SOLITA MENTE

"30 sec"


Un altro anno se ne sta per andare. E in questo periodo e' facile tirare somme, perdersi in statistiche mentali sulla propria vita. Successi, insuccessi, parole, azioni, desideri. Le cose di tutti i giorni. Ma proprio in questo periodo i pensieri assumono toni perentori, ci si trasforma volentieri nei migliori consiglieri di se stessi.Quest'anno ho deciso di evitare come la morte tutte le frasi che iniziano con "da gennaio inizio/smetto.." o "ad anno nuovo cambio...". Basta. 28 capodanni mi hanno insegnato a non credere a questi buoni propositi formulati tra un consumo di panettone e un punch al cioccolato. E allora  come porsi di fronte all'anno nuovo? Far finta che la celebrazione di capodanno non esista e' un trucchetto che ho provato qualche volta senza successo. La celebrazione è li', intorno a te e nella tua testa. E comunque non è solo una questione di cambiare il numerino finale della data dell'anno. Il momento di riflessione è inevitabile: è cosi' facile cadere nella formulazione dei mille nuovi desideri da relizzare, solo per dare una sensazione di risoluzione alle insoddisfazioni che, la digestione, rallentata da lasagne torroni e parenti, ha portato in superficie in agglomerati torpidi mescolati ai gas gastrici. Inizio a trovarmi sempre piu' d'accordo con l'idea dell'inesistenza di una soluzione di continuità. Non sono date, termini e periodi a colorare la mia esistenza. Sono contenitori attraverso i quali, la mia vita, puo' essere raccontata e spiegata. Alla mezzanotte di domani sera non cambierà nulla. Alla mezzanote di domani sera avro' la sensazione e la voglia di cambiamento. Alla mezzanotte di domani sera pensero' a delle persone che comunque sono sempre nella mia mente. Alla mezzanotte di domani sera vorrei che assieme ai fuochi d'artificio esplodessero in una pioggia di colori le mie emozioni e miei pensieri così, la mattina dopo, farei pulizia dei petardi esplosi e godrei delle semplici aspettative di una giornata festiva di sole. Una giornata che, vissuta fino al termine si rivelerebbe solo una giornata come le altre.Negli ultimi mesi sono stato assorbito da milioni di attività. Non ho scritto per mancanza di tempo e di internet a casa... ma ci sarebbero stati mille pensieri, viaggi e canzoni da imprimere nella memoria virtuale... Pazienza... Ritornato dopo tanto e in un periodo particolare come questo e' difficile scegliere la giusta colonna sonora... credo che un pò alla John Cage evitero' per oggi un pezzo definito e creero' apposta per l'occasione un pezzo speciale che intitolero' "30 sec". Se si chiudono gli occhi e si trattiene il respiro per circa 30 secondi si arriva ad ascoltare il suono del proprio battito cardiaco... ecco credo sia la colonna sonora piu' appropriata per terminare un anno e inziarne uno nuovo... Se si ascolta bene... quello del cuore è un suono che non cambia mai...