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x Teo Seguito da pag. 7 e segue a p.8 de ilcivennese-bellagino sett-ott 2017

Post n°551 pubblicato il 09 Settembre 2017 da acrilmilanese
 

segue da pag. 7 (Civ-Bellagino) L'obbligo giuridico di ricollocazione che incombe agli Stati membri non termina nel mese di settembre. Le decisioni del Consiglio sulla ricollocazione si applicano a tutte le persone ammissibili che arrivano in Grecia o in Italia fino al 26 settembre 2017, e i richiedenti ammissibili dovranno quindi essere ricollocati anche successivamente. Pertanto è fondamentale che tutti gli Stati membri, in particolare la Polonia, l'Ungheria e la Repubblica ceca e gli Stati che non hanno ancora ricollocato la quota di persone loro assegnata, intensifichino gli sforzi per ricollocare tutti i richiedenti ammissibili. Il programma di reinsediamento dell'UE, adottato nel luglio 2015, dovrebbe essere portato a termine con successo, dato gli Stati membri e gli Stati associati Schengen hanno già reinsediato 17 305 persone delle 22 504 concordate. Finora nel quadro della dichiarazione UE-Turchia sono stati reinsediati in totale 8 834 siriani dalla Turchia nell'UE, compresi i 1 028 nuovi trasferimenti avvenuti dopo l'ultima relazione. In totale, 22 518 persone sono state reinsediate nell'ambito dei due programmi di reinsediamento a livello dell'UE dal loro avvio. Il 4 luglio 2017 la Commissione ha avviato un nuovo sistema di reinsediamento per il 2018, volto a garantire la prosecuzione degli sforzi collettivi dell'UE in materia di reinsediamento fino all'adozione della proposta della Commissione su un quadro dell'UE per il reinsediamento. Gli Stati membri sono invitati a presentare i loro impegni per il 2018 entro il 15 settembre 2017, ponendo in particolare l'accento sul reinsediamento dall'Africa settentrionale e dal Corno d'Africa, continuando nel contempo i reinsediamenti dalla Turchia. La Commissione ha stanziato 377,5 milioni di euro per sostenere il reinsediamento di almeno 37 750 persone (10 000 euro a persona).

Dichiarazione UE-Turchia: ancora risultati concreti

La dichiarazione UE-Turchia continua a produrre risultati concreti e svolge un ruolo chiave nel garantire una gestione efficace dei flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo orientale.

Nonostante un leggero aumento degli arrivi durante l'estate, in linea con le tendenze stagionali osservate per lo stesso periodo nel 2016, il numero di attraversamenti giornalieri dalla Turchia verso le isole greche è rimasto basso dall'ultima relazione del 13 giugno, con una media di 75 arrivi al giorno. Nel complesso, da quando la dichiarazione è diventata operativa gli arrivi sono diminuiti del 97% e si è mantenuto il significativo calo del numero di vite umane perse nel Mar Egeo. Tuttavia sono necessari notevoli sforzi supplementari per ridurre l'arretrato delle domande di asilo e adeguare la capacità delle strutture di pre-trasferimento e trattenimento in Grecia per migliorare i rimpatri. Dalla data della dichiarazione UE-Turchia sono stati rinviati in Turchia in totale 1 896 migranti irregolari. Sono stati realizzati progressi anche in altri settori della dichiarazione, e la Commissione ha accelerato gli sforzi per fornire sostegno finanziario nell'ambito dello strumento per i rifugiati in Turchia. Dei 3 miliardi di euro di finanziamenti stanziati per il periodo 2016-2017 sono già stati firmati contratti per un totale di 1,66 miliardi di euro, e gli esborsi sono saliti a 838 milioni di euro. Il numero di rifugiati vulnerabili sostenuti dalla rete di sicurezza sociale di emergenza è passato rapidamente da 600 000 a 860 000 persone, e dovrebbe attestarsi a 1,3 milioni di rifugiati entro la fine del 2017.

Guardia di frontiera e costiera europea: servono maggiori sforzi per i rimpatri.. segue a pag. 8 (il Civ.-Bellagino)


 
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