull’isola arriverà una notifica di avviso, accompagnata da un suono ben riconoscibile e differente dalle classiche suonerie“. Non tutti, però, hanno gradito questa novità, con particolare timore per eventuali violazioni della privacy. Il sistema IT-Alert è programmato per attivarsi “in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti”. Quando il sistema sarà operativo, quindi, sarà impiegato per tipologie di rischio ben definite nel campo della protezione civile: il crollo di una diga, un terremoto, un maremoto, un incidente in una struttura nucleare e via dicendo.
In questa fase di sperimentazione sarà il Dipartimento della Protezione Civile, incaricato anche della gestione dei messaggi test, a gestire il sistema. Progressivamente poi tutte le componenti del Servizio nazionale ne acquisiranno gli accessi. A far discutere è il fatto che, per le notifiche, non è necessario scaricare alcuna app: qualsiasi dispositivo connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile potrà ricevere il messaggio, grazie alla tecnologia cell-broadcast La partecipazione al test, sebbene passiva, non è facoltativa. È infatti possibile disattivare It-Alert entrando nel sottomenù “notifiche” del proprio telefonino (avvisi di emergenza wireless - notifiche) e disattivando la possibilità di ricevere avvisi di emergenza dal programma, spostando su “off” l’apposita barra. In rete, tanti utenti si sono chiesti se il sistema non sia in realtà un modo per analizzare la posizione e le attività dei singoli cittadini.
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Post n°1238 pubblicato il 23 Settembre 2023 da acer.250
Tante persone hanno ricevuto in questi giorni i messaggi del nuovo servizio IT-Alert, nato per allertare la popolazione in caso di calamità naturali o emergenze di varia natura e attualmente in fase di test. In alcune Regioni d’Italia, i primi sms sono già stati inoltrati in automatico su tutti i telefonini e non richiedono nessun tipo di azione da parte di chi li riceve. Si tratta di una sperimentazione, che all’atto pratico consiste nel ricevere il seguente testo: “IT-Alert è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Non mancano, però, alcuni elementi di preoccupazione, che hanno spinto le autorità a lanciare già un allarme rivolto agli italiani. Di cosa stiamo parlando? Presto detto Gli esperti di cybersecurity hanno infatti lanciato un avvertimento: “Fate attenzione alle truffe degli hacker”. Secondo gli esperti, infatti, l’occasione potrebbe essere molto ghiotta per i pirati informatici, che potrebbero cogliere l’occasione per iniziare a inviare a loro volta una cascata di messaggi con link che finirebbero per rubare dati preziosi o installare virus Come sottolineato dal Resto del Carlino, la situazione sembra infatti davvero ideale per delle potenziali truffe informatiche. Bene, dunque, ribadire ancora una volta come i messaggi inviati dal governo o dalla protezione civile non richiedono affatto risposte, click o condivisione di informazioni personali. Alcune truffe sarebbero già state segnalate in queste ore. Si tratta di sms che, fingendosi un’esercitazione di IT-Alert, richiede l’invio di risposte dopo l’arrivo della notifica o fantomatici siti dove caricare i propri dati. Il consiglio è sempre ignorare questo tipo di messaggio e cancellarlo il prima possibile dal proprio telefono. Buona giornata a tutti |
Inviato da: acer.250
il 01/04/2024 alle 21:42
Inviato da: Cherrysl
il 22/11/2023 alle 12:08
Inviato da: acer.250
il 05/11/2023 alle 17:40
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il 04/11/2023 alle 14:58
Inviato da: acer.250
il 20/08/2023 alle 14:27