Ne lana ne cotone

Urla stridule del silenzio...


 Come unghie su una lavagna, lo stridio insopportabile del silenzio mi pervade. Travolto dal mio miglior compagno, ucciso dalla mia stessa arma, deturpato dal mio stesso essere. Sogno,Voglio, ma sono Perso nel Vuoto, nel Nulla.Ti sogno, non ti conosco, ma ti sogno ogni notte. In me, per me, contro di me, sogno di giorni nella tua essenza, futuro nei tuoi sguardi, calore dai tuoi sospiri. Sogno. Quella prima alba insieme mentre ogni giorno un alba va via senza di te, voglio solo questo. Voglio. Mentre fuori piove ogni goccia che il cielo può contenere, ogni goccia che il mio viso può sopportare, ogni goccia che il mio corpo può far scorrere, io mi perdo nel silenzio più buio omettendo ogni sensazione. Perso. I piaceri che arrivano, quegli stessi che ho desiderato, che ho cercato che ho ottenuto combattendo, si sbriciolano lasciando nemmeno polvere, nemmeno vuoto. Vuoto. Quello stesso che non si riempie come i cestini gettando carta, carta piena di parole scritte in ogni istante e trasformate in palline senza peso e senza importanza, senza più significato. NULLA