Lasciarandare

Post n. 1


Grumi di nubi sulla mia testa, ad annunciare un tentativo di pioggia. Le rondini sono nei loro nidi, sotto ai tetti, le sento emettere piccoli suoni, come ninne nanna. Alcuni passeri saltellano ancora tra ringhiere e tegole, in cerca forse di qualche insetto. Aria fresca. Si lamentano tutti di questa estate un po' alternativa, a me invece piace. Mi piace la sorpresa al mattino, aprire le finestre e non sapere se troverò sole o nuvole, un po' come quando ero piccola e del tempo si parlava solo per rompere il ghiaccio in ascensore con i vicini, non come ora in cui quotidiani, web, tv, pullulano di notizie ansiogene sulle prossime calamità. E' pur vero che il clima è cambiato, ma la responsabilità è di ognuno di noi. Quindi? Che vogliamo fare?Sto divagando. Riprendo il filo.L'aria è fresca, dicevo, mi piace sentirla mentre mi accarezza la pelle, adesso, mentre sono seduta sul terrazzo per scrivere. Mi piace questo attenuarsi serale dei rumori delle auto, le luci gialle delle strade, mi acquieta.Come se in questo momento della giornata non avessi bisogno più di nulla; improvvisamente l'ufficio, gli autobus, il chiasso, i colleghi un po' isterici, sono un ricordo lontano.Ho sempre avuto questa capacità di chiudere la porta del lavoro quando sono a casa, l'ho scelto. La mia vita è fuori. E' all'aperto. E' qui, in questo esatto momento.Ho letto diversi blog, prima di decidere di aprirne uno anche io, non so bene di cosa avrò voglia di parlare, mi son detta: iniziamo.E cacciamo via la malinconia o lasciamo che affiori, nascosta com è dietro i sorrisi che dispenso ogni giorno al mondo.