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Post n°41 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da SL_y
Non capiva cosa accadesse ogni qualvolta si trovava di fronte a Marcella, la ragazza dell'agenzia dove andava a prendere i biglietti ogni qualvolta gli occorresse di partire. Tra lui e Marcella non c'era lo spazio, l'aria, ma qualcosa che diventava spesso, saturo, qualcosa che vibrava, pulsava, qualcosa che aveva consistenza. Come un campo elettrico, o un campo magnetico, comunque un qualcosa attraversato da linee di tensione, di emozioni, di attrazioni. A lungo non aveva dato peso alla cosa, stupendosi che tale campo si attivasse ogni qualvolta c'era questo incontro. Prima di fare qualsiasi cosa, a lungo si interrogo' sull'opportunita' e sulla sensatezza: ma non ci si sottrae poi cosi facilmente a qualcosa che pulsa e ci chiama. Ma come avrebbe potuto fare? Telefonarle, "Pronto sono quel signore che...": la cosa lo imbarazzava, e gli sembrava che non lo portasse da nessuna parte. Mandarle dei fiori in agenzia? Ma a nome di chi? E cosa avrebbe prodotto? Aspettarla alla chiusura, di sera o a mezzogiorno:ma si sentiva rituffare in un passato troppo lontano-quando si aspettavano le ragazze all'uscita da scuola- per poterlo disseppellire. Spero' nel destino, e non ci volle molto tempo prima che questo intervenisse, in un modo inaspettato: ma in quale modo?
Non lo sapremo mai perche' a quel punto la narrazione si interruppe, ma nessuno ci vieta di fare delle supposizioni: forse il protagonista muore e si interrompe cosi la storia promessa; forse la ragazza, che a sua volta si era interessata a lui, trova il modo di entrare in contatto; forse lei ha il coraggio di avviare un approccio in modo inaspettato; ma in quale modo? Forse questo e' solo un racconto, e non una cronaca di un fatto avvenuto, e niente vieterebbe un brusco salto di genere, dalla fantascienza, al giallo, al noir...ma no.. ma no... come si fa a contattare Marcella senza rifugiarsi nel letterario e nell'assurdo, e senza consolarsi con l'idea di aver scritto un racconto magari originale....ecco... miracolo, la narrazione riprende...... Il destino non aveva ancora saputo dare segno si se', pago della digressione, si paleso': quale modo piu' inaspettato di dare a Marcella questo racconto chiuso in una busta....spedirlo magari per posta all'agenzia di viaggi....all'attenzione della Sig.na Marcella....e un numero di telefono in basso, al quale - se non teme la delusione - farsi chiamare... o meglio un fermo posta. Sono passato gli anni, vado sempre a comprare i biglietti all'agenzia. Incontro Marcella, il clima e le emozioni sono sempre gli stessi... Una volta o l'altra avro' il coraggio di comprare il francobollo. |
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