acrilmilanese

x Teo Il Civ-Bel-nel T.L. pag.2, 3 e 5


Ciao Teo, grazie x lo stupendo lavoro, se puoi oggi mi pubblichi x cortesia i seg articoli ( e.. se non basta, sopra ti aggiungo un'altro x pag 3, 4 e 7..)Civ-Bellag Triang. L. nov e dic 2016 a pag. 2,3 e 5 le foto te le ho mandate su facebok di Rio Merzario... Gr. b. lav Papa Francesco intervistato da Repubblica rimarca come i cattolici si debbano impegnare per abbattere i muri e ridurre le disuguaglianze, non per il potere Papa Francesco ha concesso una lunga intervista a Eugenio Scalfari che apre l’edizione de La Repubblica di venerdì 11 novembre 2016. Nel corso del colloquio il pontefice esprime le valutazioni sulle sue priorità, l’aiuto agli ultimi, ai migranti, e la lotta contro le diseguaglianze, esprimendo anche la sua valutazione sul nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, come dovrebbero fare tutti i cattolici.PAPA FRANCESCO NON GIUDICA DONALD TRUMPPapa Francesco non giudica Donald Trump, come non giudica gli altri politici, ne' i Matteo (Renzi e Salvini) nè Berlusconi o Grillo."Io non do giudizi sulle persone e sugli uomini politici, voglio solo capire quali sono le sofferenze che il loro modo di procedere causa ai poveri e agli esclusi.. agli emarginati.. causate dalle guerre, con le armi ed economiche!Le parole, eloquenti, del pontefice sono espresse al fondatore de La Repubblica, Scalfari, con cui ha dialogato il giorno prima le elezioni americane. La valutazione di Francesco non può esser politica, ma la contrapposizione ideale tra il suo messaggio e quello di Trump come candidato sembra evidente. Per il papa il compito principale dei cattolici è impegnarsi in politica per abbattere i muri che dividono gli uomini, ed eliminare le disuguaglianze. Ecco il pensiero di chi è Cristiano veramente e cerca il dialogo per combattere il.. DIAVOLO!pag. 3: a cura di Crv e Club F. Turati di Civenna e del T.L. La senatrice sponsorizza il «sì» al Referendum e la sezione di Montebelluna le straccia la tessera. Lei chiede l'iscrizione a Crespano. Il portavoce provinciale Lorenzoni: «La caccio»... «Non esiste. Appena mi arriverà sotto gli occhi la richiesta della Puppato la straccerò. E le ridarò i soldi dell’iscrizione. Un conto è avere idee personali sul referendum, ci mancherebbe; un altro è essere un nostro associato e, soprattutto essendo un politico noto, fare comizi a favore della modifica della Costituzione, che noi, invece, difendiamo coi denti». Le parole del presidente Anpi di Treviso Umberto Lorenzoni sono nette. Nulla da fare la senatrice Pd Laura Puppato non può esser membro dell’Anpi.LEGGI: LO SPECIALE SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE 2016 Tutto inizia quando la Puppato chiede il rinnovo alla sezione di Montebelluna. Richiesta negata. «A luglio – spiega la senatrice alla Tribuna di Treviso – la sezione di Montebelluna dell’Anpi, Sergio Brunello, su mia precisa richiesta, ha rifiutato di rinnovarmi la tessera. Un atteggiamento assurdo, che non capisco. Ma non mi sono persa d’animo: l’ho rinnovata a Crespano, dove il responsabile, Lorenzo Capovilla, mi ha accolta a braccia aperte ringraziandomi». Ma ora anche il rinnovo nel comune vicino rischia di saltare. A dichiarare guerra alla democratica è Lorenzoni, portavoce provinciale dei partigiani trevigiani nonché uomo in prima linea per i Comitati per il No. Riporta la Tribuna di Treviso in un pezzo a firma di Alessandro Zago: Il motivo: la presa di posizione pubblica della Puppato a favore del “sì” al referendum per cambiare la Costituzione. Una presa di posizione opposta alla linea dell’Anpi, che all’unanimità ha deciso di votare “no”. E così a farne le spese è la simpatizzante Anpi Puppato: mesi fa – ma il fatto emerge solo oggi – si è vista rifiutare il rinnovo della tessera alla sezione di Montebelluna, dove come residente l’aveva presa. E allora la Puppato ha cercato di aggirare l’ostacolo, riuscendo di recente a iscriversi alla sezione Anpi di Crespano del Grappa. Ma sembra proprio un tentativo vano, poiché Umberto Lorenzoni, partigiano vero e presidente dell’Anpi di Treviso, annuncia: «Non appena dalla sezione di Crespano mi arriverà la richiesta di rinnovo della Puppato, gliela straccerò e le ridarò indietro i soldi dell’iscrizione: chi fa propaganda per il “sì” al referendum, di fatto, fa propaganda contro l’Anpi. E quelli di Crespano mi sentiranno, poiché sembrano non essere al corrente della direttiva nazionale dell’associazione che dice chiaramente che si vota “no”. E a Treviso è passata all’unanimità». Lo scorso maggio infatti su più di 1.200 iscritti all’Anpi in provincia di Treviso, solo uno si espresse per il “sì” al referendum: Marco Bavosi, sostenitore del riformismo renziano, bocciando il documento nazionale al congresso provinciale, un documento che all’assise nazionale raccolse solo tre astensioni fra i suoi 347 delegati. Anpi trevigiana schieratissima contro Renzi, quindi, tanto da aver dato vita anche al “Comitato per il no”, guidato dallo stesso Lorenzoni. E già a maggio venne ventilata, alla Puppato, la possibile espulsione. Ne seguì una feroce polemica per alcune frasi che la senatrice avrebbe scritto su facebook (ma la Puppato smentì), nelle quali avrebbe detto che quelli dell’Anpi si erano venduti a Casa Pound…(in Foto la Sen. Puppato mentre si avviava a votare per le primarie, il 25 novembre 2012, al seggio di Montebelluna, in provincia di Treviso. ANSA/ANDREA MEROLA) Fonti: Crv, Ampi e Sen Puppato segue sopra