Come al solito, ho un diavolo per capello. E non è che ne abbia pochi.
Allora, io sono una tesista, come ben sapete, e sono proprio in QUEL periodo del mese. Onestamente, non riesco a immaginare combinazione di fattori peggiore di questa. Ho cominciato a parlare a sproposito senza pensare alle conseguenze delle mie azioni. Con i miei, in copisteria, col mio ragazzo. Non importa chi mi trovi davanti: se tu respiri la mia aria in questo periodo, mi sale l'istinto di strangolarti.
Ho chiesto al mio ragazzo di portarmi dal Mc Donald's. Siccome non volevo farlo aspettare troppo, non mi sono truccata e sono uscita direttamente con lo zaino. Tanto, insomma, stavo andando a mangiare un panino. Mi sono guardata intorno: tutte le ragazze intorno a me sembravano uscite dalla Milano Fashion Week. Tutte col rossetto rosso scuro perfetto, il loro shatush del cavolo e i vestiti coordinati con la borsa. Mi sarei mangiata anche loro.
La relatrice mi ha corretto la traduzione, insomma, la fottuta tesi. Ieri. Alle 4 del pomeriggio. Io gliel'avevo mandata a fine agosto, per cui è in ritardo a dir poco clamoroso. In copisteria la odiano tutti. E stanotte sono stata fino alle 3.15 a correggere quelle non so quante pagine che dovrebbero rappresentare i miei 3 anni di studio. Perché i file non si aprivano, poi si sformattavano, insomma l'ho aggiustata 5 volte. Così adesso la odio anche io. Il mio ragazzo avrebbe voluto darmi una mano, ma non è pratico di questa roba e alla fine si è addormentato come un sasso.
Poi oggi ho portato tutta la tesi in copisteria e si è sformattato tutto. Di nuovo. Dopo due caffè ero schizzata come non mai, e la tipa della copisteria, più isterica di me, mi ha chiesto (a ME, tesista sotto ciclo) se potevo chiamare un'altra ragazza della mia università perché si era scordata una pagina. Oh, è tanto una cara ragazza, ci vado molto d'accordo, ma saranno anche un po' problemi tuoi, tizia-copisteria?! Mentre ero al telefono è arrivata pure mia madre a chiedermi una cosa sulle osservazioni linguistiche. Allora non c'ho visto più e ho cominciato a sbraitare, nella via più affollata di Pisa. Beh, pazienza.
Un caffè e un piatto di pasta dopo, sono qui a scrivere per scaricarmi un po'. E no, non funziona, ho ancora voglia di strappare i capelli alla relatrice.
Ah, naturalmene il tempo fa schifo.
Adesso POSSO INCAVOLARMI?!
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