la partita

che peccato


"Gradatamente l'enigma concreto che mi occupava m'inquietò meno che l'enigma generale di una sentenza scritta da un dio. Quale tipo di sentenza - mi chiesi - costruirà una mente assoluta ? Considerai che anche nei linguaggi umani non c'è proposizione che non implichi l'universo intero"Perdonami signore perchè ho peccato, no, non intendio certo il peccato veniale di  trasgredire  quelli che taluni chiamano i comandamenti, e neppure ho commesso peccato mortale  ferendo un fratello, un fratello nel viaggio, ma ho peccato stupidamente, ho scordato che " dire 'la tigre' è dire le tigri che la generarorono, i cervi e le testuggini che divoirò, il pascolo di cui si alimentarono i cervi, la terra che fu madre del pascolo, il cielo che dette alla luce la terra" Ho peccato di stupidità e superbia e cecità. Ho pensato che ogni cossa fosse  a sè e non una semplice parte del tutto. Perdonami per quel che ho pensato e perdonami perchè ancora adesso, questo pensiero non vuole scendere appieno nel  mio cuore.