la Luna

Pablo Neruda......


Perché tu mi odale mie parolea volte si assottiglianocome le orme dei gabbiani sulle spiagge.Collana, sonaglio ebbroper le tue mani dolci come l’uva.E le vedo lontane le mie parole.Più che mie esse son tue.Si arrampicano sul mio vecchio dolore come l’edera.Si arrampicano così sulle pareti umide.Sei tu la colpevole di questo gioco sanguinoso.Esse fuggono dal mio rifugio oscuro.Tu riempi tutto, tutto.Prima di te popolarono la solitudine che occupi,e sono abituate più di te alla mia tristezza.Ora voglio che dicano ciò che voglio dirti.Perché tu oda come voglio che m’oda.Il vento dell’angoscia ancora le trascina.Uragani di sogni a volte ancora le abbattono.Senti altre voci nella mia voce addolorata.Pianto di vecchie bocche, sangue di vecchie suppliche.Amami, compagna. Non abbandonare. Seguimi.Seguimi, compagna, in quest’onda di angoscia.Ma vanno tingendosi del tuo amore le mie parole.Tu occupi tutto, tutto.Ne farò di tutte una collana infinitaper le tue mani bianche, dolci come l’uva.“Venti poesie d’amore e una canzone disperata”  * Pablo Neruda