il bagnasciuga

Still alive


Se me lo avessero detto non ci avrei creduto: io che vado in crisi per l'età!Talmente in crisi che da gennaio sono ritornati i pianti irrefrenabili, la fame nervosa ed il rifiuto di raccontare a me stessa come sto e quello che faccio. Perchè quando sto così è più quello che non faccio che quello che faccio e ricomincio a rimandare le cose alle calende greche e scappo invece di affrontare la vita. Purtroppo  mi succede ciclicamente ma di solito so riconoscere le prime avvisaglie e combatto finchè non riprendo il controllo del mio "lato oscuro". Stavolta è stato diverso perchè tutto è iniziato con un falso problema: gli anni che avrei compiuto a marzo. Per me l'età non è mai stata un problema, mi sono sempre sentita uguale a quella del giorno prima, dell'anno prima, uguale a me stessa. Mi sono sorpresa quindi quando ho iniziato a pensarmi come una anziana signora sul viale del tramonto, con poco tempo ancora per fare le millemila cose che ancora devo e voglio fare. Ho iniziato a pensare che non valeva più la pena combattere per quello in cui credo, che se avessi piantato un albero non ne avrei mangiato i frutti, per farla corta mi sono mentalmente messa dentro la fossa ad aspettare il momento. E non è servito a niente compierli questi maledetti sessanta anni e scoprire il giorno dopo che non era cambiato assolutamente niente e soprattutto che non ero cambiata io! Lasciarsi andare è un cane che si morde la coda: più mi trascuro più sono insoddisfatta di come sono e più non mi piaccio fisicamente e mentalmente, più non mi prendo cura di me stessa.                             
Ma ora basta, da qualche parte devo cominciare per uscire fuori da questo stato d'animo e allora comincio da qui, da questo blog che scrivo più per me stessa che perchè sia letto e dai blog di quelle due o tre splendide persone di cui non mi sono più curata di sapere niente chiusa come sono stata dentro il mio sepolcro.