Al Franchi un 2-2 emozionante e combattutoIeri sera, non appena tornato a casa dallo stadio, ho baciato il mio abbonamento. Mi sembrava doveroso farlo, non solo per lo spettacolo che ha regalato la partita al Franchi, ma anche per il preannunciarsi di un campionato (almeno da quello che ho visto finora) spettacolare ed emozionante. Proprio così, con la partita di ieri mi sono lucidato gli occhi; una Fiorentina tutto cuore, che avrebbe meritato anche di più, ha scalpito una grande prestazione contro una Roma che ha dato del filo da torcere, contate le assenze di Totti e Cassetti. Non è comunque sul risultato che voglio elogiare i Viola, ma sul grande gioco prodotto; anche se non è bastato per i tre punti, farei la doppia firma per vedere una Fiorentina così. Quattro reti spettacolari, aperte da un cucchiaio di Mancini seguito da un colpo da rapace in area di Gamberini, poi una diagonale in perfetto stile All Blacks finalizzata da Giuly seguita da un rigore alla cucchiaio dell'Imperatore di Firenze, Adrian Mutu. I viola sono riusciti a mettere sotto più volte la Roma, in modo corale e a tratti prepotente. Un elogio particolare va anche a Mister Prando, che in settimana era stato addirittura criticato per il pareggio di Groningen (roba da ricerci su), il quale ieri ha intuito il livello del gioco avversario e ha impostato la squadra con un baricentro alto. L'unico settore meno brillante, diciamo, è stata la difesa, che ha sofferto un pò la velocità e l'alta frequenza dei giallorossi, mentre in attacco ci siamo trovanti di fronte a uno straordinario e più che mai fenomenale Mutu, ormai è inutile scriverlo, accompagnato dall'utilità di Vieri, che ha procurato il rigore del pareggio, e da un Pazzini molto costruttore e poco concludente (sembra si sia eclissato l'attaccante che era in lui), chiaro che la fiducia verso il pupillo Viola c'è sempre, ma è anche normale richiedere qualcosa di più dalle sue prestazioni. Ora non è comunque tempo di calcoli, bisogna essere soddisfatti per la grande prova di ieri, ma occorre calcolare l'insidiosa trasferta a Livorno, campo in cui la Fiorentina ha sempre fatto fatica a raccogliere punti, contro una squadra più che mai in cerca di riscatto e vittorie.
UNA FIORENTINA CON GLI ATTRIBUTI
Al Franchi un 2-2 emozionante e combattutoIeri sera, non appena tornato a casa dallo stadio, ho baciato il mio abbonamento. Mi sembrava doveroso farlo, non solo per lo spettacolo che ha regalato la partita al Franchi, ma anche per il preannunciarsi di un campionato (almeno da quello che ho visto finora) spettacolare ed emozionante. Proprio così, con la partita di ieri mi sono lucidato gli occhi; una Fiorentina tutto cuore, che avrebbe meritato anche di più, ha scalpito una grande prestazione contro una Roma che ha dato del filo da torcere, contate le assenze di Totti e Cassetti. Non è comunque sul risultato che voglio elogiare i Viola, ma sul grande gioco prodotto; anche se non è bastato per i tre punti, farei la doppia firma per vedere una Fiorentina così. Quattro reti spettacolari, aperte da un cucchiaio di Mancini seguito da un colpo da rapace in area di Gamberini, poi una diagonale in perfetto stile All Blacks finalizzata da Giuly seguita da un rigore alla cucchiaio dell'Imperatore di Firenze, Adrian Mutu. I viola sono riusciti a mettere sotto più volte la Roma, in modo corale e a tratti prepotente. Un elogio particolare va anche a Mister Prando, che in settimana era stato addirittura criticato per il pareggio di Groningen (roba da ricerci su), il quale ieri ha intuito il livello del gioco avversario e ha impostato la squadra con un baricentro alto. L'unico settore meno brillante, diciamo, è stata la difesa, che ha sofferto un pò la velocità e l'alta frequenza dei giallorossi, mentre in attacco ci siamo trovanti di fronte a uno straordinario e più che mai fenomenale Mutu, ormai è inutile scriverlo, accompagnato dall'utilità di Vieri, che ha procurato il rigore del pareggio, e da un Pazzini molto costruttore e poco concludente (sembra si sia eclissato l'attaccante che era in lui), chiaro che la fiducia verso il pupillo Viola c'è sempre, ma è anche normale richiedere qualcosa di più dalle sue prestazioni. Ora non è comunque tempo di calcoli, bisogna essere soddisfatti per la grande prova di ieri, ma occorre calcolare l'insidiosa trasferta a Livorno, campo in cui la Fiorentina ha sempre fatto fatica a raccogliere punti, contro una squadra più che mai in cerca di riscatto e vittorie.