il bagnasciuga

Mi sono presa una vacanza


In realtà sono stata così impegnata e stanca che non ho più trovato il tempo per passare di qui e nei blog che di solito leggo.Sfinita dal gran caldo che non ha risparmiato nemmeno la città in cui vivo di cui dicono che ci siano "dieci mesi di freddo e due di fresco".Esasperata dalle zanzare.
Quest'anno il Comune ha deciso per una disinfestazione larvale. Già quella che facevano di solito spruzzando insetticida lungo le strade era poco efficace a causa dei tanti giardini ed aree verdi incluse e non raggiungibili se non dall'alto. Questa novità, che qualcuno dice sia solo un modo per camuffare il fatto di non aver fatto niente, è ancor meno efficace e così anche uscire a stendere i panni richiede una preparazione accurata. Braccialetti alla citronella ai polsi e alle caviglie, pantaloni lunghi e braccia, collo e orecchie spruzzati di repellente.Per non rinunciare del tutto alle cene in giardino che tanto amo dobbiamo circondare il tavolo di candele alla citronella e disporre strategicamente le lampade a luce azzurra.E quando dopo aver faticosamente preso sonno vieni svegliata alle tre del mattino dal Zzzzzzz della zanzara che ti ringrazia per averle fornito un litro del tuo sangue prelevato dall'unico braccio rimasto fuori dal lenzuolo, sai che sarà una lunga giornata.Le mie giornate estive sono state davvero lunghe tra le grandi pulizie, che il peggiorare delle mie allergie alla polvere e al pelo delle gatte ha reso quotidiane, e la presenza dei nipotini che la chiusura delle scuole ha reso più frequente.Quando poi ci sono loro spesso finisce che si fermano a pranzo o a cena insieme ai genitori. Non è mai stato un problema aggiungere un piatto a tavola, sono abituata a cucinare per molti e sono contenta di avere con  me figli e nipoti. Ed è così che, visto che gli ultimi pranzi di famiglia non hanno dato il via alle consuete liti e temendo future restrizioni e limitazioni a causa della pandemia, ci siamo ritrovati diverse volte tutti insieme a tavola.
La novità di questa estate è stato il debito di matematica da recuperare per Principino.Terminato il brevissimo corso di recupero organizzato dalla scuola, quattordici ore per recuperare il programma di un intero anno scolastico, tre mattine a settimana si sono riempite di numeri, radici quadrate, equazioni e disequazioni, parabole, sistemi e problemi di tutti i generi. A casa mia, on line quando dopo un matrimonio si  sono ritrovati tutti con febbre e tosse, a casa di mia figlia quando loro erano a Rimini per le gare di danza sportiva.Mentre i genitori, diventati campioni italiani, hanno ripreso ad allenarsi per il passaggio di categoria io e Principino ci alleniamo a controllare l'ansia e costruire una traballante palafitta matematica sufficiente a fargli superare l'esame. Principino sta scoprendo ora che la matematica non è poi così male, che non è vero che "Tanto io non ci capirò mai niente", che cinque anni di elementari, tre di medie e due di superiori non li puoi recuperare in due mesi e che vale più una buona strategia che una memoria di ferro.Ho più ansia di quella che avrei se fossi io a dover fare l'esame.